Uno degli elementi centrali della mostra giapponese è stata la serie di grandi fotografie murali realizzate da Laura Frasca nella primavera del 2023 presso il Cassero. Le immagini che ritraggono membri della comunità LGBTQIA+ bolognese hanno interagito con materiali d'archivio. Accompagnate dalle riflessioni scritte degli stessi protagonisti, le immagini hanno restituito il senso dell'archivio come spazio vivo, affettivo e trasformativo. Accanto alle foto, un antico schedario in legno - recuperato dalla biblioteca universitaria di Tokyo - custodiva schede descrittive di materiali provenienti dagli archivi bolognesi. Le schede, tradotte in giapponese e inglese, invitavano i visitatori a una fruizione lenta e tattile, promuovendo un'esperienza concreta e riflessiva sull'atto stesso dell'archiviazione. Una sezione partecipativa chiedeva poi al pubblico di scrivere, su schede bianche, messaggi o desideri da consegnare a una futura memoria collettiva. Questi contributi sono stati successivamente donati al Cassero diventando parte integrante dell'archivio e confermando il carattere dinamico e aperto dell'iniziativa. Nel 2025 il progetto trova al MAMbo una nuova e più ampia configurazione nel suo ritorno a Bologna, città da sempre crocevia di pratiche politiche, femministe e queer, arricchendosi di materiali originali, documenti, testimonianze visive e sonore provenienti da una rete più ampia di archivi attivisti presenti sul territorio bolognese (Centro di Documentazione "Flavia Madaschi" - Aps Arcigay Il Cassero , l' Archivio di storia delle donne di Bologna - Orlando Aps , l' Archivio MIT - Movimento Identità Trans , Archivio Luki Massa - Associazione Luki Massa e Out-Takes Archivio Audiovisivo LGBTQI - CESD Aps). Una delle caratteristiche più straordinarie del contesto bolognese è la presenza di archivi che non solo raccolgono documenti, ma sono espressione diretta di comunità attive, interconnesse e in continuo movimento.
Sono archivi politici, ma anche affettivi; luoghi di conservazione e allo stesso tempo di trasformazione. Questi spazi custodiscono storie di resistenza, ma sono anche strumenti di lotta e immaginazione radicale, capaci di ispirare nuove pratiche di militanza, educazione e cura. Coniugare passione e attivismo è uno dei tratti distintivi di questi luoghi di raccolta. Passione intesa sia come dedizione militante, sia come amore per i documenti, per le storie dimenticate, per la possibilità di far riemergere voci sommerse e tessere nuove narrazioni. Attivismo inteso come pratica quotidiana di custodia, accessibilità e diffusione della memoria, ma anche come scelta politica di rendere visibile ciò che è stato marginalizzato o escluso dalla storia ufficiale. Archiviare, in questo senso, non rappresenta esclusivamente un atto tecnico o filologico ma è anche un gesto di cura e responsabilità verso il passato e un investimento v erso il futuro, significa creare spazi dove nuove generazioni potranno riconoscersi, trovare strumenti per interpretare il presente, immaginare nuovi modi di stare insieme, nuove genealogie, nuove alleanze. "Il processo di selezione per questa mostra è stato un viaggio gioioso, un attraversamento di molte più storie e materiali di quanti ne potrebbero mai essere contenuti in una sola stanza. Data la quantità di cose che ho imparato durante questo percorso, e l'enorme pazienza e dedizione dimostrate da ogni archivio coinvolto, non posso onestamente rivendicare da sola il titolo di 'curatrice'. Ringrazio ciascuno di questi archivi, ognuno dei quali è una testimonianza concreta del profondo impegno verso l'eredità dei movimenti di liberazione a Bologna, e di una potente spinta archivistica che attraversa il cuore politico della regione. Questi materiali spaziano da documenti a manifesti fino a ciò che talvolta viene liquidato come 'effimero'. Sono testimonianza di vite vissute con passione come forma di resistenza alla marginalizzazione e alla cancellazione. E sono anche testimonianza degli archivi che, con altrettanta passione, si impegnano a custodirne le storie per il futuro", dichiara Chelsea Szendi Schieder. RESISTERE ALL'OBLIO. Passione e attivismo negli archivi femministi e queer di Bologna è più di una mostra. È un progetto culturale, politico e relazionale che attraversa confini geografici e disciplinari, unendo ricerca storica, arte, militanza e pedagogia. È un invito a riflettere su cosa e chi ricordiamo, su come si costruisce la memoria collettiva e su quanto sia urgente archiviare oggi per poter raccontare domani le vite e le lotte di chi ha osato esistere fuori dai margini. La mostra fa parte di Bologna Estate 2025, il cartellone di attività promosso dal Comune e dalla Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena e il 6 giugno 2025 aderisce alla Notte degli Archivi, iniziativa che rientra nell'ottava edizione di Archivissima, con una visita guidata gratuita (prenotazione obbligatoria attraverso Eventbrite ) che garantirà l'accesso al museo (in Collezione Permanente e in Project Room) fino alle ore 20.00.
Immagine di copertina - Progetto grafico a cura di Silvia Minali
Vedute di allestimento Foto di Gisella Gaspari. Courtesy MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna
****************************RESISTERE ALL'OBLIO. Passione e attivismo negli archivi femministi e queer di Bologna
A cura di Chelsea Szendi Schieder
Promossa da MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna
Centro di Documentazione "Flavia Madaschi" Cassero Centro LGBTQIA+
In collaborazione con
Archivio di storia delle donne di Bologna - Orlando Aps
Archivio MIT - Movimento Identità Trans
Archivio Luki Massa - Associazione Luki Massa
Out-Takes Archivio Audiovisivo LGBTQI - CESD Aps
Istituto di ricerca economica della Facoltà di Economia dell'Università Aoyama Gakuin
Sede
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna
Periodo di apertura: giovedì 29 maggio - domenica 28 settembre 2025
Orari di apertura: martedì e mercoledì ore 14.00 - 19.00, giovedì ore 14.00 - 20.00, venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10.00 - 19.00
Chiuso lunedì non festivo
Ingresso: intero € 6, ridotto € 4 | possessori Card Cultura € 4
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni 14
BOLOGNA
Tel. +39 051 6496611
www.museibologna.it/mambo
info@mambo-bologna.org
Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
A cura di Chelsea Szendi Schieder
Promossa da MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna
Centro di Documentazione "Flavia Madaschi" Cassero Centro LGBTQIA+
In collaborazione con
Archivio di storia delle donne di Bologna - Orlando Aps
Archivio MIT - Movimento Identità Trans
Archivio Luki Massa - Associazione Luki Massa
Out-Takes Archivio Audiovisivo LGBTQI - CESD Aps
Istituto di ricerca economica della Facoltà di Economia dell'Università Aoyama Gakuin
Sede
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna
Periodo di apertura: giovedì 29 maggio - domenica 28 settembre 2025
Orari di apertura: martedì e mercoledì ore 14.00 - 19.00, giovedì ore 14.00 - 20.00, venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10.00 - 19.00
Chiuso lunedì non festivo
Ingresso: intero € 6, ridotto € 4 | possessori Card Cultura € 4
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni 14
BOLOGNA
Tel. +39 051 6496611
www.museibologna.it/mambo
info@mambo-bologna.org
Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it