C’è ancora posto per il futuro? Quante forme di intelligenza esistono? Fare cultura riscalda il pianeta? Che cosa vuol dire real fiction? I pochi sono meglio dei molti? Quanta invenzione fa bene alla Storia? Parlare di genere in letteratura vuol dire...? Un lago può scrivere poesie? Scorrendo i nomi degli oltre 250 autrici e autori protagonisti dell’edizione 2021 di Festivaletteratura e i temi da loro affrontati, molte sono le domande che sorgono spontaneamente. La sensazione è di trovarsi in mano le tessere colorate di un mosaico che rispecchia la complessità del presente. I venticinque anni di Festivaletteratura arrivano mentre tutti si attendono qualcosa di nuovo.
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Mantova 2020 |
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Carlo Verdone (photo pagina Facebook del regista) |
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Mantova 2020 |
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Mantova 2020 |
E qual è lo spazio della gioventù in un mondo che fatica a immaginare un futuro? Mario Desiati, Giacomo Bevilacqua, Giulia Caminito, Alice Urciuolo, Antonio Dikele Di Stefano sono alcuni dei (giovani) narratori, sceneggiatori e fumettisti presenti al festival che tentano un racconto di questa stagione della vita dai confini sempre più incerti, malamente mitizzata, in cerca di patrie e di speranze. Giovani e giovanissimi lettori sono da sempre in cima all’attenzione del Festival. Attraverso il progetto europeo Read On, dal 2017 Montova sostiene e diffonde la passione della lettura tra gli adolescenti programmando un numero sempre crescente di iniziative rivolte a questa fascia d’età, sia durante l’anno - attraverso un’ampia rete di collaborazioni che coinvolge scuole e biblioteche in tutta Italia - sia nei cinque giorni del Festival. Read On presenta il terzo volume di Anthology, la raccolta di testi pensata dai ragazzi per i ragazzi e dedicata quest’anno alla "real fiction", un nuovo ciclo di interviste di Blurandevù, un laboratorio di graphic journalism condotto da Assia Petricelli e Sergio Riccardi Gaël Giraud, nell’ambito di My Life in Strips, l’atteso confronto di Fanfiction lab con Louise O’Neill. Ma altrettanto attesi sono gli incontri con alcune delle star della letteratura young adult come Marie-Aude Murail e Katherine Rundell. Per i più piccoli - dopo i lunghi mesi di isolamento imposti dal Covid - la Casa del Mantegna si offre come spazio libero di esperienze, gioco e interazione fisica con libri, parole, racconti di suoni e immagini. Nella casa dell’artista padovano, per cinque giorni terra di bambini, scompaiono i tradizionali incontri "frontali" per lasciare spazio a dinamici incontri/azione, in cui da un prima momento di lettura e ascolto si sviluppa un’attività laboratoriale, un’esplorazione, una fantasia partecipata. La narratrice americana Susie Morgenstern è la punta di diamante di questo programma che vede anche l’estrosa presenza di artisti-scrittori di fama internazionale come Canizales, Anete Melece e Ole Könnecke, i viaggi tra miti e invenzioni di Christian Hill, e - tra i numerosi altri appuntamenti - l’attenzione alle "storie vere" portata da Gigliola Alvisi, Eleonora Antonioni, Manlio Castagna e Matteo Corradini. Tra verità documentale e finzione "strumentale" si gioca la partita non solo di molta narrativa che fa della storia recente la propria materia ma del racconto storiografico tout court, che di invenzione ha bisogno per ricostruire atmosfere, riempire i profili dei personaggi, sanare le voci discordi che emergono dalle carte d’archivio. Gli incontri con Antonio Scurati, Fernanda Alfieri, Maaza Mengiste, tra gli altri affrontano queste questioni passando attraverso il fascismo, il colonialismo italiano e - risalendo indietro – la Roma pontificia di inizio Ottocento. Ancora più bruciante e doloroso è il tentativo di riscrivere la storia quando - come per Giuseppe Culicchia e Marco Bechis - si è coinvolti in prima persona e la testimonianza attraversa la sfera affettiva. Il ricorso al memoir - secondo una più ampia accezione che comprende scritture intime e diaristiche, finzioni epistolari fino a opere in forma di romanzo - accomuna peraltro molti autrici e autori presenti a Festivaletteratura 2021 (Maria Stepanova, Hala Kodmani, Alicia Kopf, Gaia Manzini e Francesca Mannocchi, fino all’attore e regista Carlo Verdone), offrendo attraverso la lente di vicende intime e familiari una rilettura di eventi luttuosi o lievi della nostra storia recente o questioni universali come l’amore, la malattia, la formazione, l’esilio. Una particolare attenzione viene quest’anno rivolta agli epistolari, attraverso gli incontri sui carteggi di Fëdor Dostoevskij, Goliarda Sapienza, Stefan Zweig, e alla Panchina epistolare dedicata alle lettere d’amore tra Guido Gozzano e Amalia Guglielminetti. Nella ricorrenza del settecentenario della morte, non poteva mancare una particolare attenzione all’opera e alla fortuna di Dante, celebrato nel corso della manifestazione con un’azione poetica corale condotta dal Teatro delle Albe con oltre cinquanta adolescenti, le collane alla