Honda CR-V



Grande successo per questo SUV Honda. CR-V piace per lo stile elegante, abbinato a confortevoli interni, all’evoluto motore i-DTEC ed una completa dotazione di bordo. Ma anche sofisticati sistemi elettronici, ed una avanzata motricità 4x4 Real Time.

Imponente nelle dimensioni, elegante nello stile. Una sintesi che ben si adatta alle forme del riuscito SUV Honda. Se da una parte esiste continuità con la precedente versione, dall’altra i designer hanno voluto adottare forme più generose, anticipate dai massicci paraurti anteriori, su cui è ‘appoggiata’ la classica calandra Honda. A fianco della stessa i due generosi gruppi ottici (dalla eccellente luminosità grazie ai fari allo Xenon di ultima generazione) fanno da elemento di congiunzione con il bel cofano aerodinamico. L’allungo laterale è evidente, ma 4,57 metri non si possono minimizzare più di tanto. Sul retro il portellone offre una indovinata chiusura del design, con l’apertura che termina ancora una volta nei generosi paraurti. Presenti su tutti i lati una goffratura in rilievo, nella parte bassa, a dare muscolosità ed un tocco ‘adventure’ a CR-V.
Non manca certo lo spazio a bordo di CR-V, e non solo per le dimensioni complessive. Alcuni sapienti dettagli, come l’assenza del pozzetto cambio (integrato nella plancia) o del tunnel posteriore, contribuiscono alla percezione di ambiente spazioso e curato nei dettagli. La cura inizia dalla plancia, razionale per disposizione e raffinata per qualità degli assemblaggi con materiali di buona fattura. Il quadro strumenti prevede i due classici indicatori analogici di giri e velocità, divisi da un pratico display con numerose indicazioni, tra cui livello carburante e temperatura del liquido radiatore. A fianco del quadro strumenti, il sistema di ‘info-tainment’ con tanto di telecamera per la retromarcia. Un accessorio d’obbligo per la sicurezza durante le operazioni di manovra. La leva del cambio automatico è inserita nella plancia, con un dimensionamento generoso e pratico, rispecchiato dal freno di stazionamento che propone analogo design. Buono l’accesso, sia ai posti anteriori che posteriori, dove stanno comodi 2 passeggeri.

In Honda viene definito 4WD Real-Time, ovvero motricità sulle 4 ruote in tempo reale. Una sigla identifica la gestione elettronica del sistema: DPS. Si tratta di un impianto a doppia pompa con meccanismo a camme che integra il sistema di controllo guida del differenziale posteriore.
Viene rilevata la differenza di velocità tra ruote anteriori e posteriori, con un intervento legato ai parametri di riferimento. Se la differenza è piccola entra in azione un meccanismo a camme per minimizzare il ritardo, in caso di grande differenza viene invece sviluppata pressione idraulica nelle due pompe.
Nell’uso pratico, l’efficacia del sistema è tale da garantire motricità costante ed ottimale, in ‘tempo reale’ e senza necessità di intervento da parte del guidatore.
La posizione di guida consente immediato feeling con CR-V, a dispetto degli ingombri esterni. Una sensazione amplificata quando la vettura e in movimento grazie alla motricità 4x4 ed al moderno propulsore 2.2 i-DTEC. CR-V convince per dolcezza dell'erogazione, comunque sempre reattiva e mai sotto tono. Il mix creato dai progettisti induce ad una guida in souplesse, incoraggiata dal comfort a bordo e dalla sicurezza garantita dai numerosi sistemi ausiliari dedicati.
Nei tratti in cui la guida diventa più decisa, l’assetto dato dalle sospensioni anteriori Mac Pherson e posteriori a doppio braccio oscillante, riesce a contenere prevedibili fenomeni di rollio. La geometria del telaio rappresenta sicuramente un ulteriore punto di forza nel fornire stabilità anche nei tratti più guidati. Grande comfort nei trasferimenti autostradali, sottolineato dall’eccellente insonorizzazione dell’abitacolo, e dal ridotto rumore del motore, tra i più silenziosi diesel in assoluto. Passando alla guida in città, inutile tentare paragoni con una citycar, i 4,57 metri ci sono ma l’abbinamento con il cambio automatico è vincente. Attenzione solo alla visibilità posteriore, comunque supportata dalla telecamera in dotazione al modello in prova. Buono il lavoro dell’impianto frenante, che si rivela particolarmnete modulabile, comunque incisivo.

Bruno Bianchi