Jacques Henri Lartigue | Fondazione Ferrero di Alba

La Fondazione Ferrero di Alba presenta da venerdì 17 febbraio a giovedì 30 marzo  2023 un nuovo progetto espositivo dedicato al grande fotografo Jacques Henri Lartigue (1894 - 1986): "L’invenzione della felicità". La mostra è curata da Denis Curti, Marion Perceval e Charles-Antoine Revol della Donation Jacques Henri Lartigue e realizzata in collaborazione con la Casa dei Tre Oci di Venezia e la Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi.
Jacques Henri Lartigue/Facebook
Dopo il grande successo veneziano e la successiva tournée presso alcune delle più prestigiose sedi espositive italiane, come il Museo Diocesano di Milano e il WeGil di Roma, la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia all’opera del geniale fotografo della Belle Époque approda ad Alba, nel cuore delle Langhe, con uno speciale display pensato appositamente per gli spazi della Fondazione Ferrero che include un nucleo fotografico inedito dedicato alle frequentazioni piemontesi del fotografo e di sua moglie Florette Ormea, concesso in esclusiva per questa mostra dalla Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi. 
L’opera di Lartigue si caratterizza per l’approccio "umanista", incentrato sul racconto della dimensione privata, sulla registrazione di quegli attimi di felicità che costituiscono la vita quotidiana. "L’invenzione della felicità" è proprio questo: la capacità di trattenerla, cristallizzarla e ritornare a guardarla ogni volta che lo si desidera, magari all’interno di uno dei 120 album di famiglia realizzati dall’autore nel corso della sua vita. Questa mostra vuole abbracciare il visitatore sotto un manto accogliente, quasi a creare una "comfort zone" interamente dedicata alla felicità che, partendo dall’universalità vernacolare di un album di famiglia, si estenda alla collettività
    
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 JACQUES HENRI LARTIGUE

Jacques Henri Lartigue nasce il 13 giugno del 1894 a Courbevoie (nella regione dell’Île de France) da una famiglia facoltosa. Il padre Henri è un uomo d’affari appassionato di fotografia. Nel 1899 la famiglia si trasferisce a Parigi. Nel 1902 all’età di sette anni, Lartigue riceve in regalo dal padre la sua prima macchina fotografica. La sua attività di fotografo inizia qui: scatta e sviluppa le proprie foto dapprima con l’aiuto del genitore e subito dopo da solo. Ritrae il mondo che gli sta attorno: parenti, amici e, più in generale, la quotidianità della borghesia. A partire dal 1904 inizia con alcuni esperimenti fotografici. L’esempio più rappresentativo di queste prove è costituito dalle sovrimpressioni per creare foto di "pseudo fantasmi". Automobili e aeroplani, ma più in generale il movimento, diverranno poi tra i suoi soggetti preferiti. In questi anni comincia a delinearsi la filosofia che poi caratterizzerà tutta la sua vita: il culto della felicità, la ricerca di un idillio che non possa essere turbato da traumi profondi. Tale ideale, che si rispecchia a pieno con il periodo della Belle Époque, viene rappresentato dalle fotografie di serate mondane e eleganti dame a passeggio al Bois de Boulogne, che lo interessano fin da giovane. Parallelamente in piena prima guerra mondiale, Lartigue decide di dedicarsi alla pittura. In questi anni, lavora anche come scenografo, illustratore e fotografo di scena, iniziando a frequentare personalità di spicco del mondo dell’arte e cinema. Grazie ad Albert Plecy, influente personalità del mondo della fotografia in Francia, nel 1954 viene fondata l’associazione Gens d’Images e Lartigue ne diviene il vicepresidente. L’anno seguente espone per la prima volta le sue fotografie alla Galerie d’Orsay, accanto ai lavori di Brassaï, Doisneau, e Man Ray. Il suo nome comincia a circolare, ma la sua vera fortuna come autore fotografico arriva soltanto nel 1963, anno in cui il MoMA di New York gli dedica la personale The Photographs of Jacques Henri Lartigue. Il portfolio della mostra viene pubblicato sul vendutissimo numero di Life dedicato all’assassinio del presidente Kennedy e il nome e l’opera del fotografo vengono resi noti ad un pubblico vastissimo. Altre esposizioni e la pubblicazione di vari libri dedicati alla sua opera, fra i quali The Family Album, edito da Ami Guichard nel 1966, e Diary of a Century, ideato da Richard Avedon, ne rafforzeranno in seguito la fama, al punto che nel 1974 diventerà fotografo ufficiale del presidente francese. Da allora, pur continuando a fotografare per se stesso, dedicherà molto del suo tempo alle commissioni di riviste di moda e arti decorative. Muore il 12 settembre del 1986 a Nizza, all’età di novantadue anni, restando nell’immaginario della gente come il testimone privilegiato di un’età d’oro. Nel 1979, Jacques Henri Lartigue donò la sua collezione di fotografie, diari e macchine fotografiche allo stato francese. Le opere sono conservate alla Médiathèque de l’architecture et du patrimoine, e la Donation Jacques Henri Lartigue conserva e gestisce la collezione.

"Madeleine Messager dite Bibi lors de son voyage de noces avec Jacques Lartigue, Hôtel des Alpes, Chamonix, 1920". Photograph by Jacques Henri Lartigue © Ministère de la Culture (France), MAP-AAJHL
 


INFORMAZIONI PRATICHE

Jacques Henry Lartigue

L’invenzione della felicità

a cura di Denis Curti

17 febbraio - 30 marzo 2023

Fondazione Ferrero

Strada di mezzo, 44, 12051 

Alba 

Cuneo 

Italia

Ingresso gratuito

Orari: giovedì e venerdì 15 - 19 / sabato, domenica e festivi 10 – 19

www.fondazioneferrero.it