Gstaad: il Menuhin Festival e la nuova Spa del Palace

Grande musica e un grande hotel a Gstaad. "L'omaggio mondiale a Ludwig van Beethoven nel 2020 ha posto al centro delle celebrazioni anche la città indissolubilmente legata al genio del grande compositore: Vienna. Nella metropoli danubiana Beethoven si dedicò con tutto il cuore allo studio musicale con i più eminenti musicisti dell'epoca e fu generosamente sostenuto dai mecenati fino alla sua morte nel 1827 all'età di 56 anni. Il legame di Vienna con l'alta cultura musicale, che esiste fin dal periodo barocco, era inizialmente incentrato sulla società aristocratica e cortese e solo dal periodo Biedermeier in poi entrò a far parte del consumo di musica da parte della borghesia. Oggi, la città deve la sua reputazione a una gamma musicale, multigenere, unica al mondo. La capitale austriaca è vista come un modello per la storia della musica e per il suo legame con il presente. È l'età d'oro del Classicismo viennese con Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert, l'era Biedermeier e le sue iniziative, non ultime tutte le fondazioni di istituzioni ancora leader a livello mondiale da parte della borghesia dell'epoca come il Musikverein e la Filarmonica, così come i titani della fine del 19° secolo Bruckner, Brahms e Mahler: è grazie a questi nomi che l'importanza di Vienna come metropoli delle sette note continua fino ad oggi. Dal 15 luglio al 3 settembre 2022 vi invitiamo a seguire i percorsi musicali di Vienna attraverso i secoli in oltre 65 concerti. Vi diamo un cordiale benvenuto al 66° Gstaad Menuhin Festival & Academy!".
Sir András Schiff 
Il direttore artistico Christoph Muller ti conduce dentro le atmosfere e il programma di una delle più blasonate manifestazioni estive di tutta la Svizzera, peraltro proposta in una delle perle dell'accoglienza turistica internazionale, la ridente cittadina dell'Oberland Bernese famosa in tutta Europa anche per il suo turismo d'élite. L'omaggio a Vienna - dopo quello riservato a Londra - del Gstaad Menuhin Festival & Academy avviene secondo la migliore tradizione, con una "pioggia di stelle" del concertismo. "Carta bianca" - quattro concerti - al clarinettista Andreas Ottensamer, attesa per il controtenore Philippe Jaroussky con L'Arpeggiata di Christina Pluhar, per la clarinettista Sabine Meyer (attrice di un "Nuit Mozart" al fianco di Giovanni Antonini e della Kammerorchester Basel), per i violinisti Daniel Hope (a capo della "sua" Zürcher Kammerorchester), Bomsori Kim e Daniel Lozakovitch (nel "Triplo Concerto" di Beethoven con Edgar Moreau e Sergei Babayan), per i pianisti Daniil Trifonov, Yuja Wang (in recital con Leonidas Kavakos), Jan Lisiecki ("L'imperatore" di Beethoven), Sir András Schiff e Grigory Sokolov, per l'attore Klaus Maria Brandauer (letture intorno a Beethoven accompagnate dal pianista Sebastian Knauer), per i tenori Jonas Kaufmann (protagonista della versione in concerto del "Fidelio") e Juan Diego Flórez (che ritorna sulle Alpi svizzere con i giovani del suo magnifico progetto "Sinfonía por el Perù"). Apertura venerdì 15 luglio nella chiesta di Saanen (ore 19,30) con il concerto corale del Rias Kammerchor & René Jacobs, pionieri della prassi esecutiva storica ed ensemble ideale per riscoprire il repertorio classico eseguito rigorosamente su strumenti d'epoca. In programma la Missa in tempore belli di Joseph Haydn il Requiem di Mozart eseguito in una nuova versione creata dal giovane francese Pierre-Henri Dutron.

Il fascino musicale degli incontri di luglio e agosto a Gstaad è amplificato dalla possibilità di poter scegliere - per ilo soggiorno e la cucina - tra alcuni dei migliori indirizzi storici tra i Swiss Deluxe Hotels, primo tra tutti il maestoso Gstaad Palace, emblema dei cinque stelle lusso di una regione che può offrire 300 chilometri di percorsi escursionistici. L'hotel diretto dal proprietario Andrea Scherz, presidente di "The Leading Hotels of the World", è stato recentemente oggetto di una serie di interventi di aggiornamento e miglioria che hanno riguardato, tra le altre, l'area delle piscine e la nuova zona esterna della Palace Spa circondata da tocchi in stile Art Déco. Il design combina elementi in legno e ottone con colori tenui e caldi per creare interni eleganti, intervallati da piante tropicali e altri particolari esotici. I giardini ridisegnati sono il luogo ideale per apprezzare la vista sul Wispile e la catena montuosa dei Diablerets. La Palace Spa si sviluppa su 1800 metri quadrati, offre otto sale per trattamenti, una private Spa-Suite, saune e bagni turchi, sale relax con vista, piscina interna ed esterna con Jacuzzi, una moderna sala fitness, uno spazio per le attività e un'esperienza Hammam unica nel suo genere con sei sale e un "viaggio" di circa due ore nel mondo del relax. Questo itinerario è ritmato da una sequenza armoniosa di sei stazioni disposte su oltre 130 mq, un rituale che inizia con un rilassante bagno dei piedi, seguito da momenti speciali nella "Endlosraum", la sala infinita. Seguono un massaggio con la schiuma e un bagno turco oltre a un tuffo rinfrescante nella "Schwebebecken", la piscina ondeggiante. Dopo una pausa nella sala relax privata, un idratante massaggio con olio ed estratti naturali davanti al camino corona e conclude questa esperienza. La Palace Spa offre trattamenti viso e corpo classici nonché rituali innovativi a base di prodotti Margy's, Clinica Ivo Pitanguy, Jardin des Monts e Sisley. La piscina olimpionica all'aperto è diventata il luogo di soggiorno e di relax sia per gli ospiti dell'hotel che per i visitatori. Elegantemente integrato nello stile Art Déco, il bar della piscina propone un menu Comfort Food leggero ma ricco di sapori. 


Photo credits: Gstaad Menuhin Festival, Gstaad Palace e Gstaad Palace/Facebook