Pop Up Hotel nelle città svizzere con camere speciali

Camera by Carlo Rampazzi nel Castelgrande di Bellinzona
Nuove vie dell'accoglienza alberghiera anche se a tempo ma con tanta voglia di sperimentare e stupire. Solo per quest’estate. Svizzera Turismo lancia l’iniziativa Pop Up Hotel per far scoprire il lato sorprendente delle città elvetiche. Per tre mesi si può pernottare dove nessuno è mai stato facendo un’esperienza esclusiva e irripetibile. Svizzera Turismo, in collaborazione con gli hotel, ha selezionato e preparato 11 camere in 11 posti insoliti dove finora nessuno ha mai pernottato.

Dal 5 giugno al 31 agosto si può dormire nel capanno del pescatore a Basilea (nel dialetto locale Fischergalgen) o in un’ala del Castelgrande di Bellinzona, patrimonio Unesco, per l’occasione arredata dal designer svizzero Carlo Rampazzi. A Vevey si respira un’atmosfera di antico e di contemporaneo nella camera allestita all’interno della boutique Bravo, un po’ caffè e un po’ negozio di design ricavato nella sala da ballo di uno storico edificio. A Berna si pernotta nell’ex dogana con vista sul Parco degli Orsi. A Sciaffusa si dorme cullati dal Reno sul battello mentre a Baden si trascorre la notte in un ex cella nella torre del XV secolo. Non per tutti e non per sempre. Tutti questi luoghi, accessibili normalmente solo agli addetti ai lavori, sono stati scelti per offrire un’esperienza esclusiva ed irripetibile. 

Ciascun Pop Up Hotel dispone solo di una camera ed è prenotabile solo questa estate (2018). L’iniziativa di Svizzera Turismo nasce con il supporto di alcuni hotel che offrono tutti i servizi necessari – dalla prenotazione al check in, dalla colazione alle amenities – per garantire agli ospiti un soggiorno sorprendente, fuori dal coro ma pur sempre confortevole e in linea con la più autentica ospitalità svizzera. I Pop Up Hotel si inseriscono nella campagna Swiss Urban Feeling che mira a far conoscere le città svizzere attraverso il coinvolgimento dei suoi abitanti e sottolineando gli stili di vita rappresentativi di alcuni luoghi. 

Secondo l’indagine dell’Osservatorio del Turismo Svizzero 2017, gli ospiti vanno alla ricerca dei tesori nascosti (25% degli intervistati), sono interessati alla cucina del territtorio (15%) e vorrebbero interagire con i locali (10%). In quest’ottica è stata lanciato Taste my Swiss Cities per scoprire dove mangiare, bere e divertirsi con i consigli di chi abita nelle città svizzere. Info e prenotazioni: Svizzera.it/popup. Ma vediamo due esempi. Notte al castello Unesco di Bellinzona by Carlo Rampazzi. Sin dal XV secolo i tre castelli di Bellinzona controllavano le vie di accesso ai passi alpini, fungendo da sbarramento. Oggi Castelgrande, il Castello di Montebello e il Castello di Sasso Corbaro fanno parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Il Pop-up Hotel, in una delle imponenti torri, garantisce una notte indimenticabile e permette di vivere la storia da vicino. Nella camera della torre il celebre architetto ticinese Carlo Rampazzi ha collegato la storia dei castelli con il design moderno. Goditi i panorami mozzafiato sul centro storico e i castelli di Bellinzona. Info su Bellinzona: https://www.myswitzerland.com/it-it/suggerimenti/citta/bellinzona.html



Notte nella rimessa a Lucerna. By Seehotel Kastantenienbaum
Seconda proposta. Notte nella rimessa a Lucerna by Seehotel Kastanienbaum. Il Seehotel Kastanienbaum apre la sua rimessa per barche privata a pernottamenti esclusivi. Dal check-in si conducono gli ospiti al loro posto segreto sull’acqua. Il "nostro" capitano provvederà al comfort del viaggio offrendo un piccolo aperitivo e stuzzichini. Su richiesta, per la cena è disponibile un maggiordomo che delizierà gli ospiti con un romantico barbecue. La mattina, sulla terrazza privata si gode di una ricca colazione fino a quando il nostro capitano non riporta gli ospiti alla realtà. Info su Lucerna: https://www.myswitzerland.com/it-it/suggerimenti/citta/lucerna.htm. Niente di spartano, anzi. Un soggiorno indimenticabile, invece, e non solo perché unico e irripetibile. A suo modo un primato difficile da eguagliare. 
                                                                                       
                                                                                                       a cura di Daniele Vaninetti