Bollicine per Capodanno dai Custodi del Lambrusco

Per il brindisi di Capodanno perché non scegliere bollicine di carattere, capaci di unire freschezza, identità territoriale ed eleganza? Dai Custodi del Lambrusco arriva la proposta di tre etichette per accompagnare l’aperitivo, la tavola delle feste e il momento clou della mezzanotte. Fresco, verticale e immediato, Falistra è un Lambrusco di Sorbara secco dal colore cerasuolo luminoso e dalla bollicina fine.
Al naso sprigiona eleganti note di marasca, fragolina di bosco e ribes, mentre al palato conquista per l’acidità vibrante e la grande bevibilità. E' una scelta consigliata per aprire la serata o accompagnare antipasti leggeri e crudi di mare. Più intenso e strutturato il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Dop Monovitigno Fattoria Moretto è un frizzante secco che si distingue per il colore rosso rubino profondo e i profumi di frutti di bosco maturi e violetta. Il sorso è equilibrato, fresco e persistente, con una bella materia che lo rende perfetto proprio per i festeggiamenti di fine anno magari in abbinamento con salumi e primi piatti nel segno del gusto che valorizza tradizione e convivialità. Per chi cerca un brindisi elegante e raffinato, Mattaglio Blanc de Blancs Brut Cantina della Volta è uno spumante Metodo Classico 100% Chardonnay, affinato 48 mesi sui lieviti. Il perlage è finissimo, i profumi spaziano dai fiori bianchi agli agrumi con una decisa impronta minerale. In bocca è teso, armonico e profondo. E' un etichetta ideale per la mezzanotte o per accompagnare piatti di pesce e crudi. In sintesi: tre interpretazioni diverse di bollicine emiliane, accomunate da qualità e personalità, per salutare l’anno che finisce e accogliere quello nuovo con un brindisi che "vuole" distinguersi (nella tradizione). 

CAMBIAMENTO
"Terroir, etichette e gusto: un'idea di cambiamento è partita dall'Emilia. Non si tratta di una moda passeggera, né dell'ennesimo vitigno da riscoprire, ma di un'idea collettiva che prende forma grazie a chi il vino lo fa davvero, ogni giorno. Come è oramai noto, un gruppo di produttori ha scelto di unire le forze per custodire, proteggere e soprattutto rilanciare il Lambrusco con uno sguardo che tiene salde le radici ma si muove con decisione verso il futuro. È nato così il progetto dei Custodi del Lambrusco: ventisette realtà, tra piccole aziende e cantine più strutturate, che condivisa una visione chiara, fare (ri)scoprire la grandezza di questa storica etichetta. A sugellare la loro unione c'è già un "Manifesto", una dichiarazione d'intenti che guida il sodalizio tramite un patto condiviso, in cui i "Custodi" parlano al presente e lo declinano al plurale.... I Custodi coltivano la loro passione, rispettando il legame profondo con l'ambiente in cui operano. E si riconoscono nella pluralità di espressioni del Lambrusco, guardando oltre le denominazioni. Custodiscono il mestiere, il sapere, la curiosità, la voglia di sperimentare. Credono nella forza del confronto e nella ricchezza della diversità, convinti che ogni nome conti, ogni pensiero sia parte integrante di un progetto più ampio".