MITO 2021 torna internazionale: 126 concerti "futuri"

MITO Settembre musica 2021: diversità e continuità in un programma ambizioso a Milano e a Torino dove ritornano musicisti da tutta Europa. Partiture dal passato al presente guardando al futuro. 126 concerti pensati appositamente sul tema della quindicesima edizione, "futuri", in un cartellone comune per le due città dall'8 al 26 settembre. Apertura con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Fabio Luisi - solista Francesco Piemontesi - e chiusura a Milano con l'Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Pablo Heras-Casado e a Torino con la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly. Da non perdere gli appuntamenti con i pianisti Ivo Pogorelich, Brad Mehldau, Gabriela Montero, Michail Lifits, con il violinista Sergej Krylov, con il tenore Ian  Bostridge e con la fisarmonicista Ksenija Sidorova.
Riccardo Chailly (Photo La Scala)
Anteprime: 7 prime esecuzioni assolute, tra cui una commissione del Festival, 12 prime italiane e più di 60 compositori viventi coinvolti. Nel Giorno dei cori, tredici concerti a ingresso gratuito. Continua la collaborazione con Rai Radio3, che trasmette molti concerti in diretta o differita, e Rai Cultura, che realizza un documentario sul festival. "Dopo l'edizione 2020 - dicono i sindaci di Torino e Milano, Chiara Appendino e Giuseppe Sala - tutta volta a valorizzare e impiegare i talenti del nostro Paese per troppo tempo rimasti fermi a causa della pandemia, MITO 2021 riguadagna quella dimensione e quella vocazione autenticamente internazionali che lo hanno sempre caratterizzato. Il coinvolgimento di talenti da tutta Europa diventa quindi simbolo di quell'apertura alla dimensione globale della cultura a cui siamo stati costretti a rinunciare nell'ultimo anno, ma della quale oggi sentiamo più che mai forte la necessità". La quindicesima edizione si intitola "futuri" ed è dedicata a Fiorenzo Alfieri, assessore alla Cultura di Torino recentemente scomparso. "Coniato" un hashtag eloquente, #soloamito, per identificare un cartellone articolato e vario ma al tempo stesso compatto e coerente, che fonde e mette in comunicazione fra loro proposte diverse per ascoltatori eterogenei, nomi illustri e realtà spontanee, capolavori consacrati e proposte inedite, per i grandi e per i piccoli, per il pubblico più preparato e per quello meno abituato alla musica. Tutti programmi ideati apposta ed esclusivamente per un festival unico, declinando il tema che li riunisce in uno sforzo creativo eccezionale, realizzato grazie alla stretta collaborazione con gli artisti coinvolti, pur nel costante rispetto dei protocolli sanitari. Anche quest'anno non mancano le introduzioni ai concerti, curate da Stefano  Catucci, Enrico Correggia, Luigi Marzola, Carlo Pavese e Gaia Varon.


Gabriela Montero (photo by official site artist)
"La pandemia ci ha costretti a concentrarci sul presente - dice il direttore artistico Nicola Campogrande - perché per mesi il nostro futuro è stato ipotecato, interrotto. Ma la musica classica attraversa il tempo e, per sua natura, riunisce l’eredità del passato e il respiro del presente, consegnandoli al futuro. Ecco quindi i 'futuri' di MITO Settembre Musica: sono quelli con i quali i compositori hanno sempre avuto a che fare, scrivendo musica perfetta per la loro epoca, che poi passava in eredità ai posteri, oppure componendo per orecchie che ancora non esistevano. Sempre, in ogni caso, sfidando il tempo". Appuntamenti in orari diversi nell'arco dell'intera giornata, da quelli serali in sedi prestigiose come il Teatro dal Verme, l'Auditorium Rai "Arturo Toscanini", l'Auditorium "Giovanni Agnelli" del Lingotto, a quelli diurni, per arrivare a estendersi nei luoghi  decentrati delle due città. "Mi piace sottolineare la dimensione sociale che da sempre caratterizza il festival - dice la presidente della manifestazione Anna Gastel -: dall'attenzione verso i più piccoli, i nostri spettatori di domani, con spettacoli a loro dedicati nei fine settimana, all'accessibilità del prezzo dei biglietti, veramente per tutti, fino alla scelta di decentrare in teatri di quartiere molti concerti con interpreti di prima grandezza, così da pervadere tutta la città con la consueta 'festa della musica'".


