La Via del Vetro risplende nella Repubblica Ceca


La storia della Repubblica Ceca, terra dal fascino particolare e culla di grandi maestrie, può e deve essere vista e letta anche attraverso le fragili trasparenze di uno dei suoi tesori più celebri: il cristallo di Boemia. Ieri, ma anche oggi, raffinati calici, delicate coppe e vasi capolavoro arredano le  tavole di vip e teste coronate. In tempi recenti, lo sfarzo luccicante di questa esclusiva bigiotteria d’artista si è fatta democraticamente accessibile a tutti. Ma rimaniamo di fronte ad un vetro regale, apprezzato in tutto il mondo e da tutte le tasche. La Via del Vetro continua a risplendere.
Siamo al cospetto di una tradizione artigianale perpetuata da oltre 7 secoli e che ancora sopravvive nelle botteghe tradizionali di vetrai e soffiatori, dalla cui arte - tramandata di generazione in generazione - ogni giorno nascono, oggi come ieri, animali, figurine, fiori, soprammobili, fermacarte, vasi, decori, lampade e lampadari, coppe, bottiglie, bicchieri, calici…Ma anche lenti ottiche e d’ingrandimento, vetri per l’architettura, bomboniere, gioielli, sculture, specchi e vetri artistici. E persino "magiche" sfere per chiaroveggenti. E oggi come eieri il cuore più puro e trasparente della Repubblica Ceca batte in Boemia, la regione di Praga per intenderci, al confine con Germania e Polonia, altre storiche "roccaforti" nella produzione europea di vetri di pregio. Come tutti gli altri vanti della tradizione ceca, anche la manifattura del vetro ha origini antichissime. Risale al 1200, quando alcuni monaci nei loro monasteri nelle campagne a Nord della regione boema, particolarmente ricca di potassio e quarzo indispensabili alla produzione del vetro, cominciarono a soffiare oggetti e stoviglie di uso quotidiano con l’ausilio di una canna. Se potassio e quarzo li avevano nella terra e nella roccia, quei primi vetrai il talento dovevano averlo nel sangue perché non ci misero molto ad affinare la tecnica e trasformarsi in veri e propri artisti del vetro. Stando alle testimonianze raccolte oggi nei musei cechi, già nel 1279 furono, infatti, realizzati tre grandi mosaici murali per la cattedrale di San Vito a Praga, raffiguranti scene del Giudizio Universale.


Non fu che l’inizio di una straordinaria fucina di capolavori a tema religioso, commissionati dal clero boemo. L’arte però, si sa, non guarda all’abito né alla tonaca. Subito sulla nuova arte misero gli occhi anche i rappresentanti del potere temporale e in epoca rinascimentale di vetrate artistiche e luccicanti decori cominciarono a impreziosirsi anche ville e castelli.
Fatto il debutto nell’alta società, gli ormai rinomati cristalli di Boemia, tanto raffinati e pregiati da far definitivamente concorrenza al “monopolio” veneziano e contendere il mercato ai celeberrimi vetri di Murano, cominciarono a essere ricercatissimi nei circoli aristocratici e tra le teste coronate, in particolare alla corte degli Asburgo. E’ proprio sotto Rodolfo II d’Asburgo, infatti, notoriamente appassionato d’arte in tutte le sue forme, che l’alchimia del vetro si diffonde sul suolo ceco e non solo.
Una collezione Moser
Armati solo di talento, cannule, punte di diamante e nozioni di chimica, i mastri vetrai cechi cominciano a realizzare veri e propri capolavori, a sperimentare consistenze, colorazioni e lavorazioni sempre più raffinate. In Repubblica Ceca l’epoca barocca, oltre che di stucchi ed elaborate architetture, fu un tripudio di vetrate artistiche, specchi-gioiello e fragili decori. Tavole e mobili d’epoca diventarono passerella d’elezione per collezioni esclusive e inimitabili di calici, bicchieri, coppe, alzate, vasi, ciotole di cristallo. Rigorosamente boemo. 
Con l’avvento dell'Art Nouveau e del periodo Deco, tra fine ‘800 e i primi del Novecento, per l’industria del cristallo comincia una nuova, prolifica epoca. Quel materiale tanto grezzo, eppure così raffinato, nelle mani di mastri vetrai sempre più abili e ingegnosi, quasi arditi, trova nuove forme di espressione. Assume fogge, sfumature, caratteristiche prima impensabili. E comincia a essere esportato in tutto il mondo… Ma un conto è acquistare i cristalli di Boemia nella cristalleria sotto casa o nella boutique del centro, un conto è regalarsi un viaggio nella terra dove nascono, bussare all’uscio di chi lo plasma con immutata passione, ripercorrerne la storia nei musei dedicati al vetro, visitare storiche botteghe e moderne fabbriche. 

