Miart 2021, campagna visiva rompe il silenzio sull'arte
"Dismantling the Silence" è il titolo della campagna visiva di miart 2021, la venticinquesima edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il primo anno da Nicola Ricciardi, che avrà luogo in forma ibrida, fisica e digitale, dal 17 al 19 settembre 2021. La campagna trae il titolo dall’omonima raccolta di poesie di Charles Simić - poeta, traduttore e accademico statunitense di origine serba, vincitore del Premio Pulitzer nel 1990 - pubblicata nel 1971 e che proprio quest’anno compie 50 anni. "Dismantling the Silence, smantellare il silenzio" è la risposta che miart si propone di dare a un mondo dell’arte che sta attraversando una fase di profonda trasformazione e che dopo quasi due anni di assenze e di silenzi cerca, ora, nuovi modi per comunicare. L'edizione 2021 sceglie di partire dalla poesia, strettamente intrecciata con la storia dell’arte, per costruire un percorso a tappe che si svelerà nel corso dei mesi, assecondando il tempo e il ritmo necessari a infrangere il silenzio per riempirlo di nuovi contenuti e di nuovo senso. La campagna studiata da Studio Folder trae ispirazione dal filone della tipografia espressiva e utilizza il font Perpetua, lo stesso usato per la prima pubblicazione della raccolta di Simić nel 1971. Le lettere si scompongono in linee che svelano il messaggio attraverso il movimento, grazie all’animazione e all’Effetto Moirè - una figura di interferenza data dalla sovrapposizione di due pattern, che crea visivamente un’illusione di movimento - per i supporti analogici e digitali. In questo modo la "rottura del silenzio" avviene attraverso un’azione che diventa un gioco su supporti diversi, che ben rispecchiano la doppia natura fisica e digitale di miart 2021.
Fino all’apertura di miart al pubblico, il 17 settembre, "Dismantling the Silence" racconterà, via via, le tante anime e i mille volti della rassegna - il dialogo tra passato e presente, storia e sperimentazione e l'approccio interdisciplinare alla coesistenza di arte moderna, l'universo dell'arte contemporanea, quello del design e delle arti applicate - attraverso il fiorire, dopo il silenzio, di nuove parole e di un nuovo "senso". Tra i clienti di Studio Folder vanno annoverati La Biennale di Venezia, V&A Museum London, ArkDes Museum in Stockholm, CCA in Montreal, Triennale Milano, Fundación Telefonica in Madrid, Routledge, Sternberg Press, Luma Foundation, Solomon R. Guggenheim Museum, Serpentine Galleries, TBA21, Studio Olafur Eliasson, Studio Tomás Saraceno and Fondation Cartier Paris.