Omega apre il 2022 con il nuovo Speedmaster. 65 anni

Per la sua prima "major release" del 2022 Omega presenta un nuovo Speedmaster Calibre 321, completo di dettagli vintage e di un bellissimo design in 18K Canopus Gold. Quando questa leggendaria collezione fu lanciata per la prima volta - era il 1957 - cambiò per sempre il volto  dell'orologeria cronografica. Creato per i piloti professionisti di auto da corsa, il segnatempo era perfettamente leggibile e facile da usare, il primo al mondo a presentare una scala tachimetrica posta sulla lunetta anziché sul quadrante.
Questa caratteristica era l'ideale per cronometrare le velocità medie in pista e completava il design robusto, altamente preciso e resistente all'acqua, dell'intero orologio. Ispirandosi proprio al primo Speedmaster, noto come CK2915-1, l'edizione 2022 celebra il 65° anniversario della  collezione con un'esclusiva cassa da 38,6 mm realizzata in Canopus Gold 18K, la lega d'oro bianco della maison, capace di distinguersi per brillantezza e "longevità". Gli  intenditori di orologi potranno anche individuare il simbolo NAIAD sulla corona dell'orologio, utilizzato specificamente per fare riferimento all'impermeabilità in alcuni dei primi modelli CK2915. Per esaltarne il contrasto, la nuova creazione è stata dotata di un quadrante in onice nero profondo con un logo Omega vintage applicato e il dettaglio di una "O" ovale, anche questo tipico dei primi modelli. Ecco, poi, le lancette e gli indici sempre in oro bianco 18 carati con trattamento Canopus Gold Pvd e i tre classici quadranti Speedmaster con indicazione dei piccoli secondi, contatore dei 30 minuti e contatore delle 12 ore, oltre alla funzione cronografo centrale. Non poteva mancare la famosa scala tachimetrica. Tornano anche due dei dettagli simbolici e storici dello Speedmaster originale: il famoso punto sopra i novanta (DON) e quello in diagonale a settanta. La nota storica di riferimento più ricercata resta il movimento interno dell'orologio, quel Calibro 321 originale utilizzato all'interno dello Speedmaster del 1957 che alimentava gli orologi indossati durante le missioni Apollo, inclusi tutti i sei sbarchi sulla luna della storia. Dal 2019 Omega lo ha riportato in produzione, conservandone accuratamente tutte le specifiche più autentiche. Capovolgendolo, l'orologio rivela un ulteriore tributo alle origini: all'interno del vetro zaffiro è stata aggiunta un'incisione dell'Omega Seahorse, un'icona del marchio utilizzata sullo Speedmaster dal 1957.

Il nuovo modello è completato da un bracciale Canopus Gold 18K con un confortevole sistema di regolazione dello sgancio ed è presentato in una speciale scatola di legno realizzata in una "veste" inedita. La forma e il design della confezione si ispirano alle scatole originali Speedmaster che i clienti ricevevano a partire dal 1957. Resta da sottolineare come
 il 321 non sia mai veramente "scomparso". In realtà ha subito molte evoluzioni tecniche negli ultimi decenni, diventando l'861, poi il 1861 e infine il 3861, che ha raggiunto lo status di Master Chronometer e superbe qualità antimagnetiche. Quindi, in effetti, il movimento è sempre rimasto parte integrante della storia dell'arte di Omega, in particolare all'interno dell'iconica collezione Speedmaster. La domanda è: perché tornare all'inizio? E come? L'originale Calibro 321 è stato utilizzato dalla Manifattura dal 1949 al 1968. Ancora oggi il suo design è apprezzato dagli appassionati e dagli estimatori, che ne hanno sempre riconosciuto le caratteristiche di robustezza ed eleganza. L'aspetto e la funzionalità di quel movimento originale erano uguali in bellezza mentre l'inclusione di una ruota a colonne era un segno di eccellenza tecnica. E' è diventato uno dei pezzi di perfezione orologiera più celebrati al mondo.