LacMus Festival 2024 tra Fauré e Puccini. Tremezzina

Svelata l’edizione 2024 di LacMus Festival, in programma da martedì 9 a domenica 21 luglio a Tremezzina e dintorni, in alcuni degli angoli più caratteristici del Lago di Como, tra un tema generale e alcuni omaggi a musicisti nell’occasione di una ricorrenza. I direttori artistici Louis Lortie e Paolo Bressan ne hanno anticipato il programma preliminare annotando come "il filo conduttore di quest'anno è la Belle Époque, un’epoca che, a ripensarci oggi, merita per intero il nome con cui è ricordata. In quegli anni l’Europa visse, infatti, una condizione di relativo equilibrio politico, che assicurò qualche decennio di pace e prosperità".
Ancora: "Naturalmente l’una e l’altra furono rese possibili dal trionfante colonialismo, che garantiva merci a basso costo importate dal resto del mondo, ormai soggiogato o in attesa di esserlo. Ma di certo quella condizione di pace e prosperità trova il suo equivalente musicale nella tranquilla dimensione borghese di tanta produzione del tempo, che non si segnala per gesti eroici o visioni grandiose: vi prevalgono l’intimità, i sentimenti privati, i piccoli eventi quotidiani, combinati con la fascinazione per il progresso, l’ansia del "nuovo" che inizia a diffondersi insieme alla luce elettrica e al telefono, sotto forma di arditezze armoniche e timbriche. Perfino l’afflusso di beni coloniali trova il suo equivalente in musica, in quei blandi riferimenti esotici, fatti di ancheggiamenti orientali, cineserie e ritmi sincopati, che all’epoca apparivano affascinanti finestre su mondi lontani, e che oggi ci attraggono ancora ma per il motivo opposto: la loro ingenuità disarmante. Le ricorrenze del 2024 sono numerose".  

Poi si entra nel dettaglio: "Quella che trova più spazio nel cartellone di LacMus è il centenario dalla scomparsa di Gabriel Fauré, sorta di padre nobile della Belle Époque, maestro di Ravel e inquieto anticipatore dell’instabilità tonale che nella musica europea dopo di lui sarebbe dilagata fino a diventare un terremoto devastatore di tutte le certezze. Nello stesso 1924 si spegneva anche Giacomo Puccini, che non ha bisogno di aspettare festeggiamenti speciali, visto che lo si ascolta ogni anno in tutto il mondo. Questa però può essere l’occasione per scoprire qualche sua rarità, che lo colloca in pieno nel clima di quell’epoca. Un’altra scadenza, meno nota, è il centocinquantesimo dalla nascita di Reynaldo Hahn, compositore franco-venezuelano che partecipò in pieno alla temperie fin de siècle. Considerato a suo tempo nella stessa schiera di Debussy e Ravel, ma fu poi dimenticato in fretta nel secondo Dopoguerra, negli anni furiosi dell’avanguardia, e può forse essere ripreso in considerazione oggi con giudizi più equilibrati. Un esatto coetaneo di Hahn è poi Arnold Schönberg, le cui liriche giovanili sono quanto di più Belle époque si possa immaginare; e un altro ancora è l’inglese Gustav Holst, i cui Planets non hanno mai smesso di orbitare nel repertorio sinfonico mentre sul resto della sua produzione è sceso l’oblio. Infine, un singolo brano in programma ci ricorda il centenario della nascita di Luigi Nono: e il caso ha voluto che la pagina prescelta, Sof erte onde serene, fosse stata scritta per Maurizio Pollini, scomparso proprio mentre si approntava il cartellone della rassegna. L’ascolto di questo capolavoro sarà dunque l’occasione per ricordare entrambi". Oltre ai recital di Louis Lortie e Paolo Bressan, il cartellone preliminare della rassegna annuncia i concerti di Markus Däunert (violino), Danusha Waskiewicz (viola), Julia Hamos (piano), del Modigliani Quartet, Alessia Panza (soprano), Ambrogio Maestri (baritono), del Quartetto Lirico Italiano, Tomer Sharoni (clarinetto), Anna Caterina Binda (piano), Alessandro Bennardo (flauto), Tommaso Levi (oboe), Eugénie Lefebvre (soprano), PianoLink, Irenè Fiorito (violino), Valeria Vecerina (violino), Vittorio Benaglia (viola), Lorenzo Guida (cello), Andrea Manco (flauto), Stefania Scapin (arpa) e di molti altri interpreti ancora.


***********************************************

I LUOGHI
LacMus è un festival internazionale di musica classica che si svolge ogni anno nel periodo estivo in Tremezzina, sul Lago di Como. Fondato dal pianista Louis Lortie e dal direttore d’orchestra Paolo Bressan, unisce la magia della musica alla bellezza del paesaggio locale e delle sue location uniche al mondo. Una delle particolarità di questi incontri musicali è che si svolgono in luoghi unici dal punto di vista storico, paesaggistico e architettonico. In questo modo il pubblico ha la possibilità di essere immerso in un’esperienza unica e di approfondire la conoscenza del territorio attraverso le arti. Tra i luoghi del festival vi sono: il Santuario della Madonna del Soccorso di Ossuccio, sito Patrimonio Unesco, Villa Carlotta, Villa del Balbianello - bene Fai tra i più visitati in Italia -. lo storico palazzo con i suoi giardini Belle Époque del Grand Hotel Tremezzo, la Greenway del Lago di Como, la preziosissima Isola Comacina (su cui LacMus ha proposto per la prima volta nella sua storia un concerto) e Villa Melzi d’Eril a Bellagio, di fronte alla Tremezzina.

Louis Lortie