FOG Triennale Milano Performing Arts torna a tracciare il suo percorso unico attraverso le forme più radicali e poetiche della scena contemporanea. La nona edizione del progetto dedicato all’esplorazione delle nuove frontiere delle live art - teatro, danza, performance e musica - raddoppia, ampliando la sua programmazione in due momenti distinti del 2026: dopo la prima parte, la manifestazione proseguirà in autunno con una programmazione dedicata che coprirà i mesi di ottobre e novembre.
Il festival internazionale di Milano - tra i più rappresentativi a livello europeo - conferma la sua natura di ricerca, produzione e ospitalità, il grande spazio dato alla danza contemporanea e l’attenzione alle pratiche dell’accessibilità che otto anni fa lo hanno visto precursore in città di strumenti e pratiche per il miglioramento della fruizione degli spettacoli per persone con disabilità sensoriali.
Dal 27 febbraio al 26 aprile arriveranno nel capoluogo lombardo 37 artisti e 23 compagnie da vari paesi d’Europa (tra cui Spagna, Francia, Germania, Irlanda, Polonia, Norvegia, Regno Unito, Svizzera, Italia, Grecia, Albania, Belgio, Serbia) e del mondo (Iran, Canada, Australia, Uruguay, Giappone, Messico, Cina, Palestina, Libano, Stati Uniti). Trenta gli appuntamenti in programma nella prima parte del programma, tra i quali 5 produzioni e coproduzioni targate FOG, 4 prime assolute, 11 prime nazionali per un totale di oltre 70 repliche complessive.
Il 2026 vede il ritorno di alcuni tra i più significativi protagonisti della scena internazionale, che hanno segnato la storia dello spettacolo dal vivo negli ultimi anni - da Romeo Castellucci a Marcos Morau, da Ontroerend Goed a Agrupación Señor Serrano, Motus e Alessandro Sciarroni - insieme a moltissimi spettacoli presentati per la prima volta a Milano e in Italia proprio grazie al Festival: gli ultimi lavori di protagonisti del teatro e della danza (Mario Banushi, Benjamin Kahn, De Utvalgte, Marco Berrettini), ma anche di alcuni dei più interessanti talenti emergenti della scena performativa internazionale e nazionale (Némo Flouret, Tara Manić, Alberto Cortés, Anacarsis Ramos, Matteo Sedda, Genny Petrotta).
%20%C2%A9Francesco%20Raffaelli.jpg) |
| Romeo Castellucci ©Francesco Raffaelli |
Una componente fondamentale del cartellone, che riflette l’attenzione dedicata da FOG al lavoro di produzione e di scouting riguarda, come avviene da anni, una serie di progetti di rete che promuovono la ricerca, la produzione e la circuitazione di giovani artiste e artisti a livello italiano (con DNA Appunti coreografici, FONDO, IN Italia, RING, blOOM) ed europeo con EBA Europe Beyond Access e PIT (Perform Inform Transform: Participatory Performance in Art Museums). Con Triennale Milano Teatro collaborano: Centre for Fine Arts of Brussels - Bozar (Belgio), MUDAM (Lussemburgo), CAC Contemporary Art Centre (Lituania), Serralves Foundation (Portogallo), TEA Tenerife Espacio de las Artes (Spagna). FOG rifiuta etichette di genere e stile per attraversare i linguaggi del contemporaneo nel tentativo di restituirne la complessità. Il 2026 propone una riflessione sulla memoria individuale e su quella collettiva condotta a partire dal corpo. E' attraverso il corpo che emergono le ferite, le eredità, i conflitti e la possibilità della trasformazione. Le relazioni affettive, l’amore e le loro metamorfosi emergono come spazi di ambiguità e di rivelazione: luoghi in cui il desiderio si intreccia con la violenza, la fiducia con il tradimento, l’intimità con la libertà. In parallelo, il festival pone l’accento sulla necessità di un nuovo ascolto e di una diversa ecologia della presenza; le pratiche partecipative e interspecie invitano a ripensare il rapporto tra individuo, ambiente e comunità, aprendo spazi di connessione e di cura. La rassegna milanese accoglie, inoltre, uno sguardo multicentrico post e neocoloniale, dove la lingua e la geografia diventano territori di confronto e di resistenza. Le opere attraversano frontiere fisiche e simboliche, riflettendo sulle eredità del colonialismo e il suo ritorno, sulle migrazioni e sui modi in cui il linguaggio può farsi strumento di potere o di emancipazione. Attraverso esperienze immersive, installative e partecipative, gli artisti e le artiste di FOG ridefiniscono il linguaggio scenico contemporaneo, trasformando la scena in un campo di esperienza condivisa, dove lo spettatore non assiste ma abita.
 |
| Motus, Frankenstein ©Andrea Macchia |
All’indagine transdisciplinare condotta come sempre in dialogo con Milano, città del contemporaneo per eccellenza, che si avvarrà di un network consolidato di prestigiosi partner (Institut français Milano, Radio Raheem, PAC | Padiglione d'Arte Contemporanea, Teatro Filodrammatici di Milano, Terzo Paesaggio e Padiglione Chiaravalle, Agenda Cultura dell'Unione Buddhista Italiana) si aggiungerà la collaborazione con BASE Milano. Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano, dichiara: "Con la sua nona edizione, FOG si conferma un laboratorio vitale dove si incontrano linguaggi, culture e sensibilità provenienti da ogni parte del mondo. E' uno spazio di ricerca che parla al presente, coinvolgendo un pubblico giovane, curioso e pronto a interrogare il proprio tempo. Grazie al lavoro straordinario di Umberto Angelini, il festival continua a essere un punto di riferimento per Milano, offrendo alla città l’opportunità di scoprire le visioni più innovative della scena performativa contemporanea". "La proposta della nuova edizione di FOG - sottolinea Elena Vasco, presidente di Triennale Milano Teatro – si distingue per una visione profondamente coraggiosa, plurale e attuale, che valorizza il ruolo dell'istituzione come luogo di incontro, dialogo e scambio culturale. La collaborazione con diverse istituzioni e realtà di Milano crea una rete dinamica e virtuosa capace di generare nuove opportunità e narrazioni artistiche in un contesto sempre più internazionale e vivace dal punto di vista culturale, rendendo Triennale una straordinaria casa delle arti a livello internazionale". "L'edizione 2026 - afferma Umberto Angelini, direttore artistico di Triennale Milano Teatro - nasce dalla volontà di disegnare una proposta improntata alla ricerca e alla scoperta di artiste e artisti capaci di disturbare l’assuefazione al flusso quotidiano e costante di immagini e rivendicare uno spazio critico di riflessione sulla società contemporanea".
Copertina - FOG 2026 | Motus, Frankenstein ©Andrea Macchia
Prima immagine, dall'alto in basso - Foto di Karla Sánchez. Da Mi madre y el dinero di Anacarsis Ramos / Pornotrfico
*************************
FOG Triennale Milano Performing Arts
Nona edizione del festival
27 febbraio - 26 aprile 2026
Ottobre - novembre 2026
I biglietti per la nona edizione di FOG saranno in vendita da metà dicembre 2025 sul sito triennale.org e presso la biglietteria di Triennale, mentre i quattro livelli della Membership di Triennale permetteranno agli spettatori di non perdere nessuno degli appuntamenti in programma (info su triennale.org/membership).