Cinema, nuove parole. SalinaDocFest con Oliver Stone

È stato svelato ufficialmente a Roma il programma della diciannovesima edizione del SalinaDocFest in programma da martedì 15 a domenica 20 luglio 2025 sull’isola di Salina, nell'arcipelago delle Eolie. A raccontare la visione di questa nuova edizione è stata Giovanna Taviani, fondatrice e direttrice artistica della rassegna. Nel corso dell’incontro è stato proiettato anche un videomessaggio del regista Daniele Vicari, autore del libro Il cinema, l’immortale (Einaudi, 2022), le cui riflessioni hanno ispirato la stesura del Manifesto "Il cinema come mestiere dell’immaginario", promosso dal Festival per affermare con forza il diritto allo studio del linguaggio audiovisivo nelle scuole italiane.
Oliver Stone (photo Regine Mahaux)
Il Manifesto, scritto da Giovanna Taviani in collaborazione con un gruppo di critici e cineasti, sarà presto disponibile per la sottoscrizione sul sito ufficiale del festival (www.salinadocfest.it) e si pone come strumento culturale e politico per affrontare una delle urgenze educative più pressanti del nostro tempo: formare cittadini consapevoli attraverso l’alfabetizzazione all’immagine. Verrà presentato pubblicamente a Salina sabato 19 luglio durante un incontro aperto al pubblico con la partecipazione di studiosi, artisti e rappresentanti del mondo della cultura. Il testo nasce dalla consapevolezza che siamo entrati nell’era digitale da analfabeti dell’immagine, così come nel Dopoguerra - ricorda Vicari - gran parte della popolazione italiana, tra cui i suoi stessi nonni, imparò a parlare il linguaggio orale della televisione senza sapere né leggere né scrivere. Le conseguenze furono devastanti: il dominio crescente della società dello spettacolo ha progressivamente anestetizzato le coscienze, trasformando i cittadini in spettatori passivi, privi degli strumenti necessari per decifrare i meccanismi del linguaggio televisivo. Per questo il Manifesto propone di riconoscere l’educazione visiva come un diritto culturale, civile e democratico, da integrare stabilmente nei percorsi scolastici di ogni ordine e grado, affinché le nuove generazioni non subiscano le immagini, ma imparino a leggerle, interpretarle e usarle in modo critico e creativo. Il SalinaDocFest 2025 si apre a una dimensione sempre più globale, testimoniata dalla presenza di grandi nomi del cinema e della cultura contemporanea. Oliver Stone, due volte Premio Oscar, sarà sull’isola per ricevere il Premio Gruppo Arena e per presentare il suo libro "Cercando la luce" durante un dialogo con Silvia Bizio. Jeremy Irons, attore premio Oscar e Ambasciatore FAO, riceverà il Premio Irritec per il suo attivismo ambientale mentre Sinéad Cusack sarà premiata con il Lady Wilmar per la forza e l’eleganza del suo sguardo artistico al femminile


