Vinitaly Special Edition: degustazioni Albino Armani

Vinitaly Special Edition è alle porte: dal 17 al 19 ottobre 2021, a Veronafiere, andrà in scena l'edizione straordinaria della manifestazione dedicata al mondo del vino e dei distillati. Sarà un momento di ripresa molto importante, un vero e proprio snodo per allontanarsi dalla pandemia e puntare nuovamente i riflettori sulla città scaligera, da sempre un richiamo mondiale per il settore vitivinicolo.
La famiglia di Albino Armani in cantina
Albino Armani, Viticoltori dal 1607, non poteva certo mancare all’appuntamento più significativo  a livello nazionale in termini di operazioni commerciali, consolidamento di partnership internazionali e creazione di nuovi network. Al padiglione 6, stand C3, darà nuovamente il benvenuto ad un pubblico di operatori, media e sommelier, che avrà la possibilità di degustare tutte le nuove annate - e non solo - dei vini prodotti nelle cinque tenute della maison, dislocate tra la Vallagarina Trentina, la Valdadige Veneta, la Valpolicella Classica, la Marca Trevigiana e la Grave Friulana. Inoltre, in anteprima e solo per la stampa, proprio la Grave Friulana sarà protagonista di due assaggi speciali. Nella loro complessità ampelografica Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino hanno tutto ciò di cui il vitigno ha bisogno per esprimersi al meglio: zone fresche, ventilate e con rilevanti escursioni termiche; terreni compatibili e, non meno importante, una cultura viticola ed enologica maturata in decenni d’esperienza di contadini e cantinieri. Tutti fattori che concorrono ad esaltare al massimo l’espressività del vitigno. I Pinot grigio di Albino Armani – il cui 100% della produzione è certificata SQNPI – vengono prodotti nelle tenute Trentine, delle Grave friulane (PN) e della Valdadige (VR) e, nelle loro diverse peculiarità organolettiche, sono tutti legati da un unico filo conduttore, ovvero la capacità di restituire nel calice il carattere della loro zona di provenienza.

Un approccio produttivo che mira all’esaltazione del terroir valorizzando ogni vigneto attraverso il concetto del cru. 
Da qualche anno i Pinot grigio di Albino Armani sono inseriti in un progetto di isolamento e caratterizzazione dei lieviti indigeni: dopo aver condotto due anni di isolamento dei lieviti indigeni del Pinot grigio, in collaborazione con un ente di ricerca, sono stati selezionati e testati i ceppi migliori; questo patrimonio genetico autoctono viene riprodotto ad ogni vendemmia ed utilizzato nelle fermentazioni dei Pinot grigio. Da sempre l’azienda guarda con favore a studi e ricerche legati principalmente al concetto di sviluppo sostenibile, ma anche a un maggior apporto qualitativo del vino, proprio come nel caso del Pinot grigio: i lieviti indigeni, che si sono naturalmente adattati alle condizioni climatiche dei vigneti, hanno contribuito a produrre vini ancor più indissolubilmente legati al territorio, soprattutto in termini di profilo fermentativo e aromatico.


Albino Armani: i vitigni friulani
www.albinoarmani.com