Ettore Sottsass | Mise en scène. Il volume della mostra

È disponibile in libreria Ettore Sottsass. Mise en scène, il volume pubblicato da Dario Cimorelli Editore che accompagna l’omonima mostra curata da Barbara Radice, Micaela Sessa e Studio Sottsass, attualmente in corso alla Triennale Milano fino al 15 febbraio 2026. Il libro raccoglie oltre mille fotografie in bianco e nero e a colori, realizzate tra il 1976 e il 2007, che raccontano un capitolo meno esplorato della vita di Ettore Sottsass (1917 - 2007): dagli anni dell’incontro con Barbara Radice fino alla scomparsa del grande architetto e designer. Trent’anni di vita condivisa, attraversati senza soluzione di continuità tra dimensione pubblica e privata, tra lavoro, viaggi, incontri e quotidianità. Ne emerge un paesaggio umano e visivo in cui le distinzioni tra pubblico e privato si fanno minime, quasi inesistenti: la vita, per Sottsass, non conosce compartimenti stagni.
Come ricorda Barbara Radice nel suo testo, interrogato un giorno sul senso di questo continuo registrare, Ettore rispose rispose: "Vorrei che qualche cosa restasse attaccata da qualche parte… Mi piacerebbe fermare qualcosa, anche solo una traccia, un luccichio… di quella polvere d’oro che è la vita!…". A questo straordinario racconto per immagini si intreccia una fitta rete di incontri e relazioni: fotografi come Helmut Newton e Robert Mapplethorpe, insieme ad Alfa Castaldi, Giovanni Gastel e Oliviero Toscani; designer e architetti quali Andrea Branzi, Michele De Lucchi, Vittorio Gregotti, Carlo Scarpa, Shiro Kuramata, Alessandro Mendini e Achille Castiglioni; collezionisti e figure centrali del mondo dell’arte e della musica come Jean Pigozzi, Max Palevsky, Carla Sozzani, Anish Kapoor e Mick Jagger. Scrive Micaela Sessa: "Barbara è molto calma. Dice che Ettore ha sempre pensato che la vita è una mise en scène, una messa in scena, proprio come nella Commedia dell’Arte. La vita come una recita, l’improvvisazione della vita, lo stupore della vita… Perché, come diceva sempre lui, 'la vita deve essere bella'".


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Ettore Sottsass
Mise en scène 
In libreria il volume che accompagna l’omonima mostra in corso alla Triennale Milano fino al 15 febbraio 2026 
Un racconto visivo con oltre mille fotografie in bianco e nero e a colori scattate tra il 1976 e il 2007, dagli anni dell’incontro tra Barbara Radice ed Ettore Sottsass fino alla scomparsa del grande architetto designer 
Testi di Barbara Radice con Stefano Boeri, Christoph Radl e Micaela Sessa 
Formato 23 x 30,5 cm Cartonato, 284 pagine - Italiano / inglese 
Dario Cimorelli Editore, 2025, € 50

www.dariocimorellieditore.it 

"Questo libro è allo stesso tempo una storia d’amore e una profezia, un diario intimo e uno specchio culturale. Per anni, Ettore ha puntato la macchina fotografica sulla sua vita con Barbara e non l’ha mai distolta. Nulla è stato escluso: mangiare, sognare, amare, riposare, persino le routine più ordinarie o fisiche. Il tutto fra Milano e Filicudi e innumerevoli viaggi nelle metropoli ma soprattutto negli angoli più sperduti nel mondo. La vita, nella sua totalità, è diventata il palcoscenico, la quotidianità, la performance. Quando Barbara mi ha aperto per la prima volta questo archivio, sono stato travolto da un’ondata di emozioni. Mi sono sentito onorato che mi avesse scelto per vedere queste immagini: immagini non messe in scena per un pubblico, ma vissute, crude e private. Ho anche provato un certo imbarazzo, come se stessi sconfinando in qualcosa di troppo intimo, quasi proibito. Eppure, al di là di quelle emozioni, mi sembrava di capire che queste non erano semplici fotografie; erano una cronaca coraggiosa dell’esistenza stessa, un rifiuto di modificare o nascondere. Viste oggi, risuonano come una preveggenza inquietante. Nella Commedia dell’Arte del Cinquecento, gli attori per la prima volta nella storia si guadagnavano da vivere trasformando la vita in spettacolo, sempre dietro una maschera. Gli artisti digitali di oggi – i nostri influencer, i nostri creatori di contenuti – sono i loro eredi, che creano immagini di autenticità nascondendo attentamente l’artificio. Prima dei feed di Instagram, prima dei live streaming su TikTok, prima del nostro impulso collettivo a mostrare la vita privata al pubblico, Ettore e Barbara erano già lì. La loro documentazione fotografica anticipa il nostro attuale momento di esposizione perpetua, ma con una differenza cruciale. Ciò che i social media hanno mercificato, filtrato e messo in scena, queste fotografie lo preservano nella sua forma più pura. Nessuna maschera, nessuna cura, nessun pubblico in mente. Solo il coraggio sorprendente di due persone disposte a vedere se stessi e a essere viste. Questo libro, quindi, non è solo la testimonianza di una relazione, è anche un documento culturale, una lente attraverso cui guardare il nostro mondo. Ci chiede di riflettere sui confini che attraversiamo quotidianamente tra privacy e pubblicità, tra autenticità e performance. Ci ricorda che l’esposizione può essere sia un pericolo che un dono, sia una vulnerabilità che un potere. Aprire queste pagine significa entrare in una storia che è allo stesso tempo profondamente personale e sorprendentemente universale. Significa assistere a due vite che hanno anticipato i dilemmi della nostra epoca: la fame di essere visti, la paura della sovraesposizione, la tensione tra vivere e performare. E significa ricordare, in mezzo a feed curati e maschere digitali, che la vita, in tutta la sua verità grezza, caotica e luminosa, è ancora ciò che conta di più. Questo libro è un invito a guardare, a sentire, a interrogarsi. A riconoscere, forse, qualcosa di noi stessi". (Una storia d’amore. Christoph Radl)