Pordenone Festival premia la regista ucraina Gorlova

Dai suoi profili social, la regista ucraina Alina Gorlova, molto celebrata per i lavori dedicati alla guerra in Donbass, ha lanciato un appello per una raccolta fondi e il festival "Pordenone Docs Fest - Le voci del documentario" ha deciso immediatamente di rispondere rilanciando il suo appello in tutta Italia e impegnandosi sin da subito per la popolazione ucraina. Il sostegno del festival si concretizza con la consegna ad Alina, come contributo alla raccolta fondi, di uno speciale Premio Images of Courage 2022. Il festival aveva precedentemente invitato la filmaker, una delle più brillanti e premiate documentariste contemporanee, a far parte della giuria della rassegna in programma da al10 aprile 2022. La regista ha scelto di rimanere nella sua città, Kiev, in questo momento difficilissimo  per il suo Paese, per aiutare la popolazione, usando la sua posizione per intercettare anche contributi dall’estero e continuare a raccontare e documentare il conflitto.
"Restando a Kiev, oggi mi rendo pienamente conto della catastrofe umanitaria in città e in molte altre città e paesi. Da quando è iniziata l'invasione, cerco qualcosa di utile da fare: consegno medicinali, alimentari e prodotti  igienici a casa delle persone più bisognose - scrive la regista - ma qui manca quasi tutto: benzina, cibo, medicinali. Spesso le consegne da fuori arrivano in ritardo o sono inaccessibili a causa del coprifuoco. Ci sono file enormi nei negozi. Siamo nel panico. Inviate donazioni se volete aiutarci". Svincolandosi dalle logiche festivaliere e volendo fare la propria parte in un contesto globale sempre più difficile, tra persone in fuga dai bombardamenti e una vita che si sta rivelando sempre più difficile anche per chi ha deciso di restare, "Pordenone Docs Fest - Le voci del documentario" devolve la cifra normalmente donata al vincitore di questo ambìto Premio a un'autrice che ha scelto di rappresentare il suo coraggio non solo attraverso le immagini, ma mettendo concretamene la sua vita in pericolo per sostenere il suo Paese e il suo popolo. Il festival invita dunque il pubblico a sostenere a sua volta l’iniziativa partecipando alle donazioni: le coordinate di Alina Gorlova, come da suo appello, saranno postate sui social network della manifestazione. La giovane regista, classe 1992, ha vinto alcuni dei premi più importanti al mondo per il documentario, con una filmografia tutta dedicata al conflitto ucraino, iniziato in realtà nel 2014. Il festival, che dedicherà a Ucraina/Russia un focus, proporrà alcuni dei suoi titoli più significativi, in particolare "This Rain Will Never Stop", vincitore nel 2020 e 2021, fra gli altri, dei principali premi al’IDFA di Amsterdam, al Festival dei Popoli di Firenze, al Festival di Belgrado. E' un doloroso documentario  che ricostruiva la già drammatica situazione nel Donbass, che diventa - paradossalmente - luogo di rifugio del protagonista curdo, in fuga dalla Siria: percorre campi di accoglienza e un susseguirsi di terre di nessuno, incontrando i destini comuni di persone solamente alla ricerca della pace. Ed è con queste immagini negli occhi che il festival Pordenone Docs Fest aveva deciso di invitarla, rinsaldando così il suo rapporto con una terra  - e i suoi travagli - che già aveva indagato in passato, come dimostra il Premio della Giuria 2019, conferito al film "The Distant Barking of Dogs" di Simon Lereng Wilmont, la storia di Oleg, bambino ucraino di soli 10 anni, ostaggio di una guerra sconosciuta ai più, ma tremendamente presente nella sua vita.