I giardini del San Domenico Palace | Bay a Taormina

Un anno dopo la riapertura come Four Seasons Hotel, i leggendari giardini del San Domenico Palace di Taormina stanno fiorendo e diventando sempre più belli. D'altra parte sono sempre stati un punto di grande interesse del palazzo sin da quando era un convento dove i monaci coltivavano piante medicinali e anche quando divenne un Grand Hotel - nel 1896 - celebrato proprio per il suo parco dai visitatori di tutto il mondo. Four Seasons ha incaricato il famoso architetto paesaggista italiano Marco Bay di ridisegnare questo mondo verde quasi incantato. Laureato al Politecnico di Milano, Bay ha firmato numerosi interventi pubblici e privati di livello internazionale tra cui i giardini davanti a Palazzo Reale e Piazza della Scala a Milano. La sua filosofia è che ogni progetto parte da principi, come l'architettura e il rispetto per la storia e l'ecosistema di un luogo o dalla ricerca di piante che favoriscono la biodiversità.
Per Taormina ha studiato la storia dell'hotel e della Sicilia nonché la flora e il clima locali per identificare quali varietà vegetali potesse introdurre anche come elemento di sorpresa. Nel dettaglio, l'architetto milanese ha immaginato ciascuno degli spazi esterni del San Domenico Palace come una "stanza" con una propria identità, a cominciare dal cortile d'ingresso dell'hotel, che ha abbellito con una varietà di piante scultoree in vasi di terracotta. Lo spazio successivo è il Grande Chiostro, costruito nel Quattrocento e successivamente rimaneggiato nel XVII secolo, che circonda un affascinante pozzo in pietra. Per permettere al pozzo di diventare il vero protagonista della "scena", Bay ha rimosso la Bougainville che lo circondava e ha scelto di incorniciare lo spazio con varietà di palme in diverse tonalità di verde. Oltre alle palme originali (che ha salvato da un brutto caso di punteruolo rosso), ha aggiunto altre varietà di palme come la Livistona e la Macrozamia, insieme ad alcune specie subtropicali a foglia larga tra cui l'Alocasia, la Pianta leopardo (Farfugium) e la Banana Abissina (Ensete ventricosum Maurelii). Bay ha anche ideato il pavimento in pietra del Grande Chiostro anche sembra sia lì da secoli.

La ghiaia è stata sostituita da un disegno geometrico formato da listelli di pietra di Taormina alternati a ciottoli intarsiati. Siamo nell'area più sobria e meditativa dell'hotel, che rievoca i giorni di tranquilla contemplazione del convento. Le colonne di pietra conferiscono a questo luogo un senso di disciplina. Qui Bay ha scelto di valorizzare la vegetazione come un gioco di contrasti, quasi di "ribellione": grandi palme Kentia (Howea forsteriana) adornano questo mondo raccolto con le loro lunghe foglie cadenti mentre il gelsomino notturno (Cestrum Nocturnum) emana un profumo di incenso che evoca ricordi e liturgie della messa domenicale. Le porte dell'ala dell'ex convento conducono gli ospiti nel verde: in fondo al corridoio di Bougainville si trova l'azzurro infinito dello Ionio con a destra l'Etna che si erge imponente e, a sinistra, il Teatro Antico che fa da cornice alla superba vista. L'Alto Giardino richiama una pittura impressionista con pennellate di lilla, azzurro, bianco e argento. La salvia russa (detta Perovskia), l'ibisco lilla (Alyogyne), l'aglio selvatico  (Tulbaghia violacea) e il Gaura crescono a diverse altezze dando vita ad una scenografia selvaggia ma composta. A sinistra ecco l'agrumeto del San Domenico Palace: un giardino siciliano non può essere definito tale senza la presenza di alberi di agrumi e per questo Bay ha cercato di introdurre una miriade di varietà di questo albero da frutto - 40 per la precisione - che vanno dai limoni ai mandarini e ancora ai pompelmi al Calamondino, noto anche come mandarino nano.

Un letto di margherite bianche messicane (Erigeron karvinskianus) completa i colori accesi degli agrumi, mentre Frangipani (Genus Plumeria) e fiori d'arancio emanano una fragranza inebriante. Il Giardino Belvedere e il Giardino Ingrid con i loro prati verdi (perfetti per eventi, per giocare a piedi nudi o semplicemente per potersi sdraiare) sono incorniciati da Jacaranda mimosifolia, Erythrina (detto anche Albero di Corallo o Albero Fiamma), Ceiba speciosa, Alberi di Aloe (Aloidendron barberae) e palme d'argento come la Bismarckia nobilis. Il lavoro del paesaggista non si è concluso qui. La sua visione per gli spazi esterni del San Domenico Palace si è allargata alla piscina a sfioro dell'hotel per la quale ha selezionato le piastrelle, scegliendo con cura i loro colori seguendo le sfumature del mare, dal blu al verde, ognuna in una tonalità leggermente diversa in modo che la piscina si fonda perfettamente con i panorami del Mar Ionio e del suo cielo. La vita dell'oasi verde deI San Domenico Palace è ricca di ammiratori e di storie. L'artista e fotografo Barone Wilhelm von Gloeden li ha scelti come set per alcuni dei suoi lavori. Illustri scrittori, attori e politici hanno passeggiato in questi luoghi negli ultimi 125 anni trovandovi pace e ispirazione. Con la nuova visione di Bay e con il nuovo capitolo dell'hotel come membro della collezione Four Seasons, ora gli ospiti di tutto il mondo scopriranno un incanto sempre fedele al passato ma pieno di deliziose sorprese: un giardino perfetto in cui sognare.

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