Il Premio italiano di Architettura a Paolo Portoghesi

Annunciati i vincitori della seconda edizione del Premio italiano di Architettura promosso da Triennale Milano e da MAXXI: Maria Giuseppina Grasso Cannizzo riceve il Premio per il miglior edificio, Simona Della Rocca (BDR bureau) il Premio T Young Claudio De Albertis rivolto ai giovani architetti italiani, Paolo Portoghesi (qui sopra nella foto Giovanna Massorbio) quello alla carriera. I progetti dei vincitori e dei finalisti sono esposti in Triennale fino al 22 agosto. Nel corso della premiazione, tra gli altri, sono intervenuti Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano, Giovanna Melandri, presidente della Fondazione MAXXI, Lorenza Baroncelli, direttore artistico di Triennale Milano, e Carla De Albertis, presidente del Comitato Premio Claudio De Albertis.
LCM 2018 CASA/ASILO Photo Giulia Bruno
Il Premio per il miglior edificio realizzato negli ultimi 3 anni è stato assegnato a Maria Giuseppina Grasso Cannizzo per il progetto LCM 2018/CASA-ASILO (Mazzarone, Catania, 2018) che ha trasformato un asilo in una abitazione a Mazzarone. La giuria riconosce "un valore di esemplarità civica e professionale per la capacità di intuire le qualità di un edificio anonimo simile alle tante porzioni di edilizia diffusa nel territorio italiano, reinterpretandole in una sapiente orchestrazione di interventi, puntuali, discreti, non appariscenti. Un progetto che restituisce alla vita della comunità un senso del tempo e di pluralità. Un lavoro che invita a riflettere sulla responsabilità dell’atto del costruire nella realtà di ogni  giorno". La menzione d’onore è stata conferita a Onsitestudio per il centro sportivo Mapei Football Center, (Sassuolo, Modena, 2019). La giuria ha evidenziato come "il nuovo Mapei Football Center, edificio agrimensore, snello e preciso a bordo dei campi da gioco, metta in luce il ruolo culturale dell’atto di insediamento in un contesto antropico, raccogliendo una tradizione di misura del territorio agricolo che reinterpreta, alla luce di un decoro moderno, il bisogno di una comunità di festeggiare e rappresentarsi". Simona Della Rocca (cofondatrice di BDR bureau con Alberto Bottero) è la vincitrice del Premio T Young Claudio De Albertis per il progetto della Scuola Enrico Fermi (Torino, 2019) e riceve il premio del Comitato di 12.000 euro da utilizzare per progetti/formazione. Il progetto è stato selezionato dalla giuria "per la capacità di integrare positivamente le nuove istanze didattiche all’interno della ricerca architettonica.


Triennale, la mostra del Premio. Foto Gianluca Di Ioia
Il progetto si confronta in modo incisivo con la struttura esistente, declinando elegantemente una gamma tonale materica mutevole. L’architettura, attraverso il suo esito compositivo, suggerisce l’importanza dello spazio scolastico nelle dinamiche attuali, offrendo un’interpretazione utile a costruire nuovi riferimenti sullo spazio di formazione”. La menzione d’onore è stata attribuita a Margherita Manfra (Orizzontale) per il progetto CIVICO CIVICO (Riesi, Caltanissetta, 2020), esempio di riqualificazione di un immobile confiscato a Cosa Nostra attraverso il workshop Laboratorio Umano di Rigenerazione Territoriale. Secondo la giuria il progetto si distingue "per il suo essere un esempio virtuoso di recupero, trasformazione e rigenerazione di un edificio preesistente e per il suo basarsi su un innovativo modello di autocostruzione in grado di coinvolgere progettisti, maestranze locali, abitanti e giovani architetti. Attraverso un sapiente lavoro sullo spazio, aperto e permeabile, la dimensione privata si fa pubblica, sono suggeriti nuovi usi dello spazio stesso e innescate dinamiche relazionali fatte di scambio, incontro e interazione ludica". Il Premio alla carriera è stato conferito a Paolo Portoghesi, approvato all’unanimità dalla giuria "per il suo ruolo centrale nella definizione e valorizzazione della cultura architettonica italiana attraverso la sua attività sia teorica sia progettuale. Portoghesi ha contribuito alla affermazione in Italia del pensiero postmoderno applicato al progetto con grande acume critico. Memorabile la sua curatela della Mostra Internazionale di Architettura del 1980 della Biennale di Venezia, per poi arrivare a concentrarsi in anni più recenti sulla geoarchitettura, un concetto rispettoso dell'uomo, della natura, della sostenibilità e in grado di confrontarsi con la cultura, la storia e il territorio".


Foto Gianluca Di Ioia 
La giuria internazionale del Premio italiano di Architettura ha deliberato i vincitori su una shortlist di 6 progetti finalisti individuati su 30 candidature proposte dal gruppo di esperti selezionati da Triennale e MAXXI. Stefano Boeri ha dichiarato: "Siamo felici di portare avanti con il MAXXI l'impegno nella promozione e valorizzazione della architettura italiana contemporanea. Tutti i progetti selezionati e i vincitori si caratterizzano per la straordinaria qualità e per l'elevato livello di innovazione e sperimentazione. In generale, emerge la capacità di rigenerazione urbana e riattivazione degli spazi a partire dallo studio e dal rispetto del preesistente, delle tradizioni e del territorio. I progetti testimoniano la capacità di individuare soluzioni creative in grado di instaurare un dialogo proficuo con le comunità coinvolte e di attivare scambi virtuosi e processi relazionali. Un pensiero particolare va al vincitore del Premio alla carriera Paolo Portoghesi che tanto ha contribuito al dibattito teorico sulla disciplina e, al contempo, ha dimostrato altrettanta vivacità dal punto di vista progettuale. In questa occasione rinnoviamo  anche la collaborazione con il Comitato Claudio De Albertis per il Premio T Young Claudio De Albertis, a conferma della comune volontà di sostenere le generazioni di architetti più giovani". Giovanna Melandri ha commentato: "Questo Premio è un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni e l'alleanza tra MAXXI e Triennale Milano è nevralgica per il sistema italiano. Sono davvero lieta di ritrovare tra i vincitori e i finalisti di questa seconda edizione architetti che il MAXXI ha già incontrato nel corso degli anni: i giovani di BDR bureau, Maria Giuseppina Grasso Cannizzo e Paolo Portoghesi, il cui archivio è custodito nelle Collezioni del MAXXI insieme a quello di altri grandi maestri che come lui hanno dato un contributo fondamentale alla storia dell'architettura e alla sua diffusione in Italia e nel mondo". Carla De Albertis, presidente del Comitato Premio Claudio De Albertis, ha sottolineato: "Valorizzare le giovani eccellenze italiane nel campo dell’architettura, dare fiducia ai giovani progettisti e alla loro visione del futuro destinando loro non solo un riconoscimento, ma un contributo concreto per nuovi progetti o formazione: ecco l’obiettivo di questo Premio istituito dal Comitato Premio Claudio De Albertis. Questa edizione ha raccolto moltissime e validissime candidature e i progetti dei sette giovani talenti esposti in questa mostra ne sono la prova”. I progetti dei vincitori e dei finalisti sono riuniti in una mostra in Triennale Milano che resterà aperta dal 25 giugno al 22 agosto 2021.