A Venezia Catherine Deneuve. A Locarno Gitanjali Rao

Tributi alla Settima arte tutta al femminile nell'estate della transizione dalla pandemia. Archiviato Cannes, è stato attribuito a Catherine Deneuve (nella foto qui sopra sul set de L'ultimo metrò di François Truffaut), il Leone d’Oro alla carriera della 79.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (31 agosto - 10 settembre). E Locarno 75 (3-13 agosto) non è da meno, assegnando allo "sguardo e al cinema di Gitanjali Rao, la sera dell'8 agosto in Piazza Grande, il Locarno Kids Award la Mobiliare 2022". La decisione veneziana è stata presa dal cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del direttore della Mostra Alberto Barbera.

Catherine Deneuve (photo Biennale Cinema)
"È una gioia ricevere questo premio prestigioso alla Mostra di Venezia, che amo e conosco da molto tempo, da quando 'Bella di giorno' di Luis Buñuel ha ricevuto a suo tempo il Leone d’Oro - ha dichiarato Catherine Deneuve -. È un onore inoltre essere stata scelta per questo omaggio dalla Mostra, perché mi ha accompagnato molto spesso per tanti film. Grazie. Con amicizia". A proposito di questo riconoscimento, che si affianca a quello già annunciato per il regista americano Paul Schrader, Barbera ha osservato: "Un numero impressionante di film, la maggior parte dei quali grandi successi internazionali. Una quantità altrettanto ragguardevole di premi ottenuti nei maggiori festival del mondo, cui si deve aggiungere una candidatura all’Oscar come miglior attrice protagonista, privilegio raro per un’artista non americana. Un susseguirsi di sodalizi artistici con alcuni tra i più importanti registi e attori europei: Roger Vadim, Jacques Demy, Luis Buñuel, François Truffaut, Roman Polanski, Marco Ferreri, Marcello Mastroianni e Gérard Depardieu. Un indiscutibile talento al servizio di doti d’interprete cui una bellezza raffinata e fuori del comune hanno contribuito a farne il volto stesso del cinema d’Oltralpe, una diva senza tempo, una vera e propria icona del grande schermo. Da figura tra le più rappresentative della Nouvelle Vague e testimone privilegiata di un’idea di stile che s’identifica con la moda d’oltralpe, Catherine Deneuve è passata a incarnare l’essenza della diva universalmente riconosciuta, affermandosi tra le più grandi interpreti della storia del cinema. Per questi motivi assume particolare rilievo il Leone d’Oro alla carriera che la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia le attribuisce in occasione del 90° anniversario dalla prima edizione del festival, dopo il Leone d’Oro vinto con 'Bella di giorno' di Luis Buñuel nel 1967 e la Coppa Volpi  come miglior attrice per 'Place Vendôme' di Nicole Garcia nel 1998".

La cineasta e artista indiana Gitanjali Rao (Photo Locarno festival)
Da Locarno, intanto, Il direttore artistico Giona A. Nazzaro annuncia il riconoscimento per la cineasta e artista indiana Gitanjali Rao, "senz’altro una delle voci più inconfondibili e originali a essere emerse dal continente indiano negli ultimi anni. Nonostante sia probabilmente l’industria cinematografica più prolifica al mondo, negli ultimi tempi, nonostante qualche sporadico riconoscimento festivaliero, le molte anime di questa produzione sono diventate appannaggio esclusivo, o quasi, degli appassionati e degli specialisti". "Offrire a Gitanjali Rao il Locarno Kids Award la Mobiliare - continua Nazzaro - significa premiare il talento di un’artista innovativa e originale, il cui lavoro nell’arco di pochi anni ha saputo imporsi all’attenzione del pubblico del mondo intero. 'Bombay Rose', il suo primo lungometraggio d’animazione, che ha sofferto in patria a causa di numerosi tentativi di censura politica, interamente disegnato a mano dalla regista, è un’analisi irresistibile della cultura e delle tradizioni di un paese complesso, attraversato da fedi diverse e complementari, lacerato da contraddizioni, ma retto da speranze e un patrimonio culturale ricchissimo. Il suo tratto, raffinatissimo ed elegante, come si evince da 'Tomorrow My Love', magnifico corto realizzato a carboncino in bianco e nero e che ha inaugurato la 74esima edizione del Locarno Film Festival, intreccia Occidente e Oriente in forme impeccabili. La sua passione per i gatti, la magnifica collezione dedicata ai felini, è solo un aspetto della sua poetica che ha saputo rivolgere all’India, in uno dei momenti più critici della sua storia, domande urgenti e formulate con voce limpida. Gitanjali Rao per il Locarno Kids Awards è un ulteriore passo nella direzione di un lavoro sul cinema di ricerca, schiettamente sperimentale, eppure aperto all’incontro con il pubblico di tutte le età. Rao, infatti, è un’artista inclusiva, con gli occhi aperti sul mondo dotata di un desiderio genuino di raccontare e andare incontro agli spettatori di tutto il mondo. Onorarla significa celebrare il meglio della creatività contemporanea rinnovando il dialogo con il cinema indiano che è sempre stato importantissimo per il Locarno Film Festival".

Immagine di copertina: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu e François Truffaut sul set de L'ultimo metro (Photo pagina Facebook del regista)