L'estate di "LAC en plein air" Lugano. C'è Paolo Conte

Grande musica in Svizzera. Se Zucchero sceglie St. Moritz e Montreux come palcoscenici jazz delle sue esibizioni estive, il più francese degli chansonnier italiani, il poeta della musica Paolo Conte (nella foto qui sopra, Official Facebook del maestro) è annunciato a Lugano come una delle star di "LAC en plein air" (martedì 6 luglio - venerdì 10 settembre 2021) che riprende ad essere il luogo in cui incontrarsi per ascoltare musica, vedere teatro, seguire incontri e conversazioni, assistere a spettacoli di danza: si torna nuovamente in scena (osservando le norme in vigore per un’esperienza in totale sicurezza). La rassegna estiva del centro culturale della Città di Lugano festeggia i suoi primi quattro anni di vita e lo fa proponendo due mesi di visioni e ascolti di qualità; un palinsesto di oltre trentacinque appuntamenti, che ospiterà sia artisti cari al LAC sia volti nuovi per la scena ticinese, grandi protagonisti della danza contemporanea, musicisti provenienti da tutto il mondo.
Duo Ruut (Photo Kaupo Kikkas)
La rassegna, di anno in anno, arricchisce e diversifica la sua offerta, forte della attenzione del pubblico che la accompagna e che quest’anno si presenta come una vera e propria stagione estiva. L’edizione 2021 supera generi e confini proponendo concerti di musica classica e contemporanea, incursioni nelle sonorità del mondo, spettacoli di teatro e danza, incontri con artisti e curatori, eventi e attività dedicati alle famiglie. Un’offerta pensata e programmata in virtuosa collaborazione con LuganoMusica, Orchestra della Svizzera italiana e Museo d’arte della Svizzera italiana nell’ambito del programma di mediazione culturale LAC edu sostenuto da UBS. Per il Teatro, al Centro Artistico MAT e a Teatro d’Emergenza l’onere e l’onore di aprire la rassegna: martedì 6 luglio (replica la sera seguente), sulla pedana dell’Agorà, Margherita Coldesina, Mirko D’Urso, Cristina Zamboni e Massimiliano Zampetti vanno in scena con "Odissea", diretto da Luca Spadaro. Venerdì 9 si prosegue nel segno del teatro d’autore grazie a Davie Enia, attore, regista e romanziere pluripremiato, che per la sua prima volta al LAC propone il monologo "Maggio ’43" di cui è autore e regista, con le musiche dal vivo di Giulio Barocchieri; Enia racconta il devastante bombardamento che la sua città, Palermo, subì nel maggio del 1943. La Sicilia è ancora in primo piano sabato 10 luglio con Tindaro Granata, autore e protagonista di "Antropolaroid", fortunato lavoro di cui quest’anno ricorre il decennale, che narra la storia della sua famiglia affrontando temi come la lotta per l’amore e la libertà. Introduce la serata Ciumachella, monologo con la giovane autrice e interprete Emilia Tiburzi, già nel cast di "Ci guardano - Prontuario di un innocente" di Carmelo Rifici per Lingua Madre.


A.N.I.T.A
Giovedì 19 agosto Antonio Ballerio e Tatiana Winteler, volti cari al pubblico ticinese, mettono in scena "Ceneri alle ceneri" di Harold Pinter, penultima prova drammaturgica del Premio Nobel per  la letteratura. Venerdì 20 agosto Emanuele Santoro è il protagonista di "Caligola(s)concerto", recital ispirato al Caligola di Camus, nel quale la prova d’attore di Santoro è accompagnata dalle musiche originali della polistrumentista ticinese Claudia Klinzing. Sarà ancora il teatro a chiudere la rassegna estiva il 9 e 10 settembre con l’anteprima assoluta di "Sogno di una notte di mezza estate" per la regia di Andrea Chiodi, lavoro che segna il ritorno del regista a Lugano dopo il successo de "La bisbetica domata". Un appuntamento che si inscrive nella ripartenza della nuova stagione teatrale in Sala Teatro. La programmazione apre alla danza grazie a un interprete d'eccezione, il danzatore sivigliano Israel Galván, protagonista sabato 17 luglio di "SOLO", esperienza radicale che valorizza il suo virtuosismo. Mercoledì 28 luglio, sulla musica de Las Cuatros Estaciones Porteñas, conosciute anche con il titolo "Le Quattro Stagioni di Buenos Aires", la compagnia A.N.I.T.A. diretta da Adriano Mauriello porta in scena uno spettacolo-dedica ad Astor Piazzolla, un omaggio al tango, alla sua capitale e all’artista che più di ogni altro ha reso celebre la musica argentina nel mondo.


