Barbados: spiagge, resort e golf a 5 stelle


La "piccola Britannia" nelle Piccole Antille. Dolci spiagge bianche bagnate da un "paradiso" cristallino (tra il mare dei Caraibi e l'Oceano Atlantico), scogliere a picco sull’acqua, affascinanti case coloniali e luoghi ricchi di storia, hotel e resort di lusso, ristoranti sulla costa, tra cui alcuni di assoluto valore internazionale, sport e attività da vivere da soli, in coppia o con la famiglia. Senza mai dimenticare che dove la cultura locale Bajan ha saputo reimporsi su mode e "colonialismi" di ritorno venne anche condotta e vinta la prima battaglia al mondo per l'abolizione della tratta degli schiavi, definitivamente conquistata a partire dal 1838. 

Le due cose - riaffermazione della propria identità non solo culturale e ricordi storici drammatici - si tengono insieme. E sull'isola questo conta molto, moltissimo, nella vita quotidiana. L'ex colonia inglese (indipendente dal 1966 pur rimanendo nel Commonwealth) offre luoghi e indirizzi davvero esclusivi. Si può cominciare con "The Crane". L’hotel si trova nella costa Sud orientale, affacciato su Crane Beach, spiaggia pluripremiata e considerata tra le più belle del Pianeta. 

Fiori all’occhiello la piscina, incorniciata da colonne doriche, e le due tavole gourmet, l'Azure Restaurant, dove gustare i piatti tipici della cucina Bajan, e le eleganti sale dello Zen, specializzato anche in ricette della cucina giapponese e tailandese. Le immagini d'epoca restituiscono il fascino di due secoli di attività e molto di più. 

L'elegante "Sandy Lane", membro dei Leading Hotels of The World, è stato inaugurato nel 1961 ma ha subito un completo rinnovamento nel 2001, contribuendo alla rinascita turistica di Barbados. "Gli ospiti si sentono accolti con premura fin dal check-in, che non avviene davanti ad una scrivania, ma nelle loro spaziose camere con vista sull'azzurro. Tutto è incredibilmente elitario: ci sono tre campi da golf (teatro di appuntamenti mondiali da anni) e la spa più grande e famosa dell'isola, ma il servizio accogliente e l'atmosfera rilassante della spiaggia mantengono l'inconfondibile equilibrio di Barbados tra spontaneità ed eleganza", segnala il mondo Leading. Regno indiscusso di chi ama il "green", ma anche la perfezione assoluta nella vacanza, "Sandy Lane" (Five Star Alliance) è World Best Hotel and Resort 2014.  

                          Le piscine dell'Hotel Sandy Lane  
Sandals Barbados, recentemente inaugurato a Dover Beach, è, invece, il volto nuovo dell'isola ma rimaniamo pur sempre in un ambiente romantico. Questa struttura comprende 280 camere e suite, tra cui le "Swim - up" suite. E’ possibile scegliere tra 11 ristoranti incluso il Bombay Club, la prima proposta indiana del brand, sorseggiare un cocktail in piscina allo swim-up bar, e rilassarsi con un trattamento a due nella Red Lane Spa. 

Da non perdere un incontro gastronomico di assoluto livello. Inserito nella classifica dei primi 50 migliori ristoranti del mondo dalla rivista "The Restaurant", e al primo posto della guida Zagat dedicata a Barbados, "The Cliff" è il luogo giusto per stupirsi e meravigliare chi è con te. La posizione scenografica su una scogliera bagnata dal Mar dei Caraibi, l’ambiente suggestivo illuminato dalla luce delle lanterne che decorano i tavoli e il menu dello chef Paul Owens, che mescola sapientemente sapori caraibici, europei e asiatici, lo rendono uno degli indirizzi top dell’isola e non solo. Così come è da non perdere l'appuntamento annuale con il Barbados Food & Wine and Rum Festival.

Una crociera a bordo di un lussuoso catamarano è il coronamento di una vacanza perfetta. Con le sue radici inglesi, africane e indo-occidentali, Barbados è un interessante mosaico di culture con tradizioni e valori autentici che nel tempo hanno dato vita all’identità dell’isola che si riflette nel suo patrimonio storico, culinario e artistico. Sebbene siano stati i marinai portoghesi nel 1500 a dare il nome di “Los Barbados” a qusta terra caraibica, gli europei non furono i primi ad abitarla. Gli Amerindi arrivarono dal Venezuela, seguiti poi dagli Aurachi e nel Tredicesimo secolo dai Caribi. 

                                                                                                     Daniele Vaninetti