I 25 anni di Moncalieri Jazz Festival | Concerti e ricordi

Al motto di "Moncalieri Jazz continua a vivere!" lo storico festival musicale che promuove da svariati anni i grandi nomi italiani e internazionali del jazz, presentando in prima assoluta molti nuovi progetti, festeggerà il suo venticinquesimo  anniversario, col ritorno in presenza, davanti al suo grande e numeroso pubblico. La rassegna si svolgerà dal 29 ottobre al 13 novembre 2022 sviluppandosi, come di consueto, su due filoni principali: Aspettando il Festival e il cartellone vero e proprio. "Questa edizione festeggerà il quarto di secolo del Festival - spiega il direttore artistico Ugo Viola -. E' un traguardo importante per la manifestazione, che però non intende smettere di stimolare, consolidare e sviluppare nella comunità cittadina la conoscenza culturale e musicale. Come sempre nel suo passato, il Moncalieri Jazz Festival si vuole distinguere per la sua anima anticipatrice ed innovatrice". Ad aprire gli incontri musicali - sabato 29 ottobre - sarà La Notte Nera Jazz a Corte, titolo che mira a valorizzare al meglio i luoghi più belli e suggestivi del centro storico della città piemontese. Una maratona musicale di 12 ore con accesso libero a tutti, che vedrà alternarsi, a partire dalle ore 17:00, duecento musicisti provenienti da tutta Italia in 25 concerti presentati in 7 Corti, 3 piazze, 3 vie e 6 locali con "Aperitivi in Jazz".
Tra le cornici più suggestive della serata spicca il Castello Reale di Moncalieri con il Giardino delle Rose, il Palazzo Comunale con le quattro Corti, ed altre tre, private. Ad ogni Corte, inoltre, verrà assegnato il nome di un’artista jazz piemontese scomparso, rendendo omaggio a chi ha lasciato un segno sul territorio, partecipando al festival, con la propria musica: tra questi Gianni Basso, Mario Tavella, Maurizio Lama, Gigi Di Gregorio, Sergio Bevione, Giulio Camarca, Pino Russo, Dino Pelissero, Johnny Capriuolo e Pippo Colucci. Per non creare assembramenti e al fine di rispettare l’impatto acustico saranno fornite cuffie Silent System per il Dj set Jazz. Come da tradizione, Moncalieri Jazz celebrerà anche alcune ricorrenze. L'edizione 2022, in particolare, ricorderà i cento anni della nascita di due autentici giganti del Novecento: Charles Mingus e Pier Paolo Pasolini, due maestri diversi tra loro sia per estrazione culturale e sociale sia per la tipologia del linguaggio espressivo usato, eppure legati dalla ricerca della verità nella spontaneità, nel rapporto sincero con se stessi e con gli altri, nella condivisione delle diversità. Il musicista e compositore jazz statunitense verrà omaggiato il 12 novembre col progetto "Furio Di Castri - Furious Mingus Revisited", protagonisti Furio Di Castri al contrabbasso, Giovanni Falzone alla tromba, Achille Succi al sax alto e clarinetto basso, Fabio Giachino al pianoforte e Mattia Barbieri alla batteria.

Il tributo a Pasolini, "Le Nuvole di Pier Paolo", vedrà invece salire sul palco, il 13 novembre, la formazione composta da Daniele Sepe (sax), Flavio Boltro (tromba), Emilia Zamuner (voce), Daniele di Bonaventura (bandoneon), Jacopo Mezzanotti (chitarre), Mario Nappi (pianoforte), Davide Costagliola (contrabbasso e basso elettrico) e Paolo Forlini (batteria e percussioni). Altro anniversario in agenda è con il ricordo di Toots Thielemans, armonicista e chitarrista belga, ricordato popolarmente in Italia anche per la sua armonica in "Non gioco più", sigla finale della trasmissione "Milleluci", al fianco di Mina. Dedicato a lui il tributo del gruppo Alberto Varaldo Omnisphere in programma il 4 novembre. Tra i concerti principali del festival si segnala "Il Jazz italiano ieri, oggi e domani" che vedrà protagonisti, nella prima parte, "Le cinque voci", con la cantante Ada Montellanico e i 4 saxofonisti dello Ialsax Quartet Gianni  Oddi, Filiberto Palermini, Alessandro Tomei e Stefano De Sanctis; la seconda parte della serata sarà dedicata ai giovani (simbolo del futuro) con il contrabbassista Jacopo Ferrazza che presenterà il suo ultimo disco "Fantàsia" insieme a Enrico Zanisi al pianoforte, Valerio Vantaggio alla batteria e Livia De Romanis al violoncello. E la voce di Alessandra Diodati.

