"Vitae" 2017, la guida dei sommelier. Scatti sul gusto


Chi meglio dei sommelier conosce il vino? E ne può giudicare storia, qualità e proprietà? A queste domande risponde con forza e completezza la nuova edizione 2017 di "Vitae", la guida dell'Ais (Associazione italiana sommelier) significativamente dedicata quest'anno alla memoria di Jean Valenti, tessera numero 1 del sodalizio. La pubblicazione si arricchisce di immagini inedite dedicate all’arte fotografica chiamata a "fissare" l’atto della degustazione. Gli scatti raccolti, con i forti contrasti e le suggestive trasparenze, testimoniano un’ipotetica rappresentazione iconografica delle sensazioni gustative.

L’occhio, così come il palato, identifica nelle immagini prima i riscontri più accesi, per poi passare ai dettagli, fino alle sfumature più delicate. Un omaggio all’immenso lavoro svolto da circa un migliaio di degustatori, suddivisi nelle ventidue emanazioni regionali dell’Ais, per realizzare questa guida. Il livello qualitativo dei vini italiani continua a crescere, imponendo una selezione sempre più attenta. I vini degustati quest’anno sono stati circa 35.000, un terzo dei quali è entrato in guida.


I limiti di spazio sono stati superati con la nuova App Vitae, edizione digitale direttamente collegata a quella cartacea, dotata della versatilità e della praticità proprie dello strumento che al suo esordio, lo scorso anno, l’ha vista balzare subito tra le più scaricate dai web store. La qualità dei vini, sempre più diffusa e consolidata, ha reso inevitabile alzare l’asticella delle Quattro Viti, il giudizio più elevato, con la conseguente introduzione di una valutazione intermedia fra le Tre e le Quattro Viti per distinguere le sfumature di quei vini che si collocano alla soglia dell’eccellenza. Sono aumentati anche i simboli che contraddistinguono la guida con l’inserimento della Freccia di Cupido e del Salvadanaio. Il primo rappresenta l’impatto emozionale che alcuni vini hanno saputo trasmettere sin dal primo sorso, mentre il secondo è stato assegnato a quei prodotti in grado di esprimere un particolare valore relativamente al prezzo e alla tipologia.

I sommelier dell'Ais al The Mall di Milano
Vitae 2017 dà voce a una produzione che si scopre sempre più green. Nello spirito della propria filosofia, l’Ais dedica molta attenzione all’etica dei processi produttivi, dalla vigna alla cantina, valutando con cura particolare le etichette che meglio hanno saputo esprimersi, nel rispetto della salvaguardia ambientale. "L’immagine della produzione Made in Italy è assai cresciuta negli ultimi cinquant’anni, ma è stato l’ultimo lustro quello che ha registrato l’impennata più energica. La qualità è indubbiamente più diffusa e consolidata. Per questo motivo è stato inevitabile alzare l’asticella delle quattro Viti, il giudizio più elevato, appena sopra il gradino dei 90 punti", osserva il presidente dell'Ais Antonello Maietta.
Altre sottolineature: "Questa terza edizione è ancora più fruibile e dinamica. Oltre al consueto e ambito Tastevin Ais - la segnalazione e premiazione dei migliori viticoltori di ciascuna Regione, ndr - la consultazione si arricchisce dei due nuovi simboli.
La Freccia di Cupido identifica quei vini, non necessariamente della fascia di valutazione più elevata, che ci hanno trasmesso un intenso valore emozionale, durante la degustazione dei quali è stato subito amore al primo sorso. Il Salvadanaio, anche intuitivamente, fa pensare a un concetto di parsimonia e di risparmio, a un piccolo tesoro accumulato nel tempo con pazienza. Nel nostro caso si tratta di vini che, oltre a una spiccata qualità intrinseca, sempre presente, esprimono un esemplare valore produttivo, rapportato non solo al prezzo di vendita, ma anche alla tipologia e alle caratteristiche del territorio dal quale provengono", conclude Maietta.
L’Ais ha premiato i migliori produttori di tutto il Belpaese. Una parata di stelle del firmamento vitivinicolo nazionale che racconta esperienze decennali di fatica e di tenacia tramandate di padre in figlio. Dalla terra alla vite, sino alla bottiglia e a chi ne sa apprezzare i segreti che vi sono contenuti. Appunto: i sommelier.

                                                                  Daniele Vaninetti