Nicola Nannini. Se una notte di inverno... | Milano

Da venerdì 30 gennaio a sabato 14 marzo 2026 la galleria Area\B di Milano presenta la personale Nicola Nannini. Se una notte di inverno…, a cura di Ivan Quaroni, che riunisce circa cinquanta opere inedite tra oli su tela, tavola e disegni su carta - dai piccoli formati di 30x30 cm fino alle grandi dimensioni di 100x100 cm - in un percorso che trasforma le Dolomiti in un campo d’indagine pittorica e mentale. Il titolo, ispirato al celebre romanzo "Se una notte d’inverno un viaggiatore" di Italo Calvino, allude a un viaggio mentale e frammentato, fatto di pause e riprese, di visioni che si ricompongono nella pittura come in un racconto per immagini.
In queste opere Nannini lavora su un doppio registro: da un lato come un artista che osserva dal vero, dall’altro come qualcuno che ricostruisce, quasi a memoria, un luogo che è fatto anche di immagini mentali, stati d’animo e impressioni che la pittura raccoglie e struttura in una visione poetica. L'esposizione si sviluppa come un percorso in quattro momenti, ciascuno dedicato a un diverso modo di guardare e interpretare il paesaggio dolomitico. Si apre con una serie di disegni di piccolo formato, circa una trentina di 30x30 cm, eseguiti su una carta d’epoca degli anni Cinquanta, che compongono un’installazione pensata come un taccuino visivo. In questi lavori l'artista sperimenta la relazione tra disegno e colore, costruendo "appunti" che trattano la montagna come un volto minerale, scolpito e modellato dalla luce. Gli scenari di questo nucleo ritraggono spesso maestose pareti montuose immerse in una luce tersa che modella le vette con tocchi di azzurro, rosa, ocra e bianco. Segue un corpus di opere su tela e tavola, dai formati medi e grandi (fino a 100x100 cm), in cui lo sguardo si allarga ad abbracciare intere catene montuose, vallate e piste innevate. Qui la pittura si fa più ampia, quasi cinematografica. Il percorso trova un suo culmine nella grande carta di 250x150 cm, un lavoro gestuale e materico dove la pittura sembra farsi movimento, energia condensata, vibrazione pura. Chiude l’esposizione una decina di piccoli dipinti su carte e tele sagomate che introducono la presenza umana: un’ideale carrellata di personaggi che frequentano Cortina e i suoi dintorni (sciatori, snowboarder, turisti delle piste da sci e dei rifugi alpestri) e che fanno da corredo antropico ai sublimi paesaggi naturali delle Dolomiti. In ogni sezione, Nannini costruisce una vera e propria topografia interiore, un territorio sospeso tra realtà e immaginazione, tra la concretezza della materia e la leggerezza della luce, tra memoria e visione. Rispetto ai cicli precedenti dedicati alla pianura padana, questa nuova ricerca rappresenta per il pittore un'inversione di prospettiva: dalla piattezza orizzontale dei campi della Bassa Padana si passa alla verticalità delle vette dolomitiche. Spiega il curatore Ivan Quaroni: "È un ribaltamento fisico e simbolico; lo sguardo, abituato a misurare un orizzonte basso, qui si eleva, alzandosi nell’aria rarefatta delle Alpi. Eppure, la poetica resta immutata: Nannini continua a indagare la soglia tra il visibile e l’invisibile, tra realtà e proiezione mentale". Accompagna la mostra un catalogo edito da VanillaEdizioni con testo critico di Ivan Quaroni. 

Copertina - Nicola Nannini, Cortina. Una sera di inverno, 2025. Olio su tavola (100x100 cm)

­Scheda tecnica
Nicola Nannini | Se una notte di inverno…
A cura di Ivan Quaroni
Galleria Area\B
Via Passo Buole, 3
Milano
30 gennaio - 14 marzo 2026
Orari: lunedì - giovedì ore 10-18; venerdì ore 10-17. Sabato su appuntamento.
Ingresso libero
Catalogo edito da VanillaEdizioni, con testo critico di Ivan Quaroni
areab.org