Masssimo Roserba: "Ecco la riscossa di PSA"

Massimo Roserba, direttore generale di Groupe PSA in Italia

Il futuro del gruppo PSA e dei suoi brand (Citroen, Peugeot e DS) secondo il direttore generale Massimo Roserba, 48 anni, che incontra la stampa di settore a Milano. Un passato nel mondo della finanza e una lunga esperienza in Ford Credit prima di entrare in FCA (Fiat Group Automobiles) e ora l’arrivo ai vertici del marchio transalpino: questa la carriera in ascesa di Roserba. La "sua" Vasto, in Abruzzo, aveva salutato la nomina come un valore aggiunto anche per il territorio.
"La città - era stato scritto - spera che, nonostante i tanti impegni che il direttore generale dovrà affrontare nel settore automobilistico, possa trovare un momento per venire in visita nella sua Vasto". Nel corso dell’incontro milanese con la stampa specializzata, il nuovo direttore generale in Italia ha fatto il punto sulla realtà del gruppo: “PSA è principalmente impegnato nel settore automobilistico con i tre marchi Citroën, Peugeot e DS. Stiamo parlando di un gruppo di rilevanza internazionale con 184 mila dipendenti nei 160 Paesi in cui siamo presenti, 13 stabilimenti di produzione, cui se ne aggiungono altri 8 in joint venture o in cooperazione con altri partner”.

PSA nel 2015 ha venduto tre milioni di veicoli. L’Europa resta il mercato di riferimento, ma è presente in tutta l’Asia, tra cui ovviamente la Cina, dove le vendite sono attestate intorno ai 750 mila veicoli all’anno, il Sud America, la Russia e l’Africa. E’ il secondo costruttore in Europa e il terzo gruppo in Italia.


Nato a Pescara, sposato, Bocconiano doc, Roserba ha maturato una lunga esperienza internazionale nell'area Sales e marketing, dapprima come International operations marketing director, poi come head of Fiat Brand & Product marketing director Fiat-Chrisler Group for Asia Pacific Countries. Dal 2015 era head of Alfa Romeo commercial development zona EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa).

“PSA ha lavorato molto sulla differenziazione dei brand, perché i due termini coincidono. Peugeot è un generalista che si pone nella fascia alta del mercato; offre auto di qualità, emozionanti, design puro, chic ed elegante. Punta a caratterizzarsi con la sua tecnologia e con l’emozione che la tecnologia può dare. Ne è un esempio il nostro posto guida che è una soluzione unica sul mercato: l’i-Cockpit, cioè una configurazione con un volante ridotto, un quadro strumenti in posizione alta e un grande schermo touchscreen, che regala una driving experience sorprendente. 
Citroën, invece, è creatività pura, da sempre differente da tutti gli altri. Lo testimoniano la sua storia e i suoi modelli unici come la 2CV, la Mehari o il Berlingo. Quella di DS è una sfida stimolante, perché si tratta di creare un marchio premium, prendendo spunto dalla mitica DS presentata 61 anni fa al salone di Parigi; un’auto che fece sensazione perché sfidava tutti i canoni automobilistici tradizionali, simbolo di eleganza, innovazione tecnologica e prestigio”.



Intervistato da Pierluigi Bonora, Roserba ha anche spiegato come PSA sia riuscito a passare dalla sua peggiore crisi nel 2012 all’attuale situazione in cui produce margini e risultati economici finanziari positivi: “Tutto è cominciato con la nomina di Carlos Tavares alla guida del gruppo. Dopo pochi mesi ha lanciato Back in the Race, il piano che aveva l’obiettivo di raggiungere l'attivo di bilancio con il posizionamento dei marchi, l’internazionalizzazione e la razionalizzazione dei programmi prodotto. Il piano si è concluso in due anni, anziché nei quattro previsti. Pochi mesi fa è stato lanciato Push To Pass che, invece, vuole migliorare la nostra competitività su tutti i mercati".



Il Gruppo francese diventerà protagonista di questo settore strategico acquisendo, da una parte, nuove competenze legate ai servizi di connessione e di mobilità (ad esempio vendita online e carsharing), dall’altra con l’introduzione di 26 nuovi modelli di autovetture e 8 veicoli commerciali, tra cui un pick-up. Un posto di rilievo avranno gli ibridi plug-in benzina di nuova tecnologia e i modelli elettrici. In totale saranno 7 plug-in e 4 elettrici entro il 2021 mentre continuerà il programma di veicoli connessi con guida autonoma. In particolare, nel prossimo triennio verranno lanciati 13 nuovo prodotti oltre ai facelift e a quattro veicoli commerciali.”


                                                              
Daniele Vaninetti