Biblioteca Teresiana di Carlo Ossola e Andrea Canova su codici ed edizioni dantesche, gli incontri con Marco Martinelli, Lella Costa e Gabriele Vacis, il Dante Jukebox di Simone Marchesi, lettura critica à la carte di terzine dantesche accompagnata dal vivo dai disegni di Roberto Abbiati. Il raccontare per immagini occupa più in generale un grande spazio in questa venticinquesima edizione. Se il grafico Peter Mendelsund ci spiega come la lettura sia in grado di generare visioni nella nostra immaginazione, in molti altri incontri, percorsi e laboratori designer, critici d’arte ricorreranno ai linguaggi a loro più congeniali per offrire al pubblico narrazioni tanto seducenti quanto quelle più squisitamente letterarie. La fotografia trova ampio spazio in programma grazie agli interventi di Donna Ferrato, Alex Majoli e Gianluca Vassallo. Più prepotente che mai la presenza del fumetto in dialogo costante con la narrativa. In particolare, con le storie illustrate - quest’anno al ritrovato Palazzo della Ragione - parole e immagini tornano a fondersi in unico racconto grazie a una performance dal vivo: Carlo Lucarelli e Ilaria Tuti da un lato, Marco Petrella ed Emanuele Rosso dall’altro sono alcuni degli autori che duetteranno sul palco con voce e pennelli. Il Festival resta soprattutto una grande conversazione sulla letteratura, un’occasione per lasciarsi prendere dalle storie, dai meccanismi dell’intreccio, dalle ragioni dei personaggi, da ascendenze e discendenze letterarie. Intorno a queste incantevoli ossessioni letterarie si confrontano Gabriele Romagnoli e Marcello Fois, Marco Malvaldi e Desy Icardi, Alessandro Piperno e Annalena Benini. Che la letteratura sia innanzitutto dialogo, relazione lo dimostrano i tanti incontri che Festivaletteratura ha costruito anche quest’anno in ragione delle affinità che legano libri e scrittori: Teresa Ciabatti ed Elisa Ruotolo sul racconto del corpo, Claudio Piersanti e Andrea Vitali sul romanzo d’amore scritto al maschile, Simonetta Agnello Hornby e Maria Attanasio sull’anima della Sicilia, solo per fare qualche esempio. Se la conversazione letteraria può assumere toni surreali con autori come Valerio Lundini, diventa addirittura incredibile se si pensa alla pesca poetica, divertimento tecnologico-letterario concepito da Matteo Loglio, che grazie a un’intelligenza artificiale proverà a generare poesia traducendo in versi i variabili umori del lago di Mantova. Del resto, anche grazie al Furgone Poetico e alla trasmissione radiofonica Due punti alla radio, la poesia è diventata la voce del Festival che meglio riesce ad arrivare in ogni dove. Tra i protagonisti di quest’anno vanno senz’altro segnalati l’islandese Jón Kalman Stefánsson, l’inglese Ruth Padel e Milo De Angelis, oltre all’incontro dedicato alla monumentale traduzione di Nicola Crocetti dell’Odissea di Nikos Kazantzakis. Festivaletteratura non rinuncia alla presenza musicale inserendo in programma due concerti di tema ambientale - le Tre Sonate Nordiche del pianista Fabiano Casanova e Vox balenae del Gruppo Musica Insieme, organizzati in collaborazione con Mantova Musica -, una lezione alla storia del melodramma con Marcello Fois e i Solisti della Fenice, e le storie sonore che faranno conoscere ai bambini la magica e misteriosa figura del rumorista. Prosegue anche la trascinante esperienza di Piazza Balcone: tra le finestre imbandierate dei condomini di periferia, ecco arrivare la "grammatica mostruosa" con Giuseppe Antonelli, le tenebrose atmosfere del noir con Tullio Avoledo e Luca Crovi, e altri lampi e sorprese letterarie. Il suono e la parola ascoltata, divenute sempre più importanti dopo l’esperienza del lockdown, restano con Radio Festivaletteratura una parte fondamentale del programma. Con quattordici programmi radiofonici condotti da giornalisti, critici, scrittori e con tre edizioni quotidiane del giornale radio, Festivaletteratura esplora e approfondisce tanti degli argomenti tracciati dagli incontri e dalle attività in presenza: da Frontiere di Christian Elia, che ci porta in alcuni degli snodi di transito delle migrazioni contemporanee, a Panorama Internazionale di Simonetta Bitasi ed Elsa Riccadonna, con le interviste a quattro autrici di lingue diverse e ugualmente talentuose; da Il primo romanzo di Cecilia Passarella, che tenta di rispondere all’annosa domanda "qual è stato il primo romanzo della storia dell’umanità?", a Le Decadi con Valerio Millefoglie che racconta attraverso i "favolosi" 1971, 1981, 1991 e 2001 quattro decenni della nostra storia recente, e molti altri ancora. Da ultimo, un gradito ritorno, anzi: una metamorfosi! Il programma cartaceo di Festivaletteratura, strumento indispensabile per navigare e vivere la manifestazione - oltre che, per molti, imperdibile oggetto da collezione - torna dopo la sospensione dello scorso anno trasformato in un piccolo catalogo, completo come sempre delle schede dei tutti gli appuntamenti e che comprende alcuni originali contributi d’autore. L’appuntamento con il nuovo catalogo del Festival, reso più prezioso dalla copertina disegnata da Lucio Schiavon, è previsto per la fine di luglio.