Taormina Film Fest 67. Cinema al femminile e Sciascia

Cinema di donne, di ricordi e omaggi (Leonardo Sciascia e Florestano Vancini su tutti, senza dimenticare Nino Manfredi), di anteprime nazionali e internazionali, di mostre e collaborazioni. E di spettacolo nello spettacolo al Teatro Antico e dentro la sicilianità più autentica. La svolta post-pandemica (si spera) del Taormina Film Festival con la giuria presieduta da Susanna Nicchiarelli ("Miss Marx") e con il nuovo "trio" della direzione artistica (Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia) sembra amplificare immagine e sostanza della rassegna che, ora, pone i titoli in concorso dentro un palinsesto ben più ampio, quasi a connotare la Settima arte come davvero capace di leggere meglio e più compiutamente di altre forme espressive "i segni dei tempi". La Sessantasettesima edizione (domenica 27 giugno - sabato 3 luglio 2021) presenta sei opere prime e seconde in concorso e sei première nazionali e internazionali.
Susanna Nicchiarelli. Photo Facebook Taormina Film Festival
L’identità femminile è protagonista davanti e dietro la macchina da presa con il film di esordio di Michela Cescon, "Occhi Blu", con l’israeliana Tanya Lavie di "Honeymood" e con l'iraniana Rezvan Pakpour di "Fractal", nonché con una giuria che annovera tre donne su cinque componenti. Nella stagione della rinascita e della ripartenza, il festival siciliano riserva un’attenzione  particolare agli autori italiani, da quelli già affermati agli esordienti di valore. Si procede dalla commedia road movie "Boys" di Davide Ferrario (serata s'apertura domenica 27 giugno con la consegna del Premio Manfredi) all’inquietante distopia de "La Terra dei figli" di Claudio Cupellini, dal toccante intimismo di "Atlas" di Niccolò Castelli all’innovativo horror "A Classic Horror Story" di Roberto De Feo e Paolo Strippoli, con cui Netflix debutta al Taormina Film Fest. E ancora lo sguardo sulla cinematografia europea - dal tedesco "Next Door", opera prima dell’attore Daniel Brühl, al francese "La signora delle rose" (La fine fleur) di Pierre Pinot - e sul cinema extra-europeo con il cinese "Long Day" di Yumo Luo, oltre ai citati titoli iraniano e israeliano.


Il cast di "Boys" di Davide Ferrario (Foto Facebook)
Non manca il genere family con "Peter Rabbit 2 - Un birbante in fuga", avventuroso mix di animazione e live action diretto da Will Gluck, che viene presentato il 30 giugno in contemporanea al Teatro Antico e a Roma nell’ambito del TimVision Floating Theatre Summer Fest organizzato da Alice nella Città. E poi la black Woodstock di Summer of Soul, ovvero l’iconico concerto all’Harlem Cultural Festival del 1969 con B.B. King, Nina Simone, Stevie Wonder, recuperato ed esaltato dal regista Ahmir "Questlove" Thompson con un inedito accesso  al materiale d’archivio e più di un invito a una riflessione sulla questione razziale negli Usa. Il cinema globale, dunque, ma anche un forte radicamento nel territorio attraverso la collaborazione con Sicilia Film Commission, che presenta un programma di eventi collaterali che culminerà con la proiezione del documentario "Lo schermo a tre punte" e un incontro con il regista Giuseppe Tornatore al quale parteciperanno gli allievi della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC) e delle Università  siciliane. La collaborazione con Anec Sicilia consente, per la prima volta, una fruizione allargata delle opere: alcuni dei titoli presentati al Teatro Antico, infatti, saranno proiettati in contemporanea in numerose sale delle principali città siciliane, oltre alle serate di apertura e chiusura. Un sostegno concreto dopo una stagione difficile. In tema di valorizzazione del  territorio, il Festival ospita - in collaborazione con l’Agenzia nazionale per il Turismo - il Premio Enit dedicato al film che, fra quelli distribuiti nell’ultima stagione, ha più esaltato l’immagine della bellezza italiana. Sempre con Enit è previsto un focus sulle prospettive e le potenzialità legate ai luoghi del cinema.


