Il Festival di Cannes, le "Belles Rives" e il Du Cap

 L'Hotel Du Cap-Eden-Roc (Oetker Collection)
Robert De Niro gli volge le spalle al termine di "Disatro ad Hollywood" di Barry Levinson, allontanandosi dalla villa principale di questo pezzo unico della Collezione Oetker, dirigendosi a piedi verso il molo dell'albergo. Produttore in disarmo, deluso dalla mancata vittoria al Festival di Cannes - questo l'epilogo della pellicola hollywoodiana -, De Niro lascia le grandi sale ottocentesche dell'Hotel Du Cap-Eden-Roc di Cap d’Antibes e la Costa Azzurra per tornare negli Usa. Cannes è il cinema, il Du Cap l'Alta Hotellerie. E questi due mondi, come è noto, sono un tutt'uno quando sulla Croisette va in scena la magia del Cinematografo, nel mese di maggio, ogni anno. Ma c'è un terzo protagonista di questa storia.

L'Hotel Belles Rives ieri
Anche in "Tenera è la notte" di Francis Scott Fitzgerald, infatti, lo splendore e le "grand bleu" del tratto di sponda che da Cannes, attraverso Juan-Les-Pins, ti porta al Du Cap risuona più volte con la sua eco quasi mitologica, oramai. E l'Hotel Belles Rives, "monumento" alla vacanza Art Deco, può rispondere a molte domande e curiosità sul soggiorno del grande scrittore americano in questa zona della Costa Azzurra. Un itinerario, dunque, in tre tappe: il Festival come luogo di partenza, le stanze di Juan-Ls-Pins come intervallo e il mito del Du Cap come approdo.  

L'Hotel Belles Rives oggi
Quest'ultimo - con il suo essere, a tutti gli effetti, uno dei nomi più altisonanti della scena alberghiera europea e mondiale - è una delle sette proprietà che arricchiscono e impreziosiscono l'incredibile leggenda Oetker insieme a Le Bristol di Parigi (recente set di Midnight a Paris di Woody Allen, 2011), a L'Apogee di Courchevel, sulle Alpi Francesi, a Le Chateau Saint-Martin & Spa di Vence, sulle colline della Provenza a venti km da Cannes, all'Eden Rock Saint Barth nei Caraibi (John Lennon vi registrò "Imagine" nel 1974), a Palais Namaskar a Marrakech e a Fregate Island Private alle Seychelles e, infine, al capostipite della Oekter Collection: il Brenners Park-Hotel & Spa di Baden-Baden (orami diventata la seconda patria dei Berliner Philarmoniker).

Quindi dalla Germania al Sud della Francia dove il capolavoro del Du Cap (l'ex Villa Soleil edificata nei primi anni del 19° secolo) è stato oggetto di continui e importanti "restauri" negli ultimi anni con l'apertura ad esempio della Champagne Lounge. Piscina e camere (tutte dotate di televisori Loewe della serie Individual e Art come negli altri alberghi del club) sono da mille e una notte. Il parco che circonda le tre costruzioni è tra i più belli di tutta la costa.  




All’Hotel Belles Rives (l'ex Villa Saint-Louis abitata dall'autore de “Il Grande Gatsby” a cui è intitolato tutt'oggi un premio letterario annuale) storia e letteratura la fanno ancora da padrone mentre la vicinanza del mare, che ne lambisce la terrazza sovrastante la spiaggia privata, rende questo luogo tra i più affascinanti della riviera. Intimo, raccolto e unico, appunto le “belles rives" da dove partire per il 67° Festival di Cannes (14-25 maggio). In gara diciotto film sui 49 della selezione complessiva ma soprattutto l’attesa spasmodica per il grande ritorno, in concorso, di un mostro sacro della Nouvelle Vague e del cinema mondiale, Jean-Luc Godard, con un'opera di 70’ dal titolo che è una sfida: "Adieu au Langage".



                                                                               Daniele Vaninetti