"Fragsburg Törggelen", tre giorni d'autunno a Merano

"Il rosso delle foglie di vite al cancello d'ingresso, l’arrostire delle castagne nel cortile interno del castello adiacente, i colori del giardino di 50.000 metri quadrati con una vista spettacolare sulle cime innevate dell’Alto Adige": è l'invito che Castel Fragsburg, il cinque stelle sopra Merano, rivolge al pubblico dei vacanzieri d'autunno. Il Relais & Chateaux della famiglia Ortner ha confezionato un'offerta dedicata proprio al "periodo d'oro" della raccolta delle castagne: 3 pernottamenti in una suite a scelta, aperitivo di benvenuto sulla terrazza panoramica, prima colazione Royale, una cena altoatesina Törggelen a 5 portate al Ristorante Orangerie oppure nella tradizionale stube dell'albergo.
Due volte a settimana l'esperto Jaro "lavora" alla castagnata nel giardino interno del castello oppure nel giardino delle Rose (a secondo della disponibilità della materia prima). 
"Fragsburg Törggelen" comprende, inoltre, un trattamento curativo per i piedi con ippocastano e foglie rosse di vite oppure un massaggio vitalizzante con rosmarino e regina dei prati a persona per 50 minuti. E tutti i servizi offerti dal Fragsburg compresi nell'esperienza. L’offerta è valida per il periodo che si chiude il 4 Novembre 2023 e i pacchetti non sono cumulabili con altre offerte. Da 890 euro a persona in camera doppia. Centrale in questa esperienza tra le colline che guardano sulla "piccola Vienna" dell'Alto Adige è l'incontro con la cucina dello chef altatesino, stellato Michelin. Hegon Heiss. Che non ha dubbi: "Tralasciare il superfluo è la più perfetta delle arti. Chi ha già visto e vissuto tutto, fa ritorno alla perfezione della semplicità". Lui, nel corso della sua lunga carriera, ha avuto modo, infatti, di cucinare per politici, campioni di Formula 1 nonché teste coronate di tutto il mondo. Così, da numerosi anni, l’"inventore e ammaliatore" sarentinese - come è stato definito dai critici gastronomici di Gault Millau, che ne elogiano le creazioni, descrivendole come dei "capolavori presentati con grande maestria" - è semplicemente alla ricerca del canederlo perfetto, piatto tipico altoatesino. E sebbene nella sua libreria siano presenti oltre 3.000 libri di cucina, ha iniziato a rivolgersi agli anziani maestri per le ricette tradizionali che quasi nessuno conosce più.

Egon Heiss
"I miei nonni mi dicevano di prendere una ciotola di questo e una manciata di quello: è una questione di sensibilità. Loro sapevano bene che perfino le correnti d’aria e le condizioni meteorologiche svolgono un ruolo decisivo nella preparazione di questa ricetta", racconta amorevolmente questo padre di tre figli, il cui unico desiderio è sempre stato quello di essere un cuoco senza aspirare assolutamente a raccogliere Stelle e Cappelli delle migliori guide gastronomiche, bensì a cucinare e a degustare in compagnia. Proprio come il Fragsburg è saldamente ancorato alla roccia e sembra librarsi da secoli sulle cime degli alberi, la filosofia culinaria della brigata di cucina di Heiss è connotata dal profondo legame con la terra e le tradizioni altoatesine, impreziosita dalla migliore tradizione italiana. "Cuoco emergente 2016" Gault & Millau (3 Cappelli e un punteggio da Grandes Tables du Monde: 17/20), maestro dei fornelli già stellato all'Alpes dell’hotel Bad Schörgau, Heiss dirige da cinque anni la cucina di questa dimora associata alla prestigiosa collezione di hotel e ristoranti fondata in Francia. Proprio come per tutto il Fragsburg, la sua creatività si contraddistingue per le radici nelle tradizioni regionali, strettamente legate alla sensibilità alpino-mediterranea. Piatti e vini sono serviti in un ambiente molto speciale: gli ospiti possono, infatti, godere di una vista unica sulle luci di Merano e sul Gruppo di Tessa dalla luminosa loggia in vetro e dalla spaziosa terrazza panoramica del castello. Il servizio in sala (o all'aperto) è competente e cordiale. "È grazie alla nostra passione e dedizione, al duro lavoro e a una grande squadra che abbiamo raggiunto questi traguardi", ha affermato negli anni scorsi il proprietario Alexander Ortner. E' lui l'artefice del successo di questa casa "irripetibile per una vacanza irripetibile". Un mix felice di esclusività e accoglienza che, stagione dopo stagione, ripaga gli sforzi di una famiglia che ha sempre creduto nell’arte dell’ospitalità. Armonia prima ancora del lusso in questo schlosshotel, ex castello di caccia bavarese del Conte Mammingen (XVII secolo) rilevato nel 1954 dalla famiglia Ortner che continua a gestirlo oggi come un maison accogliente, dall'atmosfera raffinata ma anche semplice e calda.


                                                                                                         a cura di Daniele Vaninetti