Le creazioni Moser sono famose in tutto il mondo
Praga e Karlovy Vary certo, ma soprattutto l’area ai piedi dei monti Luzicke e Jizerske, nell’estremo Nord del Paese, in particolare quella attorno a Jablonec Nad Nisou dove per secoli l’estrazione delle materie prime, la lavorazione quindi la soffiatura, la manipolazione, l’intaglio e la decorazione del vetro furono fonte di sostentamento per le popolazioni locali. E’ qui che nacquero le prime scuole professionali per aspiranti vetrai, cui si deve la perpetuazione di un’arte delicata e antica. Ancora oggi sono concentrati in quest’area numerosi atelier e show room di artisti e designer del vetro. Poco più sotto, nel Parco Nazionale dei Monti dei Giganti, i più alti e noti della Repubblica Ceca, ecco anche Turnov, dove all’inizio del XVIII secolo fu avviata la produzione di vetri colorati, indispensabile allo sviluppo dell’industria di bigiotteria in vetro a Jablonec. Non è esagerato, dunque, dire che Turnov è un gioiello: non solo è la culla di orafi e artisti che si esibiscono in piccoli capolavori d’oro e vetro e in preziose miniature, ma l'intero territorio è una sorta di miniera sotto il cielo. Semplicemente passeggiando in mezzo alla natura non è raro trovare esemplari di agata, diaspro, ametista e preziosi fossili. Ma se volete esser assolutamente certi di trovarli, è bene che vi rechiate direttamente al Museo del Paradiso Boemo a Turnov, dove sono raccolte ed esposte pietre preziose provenienti dal mondo intero.


Infine, un tocco di lucente colore con il rubino di Boemia, gemma tra le gemme, i cui giacimenti si rintracciano per lo più nella regione centrale della Boemia, meglio nota come Paradiso Boemo. Oltre alla pregiata pietra dura vanta tra i suoi gioielli numerosi capolavori barocchi, concentrati soprattutto a Turnov ma distribuiti anche in altri borghi e città. Anche lo shopping di qualità a Praga non può prescindere dal pregiato cristallo di Boemia. Nel centro storico della città, all’ombra delle boutique griffate, dei negozi alla moda, dei grandi magazzini, delle profumerie e delle gioiellerie, si scovano ancora botteghe artigianali, atelier, gallerie d’arte e design, vetrine di bijoux d’artista e antiquari dove trovare vetri vecchi e nuovi, comunque unici.


La zona migliore su cui concentrarsi è intorno a piazza Venceslao, Na Prikope e Celetna e naturalmente vicino al Ponte Carlo. Sono raccolte qui le migliori vetrine dei marchi più raffinati. Innanzitutto Moser, il top del settore, da sempre prediletto da pontefici, re e aristocratici, con due punti vendita nella capitale in Piazza Vecchia e a Na Prikope. Due vere e proprie gallerie del vetro, con possibilità di acquisto. Il negozio di Egermann, colmo di splendidi vetri per uso quotidiano finemente decorati a mano ed esaltati da una straordinaria tavolozza di colori si trova nel contesto unico del celebro Vicolo d’Oro, all’ombra del Castello. Qui si acquistano anche copie di calici antichi, lampade e lampadari nonché vetrate artistiche. A Mala Strana, proprio di fronte al grande Orologio Astronomico, ecco Erpet, fornitissimo di ogni tipo di manufatto in vetro e cristallo e molto apprezzato dai turisti per l’ampia scelta e l’alta qualitàdelle lavorazioni. Consigliata una visita ad Artel, sempre a Mala Strana, là dove il fiume Moldava, deviando nel pittoresco canale di Certovka, crea l’isola di Kampa. Caratteristica la collezione Feldman di vetri, neutri o coloratissimi, dalle forme moderne ingentilite da delicatissime decorazioni ispirate a flora e fauna. Artel ha, poi, anche un concept store e galleria in Platnerska. Tra le sorprese di Praga, da segnalare la moderna fucina d’arte Tablo fondata nel 2014 da due designer e specializzata in oggetti da tavolo sia in vetro che porcellana, rigorosamente di design e d’artista. Oltre a proporre le sue vivaci collezioni, l’azienda collabora con alcuni tra i più grandi marchi del mondo, compresi gli italiani Thun e De Longhi. Un tripudio d'arte e alto artigianato. Antichi mestieri e nobile ingegno.
                                                                                                                                  D.V.