Nella collezione Triennale Milano 2 nuove installazioni

Triennale Milano presenta due nuove opere di due maestri dell’architettura che entrano a fare parte della collezione permanente dell’istituzione e che il pubblico può visitare all’interno del Giardino Giancarlo De Carlo. La prima installazione è "Meuble Plus" dell’architetto, designer e urbanista Yona Friedman (Budapest, 1923 - Parigi, 2020), che viene esposta nel giardino di Triennale sino al 17 aprile 2022. "Meuble Plus" è stata donata dalla Fondazione Friedman a Triennale. Il progetto è a cura di Maurizio Bortolotti. Emilio Genovesi e Rodrigo Rodriquez ne hanno reso possibile la realizzazione in occasione dell’edizione 2018 del Fuorisalone e ne avevano previsto la collocazione in Triennale per renderla disponibile alla città di Milano.
Yona Friedman Meuble Plus. Photo Gianluca Di Ioia
Ideata da Yona Friedman per i rifugiati, l’opera è composta da tre moduli abitativi e realizzata con materiali riciclati. Sintetizza la ricerca dell’architetto e urbanista sul tema dell’"architettura mobile", costituita da un'infrastruttura immateriale e da elementi "domestici" mobili, simili ad arredi dai costi molto contenuti. Pratica e poetica di Friedman sono caratterizzate da una sperimentazione radicale in grado di travalicare i limiti della disciplina architettonica per entrare in dialogo con arte, biologia, cibernetica, antropologia, psicologia e sociologia. La seconda installazione è la sedia "Grande  Milano" di Aldo  Rossi (Milano 1931 - 1997), modello in scala 7:1 della sedia progettata nel 1987 dall’architetto per Molteni&C, che l’ha donata a Triennale. L’installazione è un omaggio ad Aldo Rossi, maestro dei saperi del Novecento e protagonista dell’architettura internazionale, il primo italiano a ricevere il Pritzker Architecture Prize nel 1990. L’opera celebra la memoria di Milano, città d’origine e di formazione che Rossi conosceva e amava profondamente (risale al 1960 la sua prima partecipazione alla Triennale). La sedia è leggera di peso ma di grande robustezza. Riprende un tipo tradizionale e antico, la sedia rinascimentale pieghevole, discendente a sua volta dalla "sella curulis" romana. L’opera è un oggetto fuori scala, un’architettura che corrisponde a pieno all’idea di Rossi di creare oggetti domestici che si relazionino con le architetture circostanti. La collaborazione pluriennale tra Triennale Milano e Molteni Group si rinnova attraverso questa donazione che entra a fare parte della collezione permanente dell’istituzione. I partner stituzionali Eni e Lavazza e il Technical Partner ATM sostengono Triennale Milano anche per questi progetti.


© foto Gianluca Di Ioia

www.triennale.org