Arte in Occidente, le grandi mostre 2015


Sulle rotte internazionali della grande arte nel 2015. Una possibile selezione, in attesa degli aggiornamenti futuri, non può prescindere da Velazquez al Grand Palais di Parigi, da Marlene Dumas alla Tate Modern di Londra, dalla grande rassegna dedicata a Gauguin negli spazi della Fondazione Beyeler di Basilea e, ancora, dal genio di Rogier van der Weyden al Prado di Madrid. Ma questo primo elenco non può non includere subito anche i due appuntamenti - attesissimi - di New York con Yoko Ono al Moma e con Alberto Burri al Guggenheim. E a Praga il 2015 continuerà ad essere l'anno di Andy Warhol.

Rogier van der Weyden al Prado di Madrid
Londra dedica ampio spazio e tempo (5 febbraio-10 maggio, Tate Modern) all'intreccio tra ieri e oggi con i dipinti della pittrice di origini sudafricane Marlene Dumas in un'avvincente personale intitolata "The Image as Burden". Qui vince lo sguardo psicologico dell'autrice. Alla Tate Britain, invece, sarà protagonista sino al 7 giugno la storia della fotografia con un focus su quella di fine Ottocento ("Salt and Silver: Early Photography 1840-1860"). Natura, quotidianità, ritrattistica in primissimo piano. Poi sbarcherà sul Tamigi, alla National Gallery, l'impressionismo di Paul Durand-Ruel. Titolo come un programma: "Inventing Impressionism" (4 marzo-31 maggio).

Diego Velazquez al Grand Palais di Parigi
Nel cuore dell'Europa, il Grand Palais di Parigi prepara l'allestimento del tributo a Diego Velazquez (1599-1660) in quella che potrebbe diventare una delle rassegne (5 marzo-13 luglio) più seguite dell'anno. Del grande ritrattista spagnolo la mostra illustra evoluzione e percorso artistici senza tralasciare la sua capacità di riverberarsi sulla pittura di molti artisti a lui contemporanei. Dall'8 febbraio al 28 giugno una cinquantina di capolavori di Paul Gauguin arriveranno, invece, alla Fondazione Beyeler di Basilea dai più importanti musei del mondo e dai collezionisti privati per un'altra mostra di sicuro richiamo internazionale. Chiusura il 28 giugno. Come non perdere, poi, al Museo del Prado di Madrid l'appuntamento (24 marzo-28 giugno) con Rogier van der Weyden e il suo "Calvario" conservato all'Escorial, oggetto di un recente restaurato, o con la "Deposizione della Croce", oltre ad altre celebri opere del maestro fiammingo? 

Il Museo Guggenheim di New York
Innumerevoli le date di New York. Tra queste "Yoko Ono: One Woman Show, 1960-1971" (17 maggio-7 settembre), che al Moma racconta i lavori e le esperienze realizzati prima del debutto proprio qui dell'artista nel 1971. Negli spazi del Guggenheim dal 13 marzo al 3 giugno il pubblico potrà, invece, ammirare la ricerca dell'iraniana Monir Shahroudy Farmanfarmaian. Al Metropolitan riflettori puntati su "China: Through the Looking Glass" (7 maggio-16 agosto) e su un tema intrigante: l'influenza che l'iconografia e la creatività cinesi hanno avuto nella moda occidentale, haute couture compresa. L'anno si chiuderà con "Alberto Burri The truma of painting", la prima retrospettiva che gli Stati Uniti dedicano al maestro italiano.

Andy Warhol a Praga
Infine ecco Praga che "ospita" sino a fine 2015 la collezione di Andy Warhol "I'm OK" allestita negli spazi restaurati del palazzo rinascimentale All’unicorno Bianco in Piazza della Città Vecchia. Oltre ai "classici", non manca una raccolta straordinaria di copertine di dischi fonografici (degli anni 1949-1987) disegnati dal "guru" della Pop Art. La mostra propone anche un laboratorio di serigrafia dove tutti possono provare questa tecnica artistica prediletta da Andy Warhol.


Daniele Vaninetti