Ivo Pogorelich (Photo Pierre-Anthony Allard)
Prezzi, quindi, ancora una volta molto contenuti: quelli per i concerti serali vanno dai 10 ai 35 euro (ma chi è nato dal 2007 in poi paga solo 5 euro), quelli per i concerti pomeridiani e per i bambini 5 euro, quelli per i concerti diffusi nel territorio metropolitano sono proposti a 3 euro e non mancano poi i concerti gratuiti. Simmetrie anche nella distribuzione degli eventi nelle due città. La serata d'apertura è in programma al Teatro Dal Verme di Milano mercoledì 8 settembre alle 21, e all'Auditorium Rai "Arturo Toscanini" di Torino giovedì 9 settembre. Protagonisti l'Orchestra  Sinfonica Nazionale della Rai e il suo direttore emerito Fabio Luisi, con il pianista svizzero Francesco Piemontesi in veste di solista. In programma la prima esecuzione italiana di "Subito con forza" della compositrice coreana Unsuk Chin, il Concerto n. 25  in do maggiore KV 503 di Mozart e la Sinfonia n. 8 di Beethoven. E se l'inaugurazione, a Milano, è affidata a una grande orchestra basata a Torino, la chiusura è in programma a Torino con una grande orchestra milanese: domenica 26 settembre alle 21, all'Auditorium  del Lingotto, suona la Filarmonica della Scala guidata dal suo direttore principale Riccardo Chailly. In programma due altissime pagine romantiche: la Sinfonia "Italiana" di Mendelssohn e la Sinfonia n. 4 in re minore di Schumann.


Alexander Romanovsky (Photo Damiano Rosa)
Ma lo scambio tra le realtà musicali cittadine non finisce qui, perché a Milano l'ultimo concerto serale, venerdì 24 settembre al Teatro Dal Verme, vede protagonista l'Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Pablo Heras-Casado. In programma la prima esecuzione italiana di "Icarus" di Lera Auerbach e la Prima sinfonia di Brahms. Fabio Luisi, Riccardo Chailly e Pablo Heras-Casado sono solo alcuni dei grandi nomi presenti in cartellone: a loro si affiancano un tenore unico per sensibilità e cultura come l’inglese Ian Bostridge, in un duo imprevedibile con il pianista jazz Brad Mehldau che ha composto per lui una raccolta di Lieder sul tema del desiderio, della passione e dell'amore (9 settembre a Milano e 10 settembre a Torino); la leggenda del pianoforte Ivo Pogorelich (14 settembre a Milano e 15 settembre a Torino); un altro duo insolito è quello che vede la fisarmonicista Ksenija Sidorova tornare a MITO con la giovane violoncellista Camille Thomas (13 settembre a Milano e 14 settembre a Torino); un’altra violoncellista giovane ma già celebre in campo internazionale, Miriam Prandi, è in duo con Alexander Romanovsky, vincitore del concorso "Busoni" che lo lanciò sulla ribalta internazionale vent’anni fa (16 settembre a Milano e 17 settembre a Torino); la pianista Gabriela Montero, impegnata con le sue fantasmagoriche improvvisazioni su temi proposti dal pubblico (12 settembre a Milano e 13 settembre a Torino); il violinista Sergej Krylov, insieme al pianista Michail Lifits (22 settembre a Milano e 23 settembre a Torino).


