Grandi concerti, Amburgo inaugura l'Elbphilharmonie

L'Elbphilharmonie di Amburgo (Photo by Elbphilharmonie Hamburg)

Con un concerto diretto da Thomas Hengelbrock, Amburgo inaugura ufficialmente l’11 gennaio 2017 l'Elbphilharmonie degli architetti Herzog & de Meuron, una delle sale da concerto (e non solo) più avveniristiche d'Europa. Il futuribile edificio sull'Elba, nel quartiere portuale della città, è alto 110 metri e si compone di una parte storica in laterizio sormontata da una struttura a vetri ondulati. Un tempio internazionale delle sette note.

E già il mix di materiali e stili la dice lunga sulla sfida progettuale che sottende la nascita di questo capolavoro architettonico che, al suo interno, racchiude la grande sala da concerti da 2.100 posti, altri spazi per fare e proporre musica insieme, un livello intermedio tutto a vetri e l'hotel Westin con 244 camere distribuite su ben 21 piani.
Una nuova realtà a servizio della seconda città tedesca, luogo privilegiato per vivere esperienze d'ascolto di livello internazionale. La fase celebrativa, nel mese di gennaio o oltre, vedrà protagonisti, tra gli altri, la NDR Elbphilharmonie Orchester e il NDR Chor, Riccardo Muti alla guida della Chicago Symphony Orchestra, i Filarmonici di Vienna guidati da Semyon Bychkov e grandi solisti come il violoncellista Yo-Yo Ma, la pianista Mitsuko Uchida e il tenore Jonas Kaufmann. 
L'approcccio delle rassegne e dei "focus" resta interdisciplinare con programmi e proposte dedicate a generi musicali e pubblici diversi, come sempre più spesso avviene nei maggiori centri mondiali che su quest'arte hanno investito risorse e idee progettuali. Raccogliendo, così, l'adesione di pubblici di diverse età e provenienza (anche turistica).  

D'altra parte, "Amburgo la bella" conserva tutta la magia del Nord: questa città sull’acqua, circondata da ampi spazi verdi, non a caso è considerata una delle più città più affascinanti della Germania.
Il tenore Jonas Kaufmann (Photo by Elbphilharmonie)
E anche i suoi abitanti, di solito dal carattere riservato com’è tipico della mentalità anseatica, nascondono a fatica l’orgoglio che provano per la “loro” città. L’atmosfera e lo charme marittimo riescono ad affascinare chiunque la visiti. L’Elba, l’Alster, Hafencity, i magazzini storici della Speicherstadt, il bazar del Mercato del Pesce oppure la Reeperbahn e molto altro ancora: la metropoli tedesca offre ogni giorno qualcosa di nuovo da scoprire, da provare e da ammirare. Non stupisce, dunque, che iniziative e progetti di valore internazionale trovino qui il loro terreno più fertile per nascere e decollare, segnalandosi come tra i più arditi d'Europa.

Come detto, con i suoi 1,8 milioni di abitanti Amburgo è la seconda città della Germania. Ai suoi ospiti offre opportunità uniche: eventi culturali e artistici di prim’ordine, musical celebri in tutto il mondo, spettacoli teatrali divertenti e di alto livello qualitativo, una scelta di eccellenti alberghi e ristoranti, tutte le possibilità per fare shopping, una frizzante vita notturna e ogni tipo di attrazione turistica che 1200 anni di storia hanno consegnato alla città.
Il maestro Riccardo Muti
Amburgo è giovane, moderna e cosmopolita. Al tempo stesso è una città piena di contrasti. Da un lato il variopinto quartiere di St.Pauli, il più povero della città, con la sua Reeperbahn, la strada più peccaminosa del mondo.

D’altro lato la zona di Blankenese, ricca e ordinata, con le sue innumerevoli ville e con i suoi romantici scorci sulle sponde dell’Elba e sulle sue lunghe spiagge. Una piccola "capitale" capace di presentarsi in modo diverso a ogni angolo e le cui sue mille facce, tuttavia, si fondono in un insieme assolutamente armonioso. E al porto di Amburgo, nel cuore della città, approdano navi provenienti da ogni parte del mondo. Ma ora è tempo di festeggiare la musica e l'Elbphilharmonie si pone agli occhi dei cultori di quest'arte e ai visitatori come un viaggio tra passato e futuro, ai confini tra la classicità delle partiture dei grandi compositori e un modo di fruirne i capolavori in spazi quasi fantascientifici, soprattutto per l'immagine esterna del grande edificio. 
                                                                  
                                                                   a cura di Daniele Vaninetti