Evento speciale il concerto dedicato al gemellaggio del festival con l’isola di Procida Capitale della Cultura: un progetto che mira ad esaltare due patrimoni culturali  e che vedrà  salire sul palco, il 13 novembre, un "combo" di 6 giovani elementi composti da una squadra mista: per Moncalieri Elia Lasorsa al contrabbasso, Cesare Mecca alla tromba e Tommaso Profeta al sax contralto e soprano; per Procida Donato Scotto di Monaco alla batteria, Francesco Trio al sax tenore, Piero De Asmundis al pianoforte. La direzione artistica dell’inedita performance è affidata a Ugo Viola e Mimmo Costagliola di Polidoro che, a loro volta, parteciperanno attivamente come esecutori di alcuni brani. Dulcis in fundo, un omaggio a un grande e poliedrico interprete della scena italiana che, seppure romano da sette generazioni, nacque a Torino: Renato Rascel. Per i 110 anni dalla nascita e a 70 anni dalla sua prima commedia musicale con Garinei e Giovannini, "Attanasio cavallo vanesio", e del film "Il cappotto", che lo consacrò interprete cinematografico internazionale, Moncalieri Jazz gli renderà un tributo musicale speciale all’Auditorium Rai "A. Toscanini" di Torino con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta dal Maestro Steven Mercurio, e l'"inserimento" di una House Band Jazz, e con la partecipazione straordinaria di Cesare Rascel e Giuditta Saltarini e di alcuni ospiti "special guest", tra cui Carola Cora, Albert Hera e il Coro di Voci Bianche del Sistema Scuole Academia Montis Regalis diretto da Corrado Margutti.

Gli arrangiamenti originali sono firmati da Andrea Ravizza. Autorevole protagonista dei programmi radio-televisivi Rai dagli anni Cinquanta a quelli Ottanta, il "Piccoletto Nazionale" fu un autore di genio, interprete raffinato e inconfondibile cantante, dal personalissimo stile, giocoso e riflessivo, popolare e intriso di surrealismo, espresso in ogni ambito artistico. Formatosi nel coro della Cappella Sistina e nell’ascolto radiofonico degli standard jazz americani, Rascel iniziò la sua carriera proprio come batterista jazz, suonò vari strumenti e il suo timbro vocale inconfondibile fu universalmente apprezzato anche dai più grandi compositori. Il suo personaggio lunare e fanciullesco seppe instaurare un’immediata comunicazione col pubblico, spaziando dall’umorismo del "Corazziere" al teatro dell’assurdo di Beckett e Ionesco, dalle commedie musicali di Garinei e Giovannini a evergreen della canzone come "Arrivederci Roma". Per trasmettere anche alle nuove generazioni il suo ineguagliabile talento, il festival ha pensato di ricordarlo domenica 6 novembre in una serata di musica, immagini e ricordi, presentata da Umberto Broccoli. Infine, oltre ai luoghi deputati dei grandi concerti (Fonderie Teatrali Limone, Castello Reale di Moncalieri e Auditorium Rai), la kermesse musicale allargherà i suoi progetti al territorio coinvolgendolo con ulteriori iniziative: tra queste le "Borgate  in Jazz", le "Lezioni /Concerto" per le ccuole di ogni ordine e grado, "Il Jazz che Cura" per tutti i cittadini che si trovano a vivere una situazione di disagio senza dimenticare la serata al Green Pea di Torino dedicata all’ambiente e gli eventi musicali presso il Centro Commerciale Moncalieri. Oltre i confini della musica.

www.moncalierijazz.com