Garda, Albino Armani a Spumantitalia 2021. Classicità

Garda: dal 2 al 4 luglio 2021 Palazzo Pincini Carlotti, storico edificio che regala ai suoi visitatori una vista mozzafiato sul Benaco, ospita l’atteso appuntamento con Spumantitalia, festival organizzato da Bubble’s Italia interamente dedicato alla realtà spumantistica nazionale. Siamo alla terza edizione. Tra i protagonisti della tre giorni di masterclass, incontri, dibattiti, degustazioni e talk shows guidati dagli esperti del settore non poteva mancare Albino Armani, che venerdì 2 luglio si presenta al pubblico di professionisti e operatori con il meglio della sua proposta "effervescente" metodo classico. Lo fa nell’ambito di due seminari: "Fenomeno Ribolla gialla" (ore 11-12, Sala Pinot Nero) e "Spumanti di montagna" (ore 16-17, Sala Pinot Grigio).
Albino Armani
Non soltanto un’occasione per brindare alla tanto attesa ripartenza con la partecipazione di piccoli e grandi produttori, consorzi vitivinicoli e tecnici finalmente riuniti per degustare insieme i prodotti e confrontarsi vis-a-vis. La kermesse è anche un palcoscenico per proporre sui banchi, oltre alle migliori bollicine italiane, tematiche di grande attualità e fermento per il settore, alcune anche molto care allo stesso Armani. La Ribolla gialla è una varietà che nella visione aziendale si traduce nell’eccezionale vocazionalità della Grave Friulana per la produzione spumantistica, oggi non ancora completamente compresa. Il Brut Millesimato di Armani incontra l’arte del metodo classico (30 mesi sui lieviti) - "l’unica a mio avviso in grado di veicolare la reale identità del territorio", commenta il produttore - a Lentans, sulle rive dei torrenti in cui scorrono frammenti di roccia strappati alla montagna e trasformati lentamente in sassi bianchi e tondi: "i claps" nella lingua della tradizione locale. Siamo nell’Alta Grave Friulana, su terreni ghiaiosi che si prestano perfettamente alla produzione di spumanti freschi ed eleganti, "aiutati" dalla vendemmia precoce e da rese naturalmente basse.

Un altro tema rappresenta a tutti gli effetti il comune denominatore della viticoltura firmata Armani: le produzioni di quota, ovvero sopra i 600 metri di altitudine. La spumantistica di montagna ha un fascino tutto suo, richiede grandi sforzi e non accetta compromessi. Rappresenta, quindi, una vera e propria filosofia aziendale: "Sono le caratteristiche del territorio e, soprattutto, la montagna ad accomunare ognuna delle realtà che fanno parte della nostra azienda, dal  Trentino al Friuli fino a Marano di Valpolicella. In tutte le zone dove ho deciso di produrre vino ho sentito forte la necessità di ritrovare uno spirito di casa, che mi riportasse alla mie origini trentine, precisamente del Monte Baldo". Il Clè Trento DOC Millesimato Dosaggio Zero - le cui uve di Chardonnay e Pinot nero vengono prodotte tra l’altopiano di Brentonico e i declivi della Vallagarina, su terreni ricchi di basalto e calcare - racchiude nella bottiglia, dopo un élevage sui lieviti di almeno 36 mesi, tutte le caratteristiche proprie del vero spumante di altura: marcata acidità, grande freschezza, elegante aromaticità. Albino Armani, da sempre, riesce a coniugare perfettamente - e con un indiscusso apprezzamento a livello internazionale - una produzione che raggiunge cifre importanti con un atteggiamento di continuità con la cultura contadina di montagna, che arriva proprio dalla Vallagarina trentina, fatta di resilienza e di persone che guardano al lavoro con dedizione ed etica, al di là delle mode del momento. "Io sono di questa valle. Come un sasso, come una pianta, sono legato a questa terra. Non conosco un altrove se non per ritornare, è naturale. Qui ci si educa, dal silenzio delle piccole cose, a stare al proprio posto, a fare ciò che si deve fare. Il tempo della vite e del vino è un tempo dilatato, a volte di anni, di generazioni".