1757 Del Cambio, quando la cucina è storia. Torino

Del Cambio: la sala Pistoletto

Piazza San Carlo è appena dietro e la Torino Sabauda è tutta attorno a te: sempre più bella e sempre più unica. Proprio qui, in Piazza Carignano 2, si compie il miracolo osannato da tutta la critica di settore e non solo: il Ristorante Del Cambio (nome preceduto dalla data: 1757) celebra in un colpo solo storia, arte e ricette gourmet. Un luogo dove i "piatti stellati" arrivano solo dopo una full immersion alla scoperta di uno dei locali più belli di tutt'Italia (e d'Europa). Aristocratica armonia: di ieri e di oggi.
L'autopresentazione del team che "governa" ogni giorno questi spazi è d'obbligo: "A noi piace pensare al Ristorante Del Cambio come a un luogo senza tempo. Questo perché dal 5 ottobre 1757 si rinnova ciclicamente rimanendo però fedele a se stesso... Riconosciuto come l’emblema della cultura torinese, nei suoi saloni, negli anni tra il 1821 e il 1861, sono passati gli uomini e le donne che hanno fatto la storia d’Italia e non solo. Cavour ne è stato un habitué, Puccini, Balzac, Nietzsche, Verdi, Marinetti, D’Annunzio, la Famiglia Agnelli e lo scrittore Mario Soldati sono solo alcuni degli altri ospiti illustri da ricordare. Poi le divine Eleonora Duse, Maria Callas e Audrey Hepburn...".

Matteo Baronetto
La sintesi? "Del Cambio è il sogno che non s’interrompe mai e continua anche oggi, quando seduti al tavolo di Cavour ci immaginiamo di passeggiare e chiacchierare attorniati da dame, cavalieri e figuri di ogni foggia. Il ristorante più elegante della più elegante città d’Italia e l’unico caffè e poi restaurant che dagli esordi serve in un piatto la storia d’Italia e di tutta Europa", aggiungono in Piazza Carignano. Eppure ancora non basta.

I restauri e l'arrivo della stella Michelin nel 2013 a premiare le idee e il lavoro dell'équipe diretta dalla chef Matteo Baronetto hanno ulteriormente impreziosito, rilanciandola, la Sala Risorgimento con i suoi celebri candelabri ma accanto a questa - l'origine - Michelangelo Pistoletto ne ha "affrescato" un'altra, comunicante sia con la prima che con le scale che portano al Bar Cavour, ideale per una sosta più informale. Poco più avanti la Farmacia, sorta nel 1833, è insieme pasticceria e gastronomia, una vera boutique del dolce e salato.

Ecco dove sta il vero fascino del Ristorante Del Cambio. E' sufficiente ordinare una coppa di champagne o una tazza di caffè e sedersi in una delle due sale principali: nella prima al tavolo che fu quello prediletto da Camillo Benso di Cavour; nella seconda per ammirare gli specchi del maestro dell'arte povera: una sequenza di persone comuni molte delle quali con lo sguardo rivolto verso l'altrove. In questo gioco di rimandi tra memoria e attualità, tra arredi preziosi (Sala Risorgimento) e folgorazioni dell'arte contemporanea (Sala Pistoletto), sta l'unicità dell'indirizzo torinese. Davvero senza eguali.
La sala Risorgimento

E poi la cucina di Baronetto. Una possibile selezione? "Polpa di pomodoro, basilico e mozzarella", per cominciare. Il "Tuorlo d'uovo fritto e piselli" e gli "Agnolotti alla piemontese" prima del "Filetto di vitello gratinato alle nocciole, arancia, patate e rapa". E infine il "Bonèt del Cambio" per dolce. Il tutto accompagnato dal Nebbiolo Le Coste Principiano del 2014 e dal Moscato d'Asti Saracco del 2015. Piatti raffinati in un'atmosfera elegantissima. Nobiltà degli anni Duemila. Un tesoro che arriva da lontano affiancato dalla migliore attualità.

                                                  
                                                                                                                                              Daniele Vaninetti

1757 Del Cambio
Piazza Carignano 2
10123 Torino
Tel. +39 011 546690