In uno spirito di fattiva cooperazione e sostegno all’industria cinematografica, sono numerose, poi, le attività avviate d’intesa con organismi e associazioni di settore nel segno di una collaborazione inclusiva e sinergica necessaria per il rilancio del settore, che rappresenta una delle chiavi dell'edizione 2021. In  quest’ottica, i Giornalisti Cinematografici del Sngci ricorderanno a Taormina, come tradizione sul palco del Teatro Antico, la vita e l'opera di Nino Manfredi nel centenario della nascita. Il "Premio Manfredi" viene assegnato proprio dal Sngci, d'intesa con la famiglia del grande Nino, a un attore che abbia rivelato un talento speciale non solo nella commedia. Nel centenario dalla nascita di Leonardo Sciascia, Taormina celebra, sempre in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, il grande scrittore siciliano con la mostra "Cinema e Legalità" e la presentazione del libro "Sciascia e il cinema, conversazioni con Fabrizio" di Fabrizio Catalano, nipote dello scrittore. Questo saggio si propone di analizzare proprio la relazione fra l'intellettuale  di Racalmuto, che così tanto manca alla società in cui viviamo, e la Settima arte. Un approccio in cui all’analisi critica s’alternano il ritratto di un mondo storicamente vicino e culturalmente lontano, l’aneddotica familiare, l’indagine nei meandri delle corrispondenze fra donne e uomini che hanno lasciato un segno indelebile nella storia d’Italia. Testimonianze di Roberto Andò, Beppe Cino e Giuseppe Tornatore. La memoria tiene ancora banco con la proiezione della nuova edizione digitale restaurata di "Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato" del maestro Florestano Vancini che vide proprio Sciascia fra gli sceneggiatori, in collaborazione ancora una volta con il CSC - Cineteca Nazionale. Tratto  dalla novella Libertà di Giovanni Verga, il film ricostruisce la rivolta scoppiata a Bronte (Catania) nel 1860 e repressa nel sangue da Nino Bixio. Una volta girato e montato, il film incontrò grosse difficoltà: la versione televisiva non fu mai trasmessa dalla Rai e Bronte andò, accorciato, in sala. Nel 2001 la Cineteca Nazionale procedette al restauro del film grazie alla collaborazione di RAI Radiotelevisione Italiana e Filmalpha che misero a disposizione vari elementi tra cui il negativo originale 16 mm, "gonfiato" per l'occasione su pellicola 35mm.


Il Taormina Festiva al Teatro Antico. Foto Facebook
Vancini seguì personalmente il lavoro, con la collaborazione del montatore Roberto Perpignani, integrando alla versione cinematografica 16 minuti dell'edizione televisiva, restituendoci così il respiro, insieme epico e didattico, di un’opera accolta alla sua uscita da un acceso dibattito culturale e politico. A Taormina verrà proiettata per la prima volta la perfetta riproduzione digitale di quel restauro. Ma si potrà anche anche viaggiare nel tempo con il Rapido del Sud di Fausto Saraceni, un percorso  nell’Italia degli anni Quaranta lungo il tragitto Roma-Taormina di un treno "di lusso" in un Paese proiettato verso il progresso. Nel film, conservato e digitalizzato da CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa, e proveniente dal fondo Fondazione FS, è stata recentemente riconosciuta una giovane Silvana Mangano che accompagna un'amica. Figlia di un ferroviere siciliano, la futura diva di Riso amaro e Anna è qui una passeggera che sale a Roma per scendere proprio a Taormina. E per festeggiare un anniversario significativo, il regista Ferzan Özpetek incontrerà il pubblico nel ventennale de "Le Fate Ignoranti" per condividere il suo percorso artistico. Insomma il grande cinema si rimette in moto anche se gli anni in cui Tom Cruise atterrava qui col suo elicottero per presentare  l'anteprima di "Mission impossible 2" sembrano essere davvero lontani. Ma questa, complice la pandemia, è tutta un'altra storia e non è detto che sia per forza quella migliore.