Ferrara Musica 2024-25. Grandi nomi e pagine storiche

Appuntamenti da settembre 2024 a maggio 2025. Grandi nomi del concertismo e giovani talenti. Una festa della musica in una città che ama la cultura e la storia. Ferrara Musica, grande lascito del genio musicale di Claudio Abbado, annuncia la nuova edizione, sempre più scintillante. Ci fa da guida il suo direttore artistico Enzo Restagno, storico e critico delle Sette note e curatore di rassegne di livello internazionale: "Cerco di immaginare vari tipi di ascoltatori: uno ha una passione speciale per la musica da camera e scorrendo il nostro cartellone, sottolinea - suppongo con soddisfazione - il concerto del Quartetto Prometeo con lo sconvolgente IV Quartetto di Bartók, e poi quello del Trio di Parma che si trasforma in quartetto per suonare un paio di capolavori del 'Musizieren' romantico come i due Quartetti con pianoforte dell’op. 25 e op. 60 di Brahms e prova quindi un fremito di entusiasmo all’idea di ascoltare il Trio di Ravel suonato da Enrico Dindo e dai suoi amici".
Charles Dutoit, 2016 © Kiyotane Hayashi
Continua Restagno: "Ci sarebbe molto altro da segnalare in quella categoria spirituale per eccellenza che è la grande musica da camera, ma ancora più scalpitante è l’attesa per dell’appassionato per i recital pianistici al quale vengono incontro i giovani talenti di Gile Bae, Roberto Giordano e Filippo Gorini e quindi i nomi altisonanti di Marta Argerich, Maria João Pires e Andrea Lucchesini. All’appassionato di musica sinfonica, Ferrara Musica pone l’imbarazzo della scelta: non può certo rinunciare alla Nona di Beethoven con Daniele Gatti, alla Sagra della Primavera con Orozco-Estrada, al Vivaldi dell’orchestra diretta da Jordi Savall, all’Ottava di Dvořák diretta da Ivan Fischer e ai 'Quadri di un’esposizione' diretti da Charles Dutoit, che avrà per giunta al suo fianco Martha Argerich col Concerto in sol di Ravel. Continuando a scorrere il cartellone il nostro appassionato, col quale mi sento sempre più solidale, si rende conto che a nessun costo può rinunciare ad ascoltare il clavicembalo che suona Frescobaldi e Bach nel Salone dei Mesi del Palazzo Schifanoia e altrettanto irrinunciabile sarà l’appuntamento coi musicisti e cantori ferraresi che nella Chiesa di San Paolo gli faranno ascoltare la 'Messa' di Stravinsky e le 'Leçons del ténèbres di Couperin'. A questo punto la mia identificazione con gli ascoltatori è totale e volendo superare l’imbarazzo della scelta, insieme a loro ripeto le parole con cui il duca Orsino inizia 'La dodicesima notte': 'If music be the food of love, play on, Give me excess of it...'". A settembre, in sei momenti, la rassegna dedicherà un omaggio particolare a Girolamo Frescobaldi, nato proprio a Ferrara il 13 settembre 1583: quasi un "festival nel festival" per riattualizzzare l'opera di uno di più importanti compositori del Settecento, noto in tutto il mondo per avere rivoluzionato la storia della musica per tastiera. Con il "Frescobaldi Day" si festeggerà il suo compleanno: "Chiunque potrà entrare in contatto con la sua meravigliosa musica semplicemente entrando in una chiesa o visitando un museo".

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L'ORCHESTRA MOZART

Photo Marco Caselli Nirmal
Da settembre 2022 l’Orchestra Mozart - diretta fin dalla sua nascita e per i successivi dieci anni da Claudio Abbado - è ospite di Ferrara Musica per una residenza artistica triennale; in quest’ambito sviluppa, con il suo direttore musicale Daniele Gatti, un importante progetto che prevede l’esecuzione integrale delle nove sinfonie di Beethoven. Il ciclo beethoveniano prenderà il via con la Terza Sinfonia, che sarà eseguita, insieme a Metamorphosen di Richard Strauss, al Teatro Comunale di Ferrara il 28 settembre. Nel 2014, in seguito alla scomparsa di Abbado, l’orchestra ha interrotto le sue attività, per riprenderle nel 2016 attraverso un’importante campagna di crowdfunding promossa dall’Accademia Filarmonica di Bologna e sostenuta con forza e dedizione dagli stessi musicisti. Dal 2017 al 2019 è stata diretta da Bernard Haitink nei concerti di Pasqua a Lugano, ospite ogni anno in residenza artistica di LuganoMusica, e nei giorni successivi a Bologna. Nel 2019 la compagine orchestrale ha individuato una nuova importante guida in Daniele Gatti che fin da subito ha puntato ad allargare il repertorio dell’orchestra, rivolgendosi sia al primo Novecento sia alle composizioni meno frequentate del tradizionale repertorio ottocentesco. Con il suo prezioso lavoro, Gatti sta aggiungendo nuovi tratti distintivi all’identità dell’orchestra sul versante dell’approfondimento analitico e della trasparenza ma anche su quello dell’immediatezza comunicativa dell’esecuzione.