Alcantara nell'Appartamento del Principe. Milano


Da non perdere per il suo tema e la sua filosofia creativa: "Nove viaggi nel tempo. Alcantara e l’arte nell’Appartamento del Principe" è una mostra promossa e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, da Palazzo Reale e da Alcantara, appositamente concepita per le stanze dell’Appartamento del Principe, aperta al pubblico gratuitamente sino a domenica 13 Maggio 2018.
Li Shurui
Siamo al terzo episodio di un ciclo di mostre, curate da Davide Quadrio e Massimo Torrigiani, che dal 2016 esplora le qualità di Alcantara come materiale per la creazione artistica, e trasforma gli spazi dell’Appartamento del Principe in porte d’accesso all’altrove dell’arte. "Un oggetto, un volto, una luce, anche un materiale: tutto può essere fonte di ispirazione per un artista - dichiara l’assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno -. Per la terza volta, il visitatore si stupirà nel vedere come e quanto la creatività e il talento riescano a rappresentare la cifra stilistica e l’immaginario di ciascun artista, prendendo il via da uno stesso 'blocco di partenza'. La mostra Alcantara rappresenta proprio questa sfida e, anche quest’anno, accoglierà il pubblico dell’Art Week milanese nelle sale dell’Appartamento del Principe a Palazzo Reale". Con questo nuovo progetto, l’azienda che produce e commercializza Alcantara nel mondo prosegue la sua originale attività di ricerca e sviluppo, aprendosi ancora una volta ad artisti affermati ed emergenti, provenienti da differenti ambiti della creatività contemporanea, per lavorare con loro a opere inedite. 

In "Nove viaggi nel tempo", una eccezionale combinazione di talenti, 10 sensibilità artistiche del nostro tempo, si esprimono attraverso 9 progetti (Esther Stocker e Iris van Herpen hanno prodotto la loro opera in collaborazione), con linguaggi differenti: dalle trasfigurazioni della pittura alla moda, dal digital design alla musica, guidate dalla specificità di un unico medium, Alcantara. Hanno infatti tutti analizzato il materiale in ogni sua declinazione e potenzialità, ne hanno esplorato i processi di invenzione e fabbricazione, hanno lavorato con tecnici ed esperti, in percorsi autonomi o attraverso collaborazioni. I 10 artisti sono Aaajiao, Andrea Anastasio, Caterina Barbieri, Krijn de Koning, Li Shurui, Chiharu Shiota, Esther Stocker e Iris van Herpen, Zeitguised, Zimoun. Ognuno - con l’inedita coppia Stocker/van Herpen - ha creato un’opera site specific, dialogando con l’Appartamento del Principe, un luogo carico di spunti creativi: rampa di lancio per viaggi tra laboratori di scienze anomale, anaconde, mutazioni, sinusoidi, apparizioni oracolari, metronomi sghembi, giravolte della natura in artificio e viceversa. Una successione di scenari fantastici, tra architetture effimere e dispositivi sonori interattivi. 

Come nelle altre due mostre, "Codice di avviamento fantastico" e "Ho visto un re", anche qui una delle tracce principali, "il tempo", è il risultato della conversazione tra gli artisti, che hanno avuto, l’occasione di incontrarsi sia a Palazzo Reale che nello stabilimento Alcantara, all’inizio del progetto e, alle volte, durante il suo svolgimento. 
Andrea Boragno (al centro della foto) con i curatori della mostra
Come per le altre due mostre, il pensiero al centro del percorso espositivo siamo noi. "Nove viaggi nel tempo" è immaginata come un tragitto esperienziale solcato da spiriti disposti a lasciarsi avvolgere dalla meraviglia. Ogni ambiente si rivela una sorpresa che ci proietta in diverse e divertite dimensioni spazio-temporali. Un tragitto a volte astratto, ma mai irraggiungibile, che ci sospinge tra mondi ed esperienze estetiche sorprendenti. La realtà microscopica messa in scena da Aaajiao, il muro di micro-variazioni percussive di Zimoun, le geometrie zoomorfe di Esther Stocker e Iris van Herpen. Il mondo mutato della misteriosa chimera di Andrea Anastasio e delle fitte ragnatele di Chiharu Shiota. L’anamorfosi digitale di Zeitguised, l’universo elettronico di Caterina Barbieri e del suo sintetizzatore interattivo. Il tempo della quarta dimensione, lontano dal nostro vissuto e dalla nostra capacità di comprensione, evocato da Li Shurui. I riferimenti spazio-temporali dell’architettura che avvolge la mostra che svaniscono nella stanza di Krijn de Koning. "Ancora una volta, con questo progetto, i prestigiosi spazi dell’Appartamento del Principe vivono un’atmosfera magica, adatta ad accogliere e condurre per mano, di stanza in stanza, tutto il pubblico che vorrà lasciarsi avvolgere dal fascino di questo universo immaginifico. Siamo molto felici di partecipare alla produzione culturale del nostro Paese, affermando l’identità del marchio tramite l’innovazione e la sperimentazione. Attraverso l’arte contemporanea il materiale Alcantara permette ad artisti e creativi di misurarsi con infinite possibilità espressive, come hanno dimostrato i capitoli precedenti di questo nostro felice dialogo con Palazzo Reale", osserva Andrea Boragno, presidente e ad di Alcantara.