Il Premio Pistì andrà a Lunetta Savino per il suo ruolo in Diamanti, Agostino Ferrente riceverà il Premio Howden Assimovie per l’energia musicale e collettiva del suo cinema. Ascanio Celestini sarà insignito del Premio Ravesi - Dal testo allo Schermo. Infine, Lidia Ravera riceverà il Premio "Nuove Parole / Nuove Immagini", perfettamente in linea con il tema di questa edizione. Un momento  speciale dedicato alla tutela dell'ambiente avrà come protagonista proprio Jeremy Irons, che introdurrà la proiezione di Trashed, il documentario di Candida Brady di cui è voce narrante e produttore esecutivo. Il film, acclamato dalla critica e premiato nei più importanti festival internazionali, ci conduce nei luoghi più martoriati dall’inquinamento da rifiuti per raccontare una crisi globale che coinvolge tutti. Irons dà voce a scienziati, attivisti e comunità che lottano per un futuro più pulito, denunciando l’inerzia politica e proponendo soluzioni reali. Dopo la proiezione, l’attore converserà con il pubblico. Anche quest’anno il concorso porterà sull’isola sei film inediti in Italia, tra i più interessanti della nuova produzione documentaria. Le opere selezionate esplorano temi attualissimi: la memoria familiare e collettiva (Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio), l’abbandono infantile nei brefotrofi italiani (Fratelli di culla di Alessandro Piva), l’elaborazione del lutto e dell’assenza (No More Trouble di Tommaso Romanelli), la lotta per l’autodeterminazione artistica (L’occhio della gallina di Antonietta De Lillo), l’iperconnessione e la crisi dell’identità nel mondo digitale (Real di Adele Tulli) e l’adolescenza precaria tra sogni e responsabilità (Tineret di Nicolò Ballante). I film concorrono ai tre premi principali: Premio Palumbo, Premio MediaFenix e Premio Signum del Pubblico. Il Caffè del Festival al Rapa Nui Resort di Santa Marina Salina ospiterà ogni giorno conversazioni con autori, registi, scrittori e tecnici del cinema. Oltre al già citato Oliver Stone, ci saranno incontri con Maricetta Lombardo, storica microfonista del cinema italiano, e Clarissa Cappellani, fotografa e direttrice della fotografia. Il confine tra immagine reale e finzione sarà invece esplorato da Daniele Ciprì e Nicolò Massazza. Le scrittrici Silvia Bizio, Luciana Capretti e Lidia Ravera presenteranno le loro ultime opere. Al Wine Bar Ravesi di Malfa, affacciato sul mare, si svolgeranno gli Incontri.doc con Ascanio Celestini e Agostino Ferrente mentre la rassegna Enocinema, tra racconti e degustazioni, celebrerà il legame tra cultura e territorio eoliano. Il programma sarà aperto dal concerto "Pietra a metà", omaggio di Pietra Montecorvino a Massimo Troisi e Pino Daniele, e si chiuderà con l’energia swing de I Patagarri, quintetto gipsy-jazz. La sezione Cinema e Musica ospiterà anche le proiezioni di Pino di Francesco Lettieri, Buena Vista Social Club di Wim Wenders in versione restaurata, e L’Orchestra di Piazza Vittorio, opera che racconta la forza aggregante della musica nel cuore di Roma.


L'IDEA E I FILM

Il SalinaDocFest è nato da un’idea di Giovanna Taviani. Un’idea ispirata da un profondo legame con l’isola delle lunghe estati dell’infanzia e dell’adolescenza, con le spiagge bianche di Lipari, set scelto nel 1984 dal padre Vittorio e dallo zio Paolo - che fin dal 1970 avevano scelto Salina come seconda casa - per Kaos, dove Giovanna interpretò, assieme al fratello Giuliano e alla cugina Valentina, la scena del "tuffo" nella pomice. L’idea si concretizza nel 2007 quando, con il sostegno della Sicilia Film Commission e del Mibact Direzione Cinema, in collaborazione con l’associazione Salina Isola Verde e con i comuni di Santa Marina Salina e Malfa, si svolge la prima edizione del festival del documentario narrativo. A garanzia della qualità, vengono costituiti un comitato scientifico e un comitato d’onore di cui fanno parte Romano Luperini, Bruno Torri, Giorgio e Mario Palumbo, Paolo e Vittorio Taviani. Il racconto dei popoli e delle culture, in particolare quelle del Mediterraneo, è da subito il filo conduttore delle scelte. Fin dalla prima edizione - quando i temi dell’immigrazione non erano come oggi al centro delle cronache - la rassegna dedica focus specifici agli "invisibili" che in numero crescente raggiungono l’Europa. Un impegno sottolineato dal patrocinio dell’UNHCR e dell’Associazione Carta di Roma. Il SalinaDocFest è anche il Festival delle Eolie. Perché l’intero arcipelago è stato ed è protagonista della storia del cinema italiano: da Stromboli Terra di Dio (1950) di Roberto Rossellini (con Ingrid Bergman) a L’Avventura, girato a Panarea tra il 1959 e il 1960 da Michelangelo Antonioni, da Vulcano di William Dieterle (con Anna Magnani) a Il Postino di Massimo Troisi, a Caro Diario di Nanni Moretti. Le Eolie sono state e sono anche protagoniste dello specifico genere del documentario. A Stromboli, nel 1954, Vittorio De Seta, girò il suo Isole di Fuoco. E a Salina, alla fine degli anni Quaranta, nacque la Panaria Film di Alliata, Maraini e Moncada che sperimentò tecniche di ripresa subacquea mai realizzate prima. Un festival - insieme - per il mondo e per la natura spettacolare della più verde delle isole vulcaniche (e anche per la sua economia). Il SalinaDocFest ha il sostegno delle amministrazioni dei comuni di Malfa e Santa Marina Salina e di alcune delle più importanti realtà imprenditoriali eoliane e siciliane.

www.salinadocfest.it