L'Orchestra della Svizzera Italiana
Sabato 21 agosto il coreografo italiano Roberto Castello firma regia e coreografia di "MBIRA", lavoro per due danzatrici e due musicisti già finalista ai Premi Ubu nel 2019, una creazione in cui Castello riflette sul complesso rapporto tra cultura occidentale e africana. La musica, nelle sue varie declinazioni, permea e attraversa la rassegna. Martedì 13 luglio, Dan Tepfer, pianista eclettico, compositore franco-americano, presenta "Natural Machines", lavoro in cui libere improvvisazioni interagiscono  con un programma informatico da lui stesso ideato. Tra il 22 luglio e il 7 agosto, nove concerti di musica dal mondo portano nella Svizzera italiana le sonorità di lingue, fonemi e dialetti di Paesi vicini e lontani. Si inizia giovedì 22 luglio con Giovanni Falzone, virtuoso della tromba che in "Blackstar. Lettere a David Bowie", con il suo inconfondibile stile che mescola jazz elettrico e avant-rock, omaggia il geniale artista britannico. La sera seguente tocca alle lingue e ai violini primitivi dei Violons Barbares, gruppo capace di mescolare ed esaltare la musica delle radici e avvicinare tradizioni apparentemente lontane come quelle di Francia, Bulgaria e Mongolia. Da non perdere l'incontro con Peppe Servillo, già frontman degli Avion Travel, che è in cartellone sabato 24 luglio con "L’anno che verrà", omaggio esplicito al genio di Lucio Dalla, accompagnato da due artisti del calibro di Javier Girotto e Natalio Mangalavite. Giovedì 29 luglio, Maria Arnal e Marcel Bagés sono i protagonisti di "Clamor", una serata in cui la canzone popolare catalana viene trasportata nel futuro; venerdì 30 luglio le due giovanissime musiciste del Duo Ruut arrivano per la prima volta in Svizzera sulle ali di un successo repentino e clamoroso raccolto nella loro patria, l’Estonia. La voce di Raiz, già leader degli Almamegretta, è la protagonista, sabato 31 luglio, di "Musica Mediterranea Immaginaria", serata in cui, insieme ai Radicanto, rende omaggio alla Puglia e al Mediterraneo, terra che dona ispirazione anche a Maria Mazzotta - già voce del Canzoniere Grecanico Salentino (giovedì 5 agosto) - per il suo "Amore Amaro", accompagnata dalla fisarmonica di Vince Abbracciante. Venerdì 6 agosto il musicista sardo Paolo Angeli, considerato tra i più importanti innovatori con radici della scena internazionale, con la sua speciale chitarra "orchestra", ci conduce in un viaggio tra le isole mediterranee in cui incontrerà per la prima volta il minorchino Marco Mezquida, ospite speciale di un concerto sospeso tra free jazz, folk noise, pop minimale, post-rock e canto ancestrale. L’avventura mediterranea continua poi con Talismàn, il nuovo progetto di Marco Mezquida, solare, travolgente pieno di gioia e voglia di vivere, un mix originale di classica, popolare e flamenco con il violoncello del cubano Martin Melendez e le percussioni del catalano Aleix Tobias. La selezione musicale curata da LuganoMusica si apre mercoledì 14 luglio con un omaggio alla musica tradizionale armena, di cui il duduk, uno strumento a fiato ad ancia doppia, ne rappresenta l’essenza. Levon Chatikyan, con il suo Ensemble France Varpet, propone un programma di brani tradizionali. Giovedì 15 luglio ci tuffiamo, invece, nelle melodie e nelle atmosfere di fine ‘800 grazie a Salon Passion, quintetto di musicisti della Tonhalle di Zurigo. Sabato 28 agosto l’Ensemble Kapelle Nogler è il protagonista di una serata dedicata alle antiche danze engadinesi e alla musica tradizionale appenzellese. Non mancheranno i musicisti dell’Orchestra della Svizzera italiana (OSI), compagine residente al LAC, che sono protagonisti di cinque serate. Martedì 24 agosto l’Orchestra rende omaggio a Igor Stravinskij e al suo "Histoire du Soldat" mentre mercoledì 25 agosto ci regala una ghiotta anticipazione del progetto "Tracce", ciclo speciale che a partire dalla prossima stagione l’OSI dedicherà alle sinfonie del grande compositore russo Cajkovskij. A settembre, invece, ecco un ricordo del grande Astor Piazzolla a cent’anni dalla nascita: si comincia mercoledì 1 con un concerto cameristico dedicato alle sue opere mentre l’orchestra al completo si esibirà lunedì 6 e martedì 7 settembre in Piazza Luini in due programmi open air ancora dedicati al compositore e alla musica argentina. LAC en plein air completa la ricca offerta musicale estiva con due iniziative in collaborazione con LongLake Festival e MyNina Spettacoli, appuntamenti molto attesi che si terranno in Piazza Riforma. Paolo Conte torna a Lugano martedì 24 agosto con un concerto che celebra i cinquant’anni di "Azzurro", il primo brano - interpretato allora da Adriano Celentano - che lo ha portato ad essere conosciuto a livello internazionale. Conte sarà accompagnato da un ensemble orchestrale di undici elementi. Una serata in cui ascoltare brani composti dal cantautore astigiano in epoche differenti - dagli anni Novanta ai giorni nostri -, spesso inediti, finora custoditi con grande riserbo e ora pubblicati in accordo con la casa discografica Decca.


Paolo Conte (Photo Sbm)
Un concerto che si preannuncia ricco di pathos, grazie a momenti di improvvisazione, in totale sintonia con la formazione jazz del grande interprete. Paolo Conte sarà accompagnato da Nunzio Barbieri (chitarra, chitarra elettrica), Lucio Caliendo (oboe, fagotto, percussioni, tastiere), Claudio Chiara (sax contralto, sax tenore, sax baritono, flauto, fisarmonica, basso, tastiere), Daniele Dall’Omo (chitarre), Daniele Di Gregorio (batteria, percussioni, marimba, piano), Luca Enipeo (chitarre), Francesca Gosio (violoncello), Massimo Pizianti (fisarmonica, bandoneon, clarinetto, sax baritono, piano, tastiere), Piergiorgio Rosso (violino), Jino Touche (contrabbasso, basso elettrico, chitarra elettrica), Luca Velotti (sax soprano, sax tenore, sax contralto, sax baritono, clarinetto). Il 25 agosto sarà il turno di Davide Van De Sfroos che festeggia i venticinque anni dello storico album "Manicomi" insieme ai componenti della formazione originale.