Septembre Musical. Montreux-Vevey


La "Riviera svizzera", tra Montreux e Vevey, sul Lago di Ginevra, celebra quest'anno la settantesima edizione del suo Septembre Musical. Siamo nella patria di uno dei più grandi Festival jazz del mondo ma il programma messo a punto dal direttore Tobias Richter per il periodo compreso tra il 26 agosto e il 4 settembre 2016 è davvero da non perdere, denso com'è di formazioni e nomi altisonanti della scena sinfonica e solistica internazionale. Charles Dutoit in testa.

La "scaletta" comprende, tra gli altri, alcuni pianisti d'eccellenza: Martha Argerich in testa ma anche Mikhail Pletnev e Danill Trifonov. Il violino sarà il coprotagonista assoluto della rassegna di Montreux-Vevey con James Ehnes e la sua integrale delle partiture di Bach per questo strumento, con Leonidas Kavakos e con l'attesissima Midori. Tre volti notissimi del panorama interpretativo mondiale.
Midori
 
Poi grande spazio alla Royal Philharmonic Orchestra e al suo direttore Charles Dutoit, ai giovani musicisti brasiliani (Youth Orchestra of Bahia) di Riccardo Castro, che ha raccolto il modello venezuelano di José Antonio Abreu, all'ensemble russo musica Aeterna Pern (le note di Rameau) e a tutta una serie di rassegne collaterali nello stile di una manifestazione che si apre a un pubblico di ogni età e cultura musicale. 

C’è attesa anche per il recital di George Li con le pagine di Liszt in primo piano. Il Festival Off, il 4 settembre, sarà l'occasione per partecipare a una sessione completamente gratuita del cartellone, un omaggio a tutti i cultori delle sette note, senza steccati. Per il 70° anniversario una mostra retrospettiva, con documenti inediti, racconterà la storia del Septembre Musical e dell'attività dell'Associazione degli Amici che l'ha sorretta e sostenuta per tutto questo tempo.


Spiega Richter: "Questa è un'edizione speciale della storia del nostro Festival. E per questo abbiamo voluto proporre tre concerti di gala con la Royal Philharmonic Orchestra di Londra (fondata proprio nel 1946) sotto la direzione di Dutoit e con altrettanti solisti d’eccezione: nell'ordine Martha Argerich, Leonida Kavakos e Danili Trifonov”.

Dutoit, classe 1936, è di casa nella sua svizzera anche se la professione, e il successo che ne è conseguito, l'hanno portato a dirigere, migliorandone l'amalgama e il suono, orchestre un po' in tutto il mondo, prima di approdare a Londra. A tutt'oggi considerato come uno dei più grandi interpreti della musica del XX secolo, è di fatto una delle "leggende" viventi della direzione orchestrale e la sua attività continua a lasciare il segno ad ogni prova e a ogni concerto.

Charles Dutoit
Riservato e amante della privacy è molto noto anche in Italia. Alcune delle sue incisioni per Deutsche Grammophon e Decca restano tra le pietre miliardi nella discografia di vari compositori. E almeno un suo disco non può mancare tra la raccolta di chi ama davvero la musica colta. Insomma, un maestro che fa la differenza ogni volta che sale sul podio. Protagonista assoluto dallo stile inconfondibile, cultore del bel suono, anzi del “grembo del suono”, ha stupito anche il pubblico italiano con alcune sue presenze alla Scala di Milano o alla Sagra musicale Malatestiana oltre che in molti altri festival sparsi per il Belpaese.

Chi conserva ancora alcune delle sue vecchie incisioni sa bene che siamo di fronte ad uno dei pochi “mostri sacri” dell’interpretazione concertistica del Novecento rimasti in piena attività. Ma Dutoit è entrato nel nuovo millennio con la stessa voglia di stupire che aveva nei decenni precedenti e il suo nome illumina, da solo, ogni cartellone di una rassegna che conti davvero nel mondo. Un colosso della musica, un didatta per molti giovani, un grande dell’arte dell’esecuzione.  

                                                                        Daniele Vaninetti
                                                            (Photo by T.Greenfield-Sanders
                                                              e Sagra Musicale Malatestiana)