Omaggio a "Carlo Lizzani: la Storia e le Storie". Roma

Omaggio a Carlo Lizzani nel centenario della nascita. Domenica 3 aprile 2022 alla Casa del Cinema prende il via un progetto speciale del Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC ) - Cineteca Nazionale realizzato in collaborazione con l'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) per ricordare il grande regista romano (nato proprio il 3 aprile di un secolo fa nella Capitale), eccezionale testimone e storyteller dell’Italia del Novecento. Viene raccontata la storia collettiva del "Secolo breve" attraverso lo sguardo di un cineasta con la vocazione dello storico. Il sostegno arriva della direzione generale Cinema del ministero della Cultura. Ad introdurre il primo appuntamento romano (domenica 3 aprile ore 17, Sala Deluxe) saranno due degli autori del progetto - Francesca Del Sette e Giorgio Gosetti - in compagnia di Domenico Monetti (CSC - Cineteca Nazionale) e Vito Zagarrio (Università Roma3), insieme a Flaminia e Francesco Lizzani, i figli del regista.
La vita agra (1964)
A seguire verrà proiettato "L’oro di Roma" (1961) con Anna Maria Ferrero, Jean Sorel, Gérard Blain, Paola Borboni. Il film si basa sui fatti reali del rastrellamento del Ghetto di Roma, avvenuto durante la Seconda guerra mondiale, nell'ottobre 1943. L'iniziativa proseguirà alla Casa del Cinema per tutto il mese di aprile con una tavola rotonda coordinata da Giovanni Spagnoletti e la partecipazione di critici, storici, conservatori (il 13 aprile) seguita dalla presentazione del documentario di Francesca Del Sette, Viaggio in corso nel cinema di Carlo Lizzani. Nelle settimane successive altre tre serate dedicate ai grandi filoni del cinema di Lizzani in rapporto con le storie italiane del secolo proporranno altrettanti film della sua lunga carriera. Ma si tratta solo della prima parte di un’iniziativa nazionale di ampio respiro che metterà in fila appuntamenti, incontri, proiezioni e restauri per tutto il 2022. Siamo di fronte a una delle figure più importanti della storia del cinema italiano, forse il regista italiano, al pari di Rainer Werner Fassbinder per la Germania, che ha maggiormente narrato, nella sua ricca e variegata filmografia svariando nei generi, l’evoluzione dell’Italia nel Novecento in Sessant’anni di storia. Perciò sono stati scelti circa venti dei suoi lavori (per il cinema, la tv o il documentario), in grado di illustrare sotto quest’angolazione una carriera che ha alternato la commedia e il western all’italiana ai film drammatici e d’impegno.

Lizzani non è stato solo regista: storico per formazione, critico cinematografico e animatore culturale, esordisce come commentatore e critico su riviste quali "Cinema", "Bianco e nero" e "Film d’oggi", si impegna nella lotta politica come partigiano nella liberazione di Roma, appare come attore ne "Il sole sorge ancora", collabora con Roberto Rossellini come "aiuto" in "Germania anno Zero", firma la sua prima regia per il documentario "Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato" (1950) prima di dirigere "Achtung! Banditi!" (1951). Come sceneggiatore è celebre il suo sodalizio con Giuseppe De Santis, ma continua a collaborare con altri autori nel pieno della grande stagione del Neorealismo e a girare i suoi primi documentari. Passato al film di finzione, la sua formazione teorica fortemente venata di storicismo lo conduce a dirigere film che ricostruivano episodi della vita italiana, senza nulla concedere all'istanza privata. Con l'esaurirsi delle poetiche neorealiste si misura con le forme del cinema popolare, in particolare con il poliziesco, per raccontare inquietanti episodi della cronaca italiana, come l'emergere del banditismo metropolitano, il neofascismo, la malavita.

Carlo Lizzani
Negli anni Ottanta Lizzani avvia una proficua collaborazione con la televisione pubblica, realizzando alcuni film in doppia versione. Il suo primo saggio sul cinema italiano è del 1954 mentre sette anni dopo pubblica una ormai celebre "Storia del cinema italiano" con una visione storicistica e mai manichea delle trasformazioni della Settima arte nel nostro Paese. Appassionato cultore dell’organizzazione culturale come strumento di formazione della coscienza sociale e sempre impegnato politicamente, è presidente e attivista dell’Anac fin dalla fondazione, succedendo poi a François Truffaut come presidente dell’organizzazione europea dei Cineclub e infine direttore della Mostra del Cinema di Venezia nel quadriennio della rinascita, tra il 1979 e il 1982. "Carlo Lizzani: La Storia e le Storie" è un progetto speciale a cura di Alberto Anile, Francesca Del Sette, Giorgio Gosetti, Giovanni Spagnoletti, promosso da Roma Culture. L’ingresso è gratuito e subordinato a registrazione da effettuare presso la portineria a partire da un’ora prima dell’inizio, fino ad esaurimento dei posti  disponibili.          

******************************                           

PROGRAMMA

Domenica 3 aprile | ore 17

inaugurazione e film

L’ORO DI ROMA, 1961, 93'

Domenica 10 aprile | ore 19

ACHTUNG! BANDITI!, 1951, 96'

presenta Giuliano Montaldo

Mercoledì 13 aprile | ore 17

CARLO LIZZANI E LA STORIA ITALIANA | tavola rotonda con storici e conservatori

a seguire

VIAGGIO IN CORSO di Francesca Del Sette, 2007, 84'

Domenica 24 aprile | ore 19

LA VITA AGRA, 1964, 100'

presenta Enrico Menduni

Domenica 1° maggio | ore 19

BANDITI A MILANO, 1968, 95'

presenta Raffaele Meale

          

CASA DEL CINEMA

Spazio culturale di Roma Capitale

Gestione Zètema Progetto Cultura

Direzione Giorgio Gosetti

in collaborazione con Rai; Rai Cinema 01 distribution; Cinecittà

 

INDIRIZZO Largo Marcello Mastroianni, 1

INFO tel. 060608 

www.casadelcinema.it 

www.060608.it

INGRESSO GRATUITO

Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura

Lorenzo Vincenti 347 1025613 

l.vincenti@zetema.it