Francesco Piemontesi (Photo Marco Broggreve)
Tra i complessi ospiti, la Tallinn Chamber Orchestra e l'Estonian Philharmonic Chamber Choir diretti da Tõnu Kaljuste, per una sera che racchiude atmosfere baltiche e suggestioni italiane, grazie alla prima esecuzione nel nostro Paese di "Sei la luce e il mattino" di Tõnu Kõrvits, su testi di Cesare Pavese (18 settembre a Torino e 19 settembre  a Milano). Molti artisti famosi, ma anche tanti giovani musicisti che si stanno guadagnando l'attenzione del pubblico, e talenti da scoprire: l'Albion Quartet dall'Inghilterra, il Notos Quartett dalla Germania, il Meta4 Quartet dalla Finlandia, il Collegium  1704 dalla Repubblica Ceca, i pianisti Filippo Gorini dall’Italia, e dall’Ucraina Dmytro Choni. La prima italiana di "Unsuk Chin", sulla quale si alza il sipario del festival, non è certo un caso isolato: MITO prosegue la sua tradizionale indagine nella contemporaneità offrendo sette prime esecuzioni assolute, di cui una su commissione dello stesso festival, dodici prime italiane e più di sessanta opere di compositori viventi. Di particolare rilievo la commissione a David Del Puerto, che ha realizzato una nuova orchestrazione degli ultimi numeri del Requiem lasciato incompiuto da Mozart. Il cinquantasettenne compositore spagnolo ha utilizzato gli strumenti dell'orchestra barocca, aggiungendovi arpa, fisarmonica, chitarra e basso elettrico. Il concerto è in programma il 22 settembre a Torino nella Chiesa di San Filippo Neri e il 23 settembre a Milano al Teatro Dal Verme, con l'orchestra e l'ensemble vocale la Barocca diretti da Ruben Jais. Ai momenti ufficiali si alternano le iniziative spontanee e più popolari. Torna il Giorno dei cori che accoglie formazioni delle due città, con ben tredici concerti a ingresso gratuito in programma sabato 11 a Milano e domenica 12 settembre a Torino.  Culmine della giornata la partecipazione del Coro Giovanile Italiano diretto da Petra Grassi. E una novità fortemente simbolica è la fusione fra due orchestre di fiati: il 18 settembre a Torino e il 19 settembre a Milano si riuniscono elementi di due diverse bande, l'Antica Musica del Corpo dei Pompieri di Torino e la Civica Orchestra di fiati di Milano, per un appuntamento che vede in programma anche l'esecuzione della versione originale della Rhapsody in blue di Gershwin per pianoforte e orchestra di fiati. Tornano anche i concerti per i più piccoli, che nei fine settimana propongono occasioni per scoprire modi poco consueti di fare musica e teatro musicale. In prima italiana andranno in scena "Solletico", l'11 a Torino e il 12 a Milano, proposto dall'Oorkan Amsterdam;  "Futurottole", il 18 a Torino e il 19 a Milano, con i Piccoli cantori di Torino e l'ensemble Brù; "Shhht", il 18 a Milano e il 19 a Torino, con il lussemburghese Quatuor beat; e "Pachua", il 25 a Milano e il 26 a Torino, con l'Orchestra i Piccoli Pomeriggi Musicali ed Elio come voce recitante. A Torino è in preparazione la rassegna parallela MITO per la città, momenti musicali dal vivo in luoghi non canonici e rivolti in particolare a chi non può raggiungere le sedi di concerto. MITO Settembre Musica gode del contributo del ministero per i Beni e le Attività culturali, è realizzato da Fondazione per la Cultura Torino e I Pomeriggi Musicali di Milano, è sostenuto economicamente delle due Città con l’indispensabile partnership di Intesa Sanpaolo - attuata sin dalla prima edizione - e Fondazione Compagnia di San Paolo. Sponsor: Iren, Pirelli, Fondazione Fiera Milano e contributo di Fondazione CRT.