Viaggio nelle terre di Rovigo, tra l'Adige e il Po. Scorci

Rovigo, terra tra Adige e Po, dove la natura abbraccia la storia, l’arte e la cultura. Un patrimonio diffuso che si svela nelle tradizioni, nei sapori e nei paesaggi. Un equilibrio perfetto svelato da borghi antichi, ville venete, chiese e abbazie, tenute rurali ricche di charme. Scorci che incantano come in una favola, grazie ad una trama legata all’intreccio continuo e pur sempre diverso di terra e acqua. Un fascino irresistibile fatto di silenzi che si alternano a canti d’uccello e a guizzi di cefali lungo l’Adige, il Canal Bianco fino alle valli e agli scanni selvaggi del Delta del Po, popolato da ben 370 specie diverse di avifauna. Far vivere un’esperienza di viaggio autentica alla scoperta di luoghi inediti è proprio l’obiettivo di Rovigo Convention & Visitors Bureau (CVB) che dal 2021 è anche l’organizzazione incaricata di realizzare il Piano Strategico del Marchio d’Area "Terre fra Adige e Po", aggregazione pubblico-privata che riunisce 40 enti per una gestione più efficace della promozione turistica.
L'Adige, simbolo di una terra intera
"Il tratto unico e distintivo di 'Terre fra Adige e Po' - sottolinea Cristina Regazzo, referente di Rovigo CVB e punto di riferimento della promozione locale - è proprio il patrimonio di bellezza storica e culturale che diventa un tutt’uno con un contesto ambientale talora intatto, non aggredito da folle barcollanti, ma capace invece di toccare le corde più profonde dell’anima o di sorprendere anche gli eruditi". Un viaggio alla scoperta di mete meno appariscenti, al di là dell’irrinunciabile esperienza gastronomica, non può, infatti, prescindere dall’aspetto storico-culturale che aleggia nel capoluogo rodigino e che si snoda dalle "Due Torri" medioevali attraverso Palazzo Roncale e Palazzo Roverella. Quest’ultimo è il luogo culto di mostre di alto profilo internazionale come la recente dedicata a Chagall e quella in corso dedicata a Kandinskij e alla sua evoluzione verso l’astrattismo, con ben ottanta opere esposte oltre a cimeli, documenti, fotografie e filmati d’epoca. Il successo di pubblico, nei 15 anni dall’avvio delle iniziative, è crescente e fa di Rovigo una delle destinazioni sempre più riconosciute e apprezzate nel panorama degli eventi artistici.

Rovigo si è presentata alla recente Bit 2022 con le sue mostre
Chi visita le mostre temporanee ha poi l’occasione di scoprire gli allestimenti permanenti con le collezioni dell’Accademia dei Concordi e i capolavori di Tiepolo, Bellini e tanti altri nomi importanti della pittura veneta. Imperdibile è un altro gioiello artistico, finalmente ritornato a casa: il Diorama di Giovanni Biasin, una spettacolare veduta di Venezia lunga 22 metri e alta  quasi 2.  A Palazzo Roncale è tutta da vedere, invece, la suggestiva mostra sull’esploratore "di casa", Giovanni Miani, e sul suo "Mal d’Africa". Viaggiatore tanto innamorato delle sorgenti del Nilo e delle genti indigene, quanto da meritarsi l’appellativo di "Leone bianco del Nilo". Rovigo (nella foto di copertina Piazza Garibaldi di notte), per inciso, è una della capitali del rugby e, a questo proposito, sempre Palazzo Roncale, in autunno, si tingerà dei colori del rosso e del blu per celebrare una disciplina-simbolo che nel Polesine è via via diventata una vera e propria "fede". Infine,  terminato il giro dei Palazzi, ci si spinge fino al prestigioso Conservatorio Musicale "Francesco Venezze", importante punto di incontro di studenti provenienti dall’Italia e non solo che, partendo dai corsi base, concludono il proprio percorso formativo scegliendo tra due master post laurea specialistica in "Musica applicata alle immagini" e in "Pianoforte". Il conservatorio - per chi vive qui - non è solo un luogo di formazione, ma una "casa" di viva creatività. Ogni anno vi si organizzano diversi eventi culturali, partecipando anche a diversi progetti.

Le sale di Palazzo Roverella
Da non perdere, dal 6 all’8 maggio 2022, la prima assoluta al Teatro Sociale di Flatlandia, spettacolo multimediale dove le scene live si alternano a immagini video e suoni riprodotti. Siamo  nell’ambito di Venezze Musica Festival, a luglio "set" del Venezze Jazz Festival che all'inizio di settembre lascia spazio al Cello City Festival che da dodici anni richiama a Rovigo violoncellisti di fama mondiale come Sollima, Brunello e molti altri. Imperdibile, poi, un incontro ravvicinato con uno di quei borghi dalle origini antiche che meglio riflette l’identità delle "Terre fra Adige e Po": immerso nel silenzio di una storia millenaria che si respira in ogni istante, Fratta Polesine più che il classico luogo da ammirare è un esperienza da vivere momento per momento. Basti pensare agli innumerevoli reperti preziosi di quell’antichissima “Frattesina” oggi valorizzati all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Fratta e ai suoi tanti luoghi simbolici che seguono il corso della storia dal Quattrocento al Novecento. Non si può che partire da Villa Badoer, progettata da Andrea Palladio e patrimonio Unesco, vanto dell’architettura locale, con la sua mole imponente quasi a dominare dall’alto della  sua posizione. La bellezza del borgo e la grande attività di sviluppo posta in essere dell’amministrazione locale hanno permesso a questo luogo di diventare crocevia di eventi di grande importanza mediatica, dalla musica al teatro, dalla letteratura all’arte contemporanea, finendo nel novero delle scelte della trasmissione Rai "Il borgo dei borghi").

Paesaggio del Polesine
Nulla è lasciato al caso: la strategia di promozione fa leva sui nuovi strumenti digitali che permettono al visitatore maggiori facilità di accesso e di informazione. Il progetto è partito con il posizionamento di QR code all’ingresso delle Ville Badoer e Molin-Avezzù mentre nel giardino di Casa Museo Matteotti, altra grande attrattiva del posto che ha dato i natali a Giacomo Matteotti, sono stati installati dei "beacon", tecnologie che "teatralizzano" gli spazi offrendo in tempo reale descrizioni personalizzate dei beni artistici e culturali. Se già la primavera mette voglia di stare all’aria aperta, figuriamoci dopo due anni di pandemia… Le "Terre  fra Adige e Po" presentano alcune proposte per tutti i viaggiatori. Per chi ama camminare ecco i percorsi Romea Strata, Romea Germanica, Cammino di Sant’Antonio. Bike & Boat? Assonautica Veneto Emilia già nel 2021 ha avviato un nuovo progetto di valorizzazione  dell’offerta turistica con escursioni lungo il Canal Bianco. La Cicloguida Adige-Po permette di combinare il piacere delle due ruote con la visita di borghi, ville e musei che s’incontrano lungo il tragitto. Chi è alla ricerca di esperienze uniche e spettacolari in alcune Valli da pesca private di particolare pregio ed estensione può scegliere speciali escursioni in barca, bici o a piedi. E infine le soste golose: ai Trani, in centro, cucina polesana, burger innovativi e cocktail ricercati; la Trattoria al Ponte, a Lusia, è un delizioso tuffo nella tradizione.

La casa-museo che ricorda Giacomo Matteotti

www.rovigoconventionbureau.com 

www.conservatoriorovigo.it  

www.visit-fratta.it