Il vitigno Incrocio Terzi n.1 dà vita a un interessante vino rosso prodotto con uva ottenuta da una varietà nata per volontà di Riccardo Terzi, viticoltore bergamasco a Monasterolo di Sotto il Monte (BG), incrociando il Barbera e il Cabernet. La paternità certa lo rende a tutti gli effetti un vino autoctono bergamasco ed è il nome dedicatogli da Villa Domizia, marchio ammiraglio dei fratelli Rota, titolari dell’azienda. L’Incrocio Terzi si annovera fra le quattro tipologie principali del vigneto di Rosciate a Scanzorosciate (Bg). Un terroir di quasi 10 ettari reimpiantato per due terzi nel 2014 e fin da subito convertito in agricoltura sostenibile tanto da arrivare, col tempo e le migliori cure, alla certificazione del biologico. Ha portamento vigoroso, con buona produzione di grappoli che sono piramidali e di media compattezza. Le uve accuratamente selezionate vengono pigiate e subiscono una macerazione di circa 10 giorni a cui segue un periodo di affinamento di circa sei mesi in vasca e di altri sei mesi in bottiglia. Nasce così un vino che risulta essere molto intrigante in fase di valutazione sensoriale e che si presenta dal colore acceso con tonalità rubine intense. Le note fruttate presentano anche leggere annotazioni vegetali e note speziate finali. Al retrolfatto emergono proprio i fruttati con buona persistenza e leggere note di rosa e viola. Al gusto è strutturato e pieno, intenso, morbido con una lunga persistenza. Vino da tutto pasto, facilmente abbinabile e ottimo per piatti di carne e formaggi. Nota particolare per il .Zero è la bassissima quantità di anidride solforosa totale. Nel vino l'anidride solforosa è presente nelle due forme libera e totale; la solforosa totale è la somma delle due frazioni SO2 libera e SO2 combinata. Nel vino biologico è consentito un limite massimo di solfiti inferiore a quello dei vini "tradizionali". Infatti, per il vino biologico vigono le seguenti soglie: 100 mg/l per i vini rossi e 150 per i vini bianchi e rosati, in pratica 50 mg in meno per ogni categoria rispetto ai livelli attuali dei prodotti tradizionali. Per l’Incrocio Terzi di Villa Domizia, la solforosa totale è inferiore ai 10 mg. Non solo: per questo vino è stato possibile utilizzare il logo europeo "Bio", permesso solo alle aziende certificate da un ente autorizzato. Per ottenere questa certificazione bisogna rispettare i contenuti del regolamento che prevedono una serie di restrizioni nell’impiego di determinate pratiche enologiche e sostanze coadiuvanti durante la fase di vinificazione.