Biennale Arte 2022: Leone d'oro a Simone Leigh (Usa)

La giuria della Cinquantanovesima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, composta da Adrienne Edwards (presidente, Usa), Lorenzo Giusti (Italia), Julieta González (Messico), Bonaventure Soh Bejeng Ndikung (Camerun), Susanne Pfeffer (Germania), ha attribuito i premi ufficiali 2022. Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale alla Gran Bretagna (Sonia Boyce: Feeling Her Way; commissario: Emma Dexter, British Council; curatore: Emma Ridgway; espositore: Sonia Boyce; sede: Giardini). Due menzioni speciali vanno alle partecipazioni nazionali di Francia (Les rêves n’ont pas de titre/Dreams have no titles; commissario: Institut Francais with the Ministry for Europe and Foreign Affairs and Ministry of Culture; curatori: Yasmina Reggad, Sam Bardaouil e Till Fellrath; espositore: Zineb Sedira; sede: Giardini) e Uganda (nuova partecipazione, RADIANCE: They dream In Time; commissario: Naumo Juliana Akoryo; curatore: Shaheen Merali; espositori: Acaye Kerunen and Collin Sekajugo; sede: Palazzo Palumbo Fossati San Marco 2597).
Simone Leigh Ritratto di Shaniqwa Jarvis 
Leone d’Oro per il miglior partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a Simone Leigh (1967, Chicago, Usa. Vive a New York City). Leone d’Argento per un promettente giovane partecipante a Ali Cherri (1976, Beirut, Libano. Vive a Parigi, Francia). La giuria ha, inoltre, deciso di assegnare due menzioni speciali ai partecipanti: Lynn Hershman Leeson (1941, Cleveland, Usa. Vive a San Francisco) e Shuvinai Ashoona (1961, Kinngait. Vive a Kinngait, Nunavut). Il cda della Biennale di Venezia, presieduto da Roberto Cicutto, ha assegnato, su proposta della Curatrice della 59. Esposizione Cecilia Alemani, due Leoni d’oro alla carriera all’artista tedesca Katharina Fritsch e all’artista cilena Cecilia Vicuña. I premi sono stati assegnati con le seguenti motivazioni: Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale alla Gran Bretagna "perché" Sonia Boyce propone un'altra lettura delle storie attraverso il suono. "Lavorando in collaborazione con altre donne nere, svela una moltitudine di storie rimaste  inascoltate. Boyce propone un linguaggio molto contemporaneo nelle forme frammentate che lo spettatore ricostruisce attraverso la sua esperienza nel padiglione. Vengono poste importanti questioni di prova in opposizione alla perfetta sintonia, così come le  relazioni tra le voci in forma di coro, a distanza e in diversi punti della mostra". La menzione speciale alla Francia esprime riconoscimento e gratitudine per lo scambio di idee e la solidarietà, come l’idea di costruire comunità nella diaspora. Per aver esaminato la complessa storia del cinema oltre l'Occidente e le molteplici storie di resistenza nel suo lavoro. Quella all'Uganda è il riconoscimento dell'impegno al servizio degli artisti che lavorano nel loro paese. Utilizzando materiali scultorei rivestiti di rafia, Acaye Kerunen propone la sostenibilità come pratica e non solo come politica o mera astrazione. Il Leone d’Oro per il miglior artista a Simone Leigh premia "la monumentale scultura all’ingresso dell'Arsenale, rigorosamente ricercata, realizzata con virtuosismo, potentemente suggestiva che, insieme a Belkis Ayón, ha fornito un’avvincente apertura alle idee, sensibilità e proposte di cui è costellato e animato Il latte dei sogni". Negli ultimi due decenni, Simone Leigh ha creato un vasto corpus di lavori di scultura, video e performance incentrati sull'interiorità della femme nera. Influenzata dalla teoria femminista nera, la sua pratica interviene in modo fantasioso per colmare le lacune nella documentazione storica, proponendo nuove ibridazioni.

Il Padiglione degli Stati Uniti alla Biennale Arte di Venezia
Le opere scultoree di Leigh uniscono forme derivate dall'architettura vernacolare e dal corpo femminile, rendendole attraverso materiali e processi associati alle tradizioni artistiche dell'Africa e alla diaspora africana. L'etica collaborativa che caratterizza i video e i programmi pubblici rende omaggio a una lunga storia di collettività, comunità e cura delle donne nere. Le opere che compongono la mostra di Leigh per il Padiglione degli Stati Uniti saranno presentate nella sua prima mostra d'indagine museale all'ICA/Boston nel 2023, che sarà successivamente in tournée nei musei degli Stati Uniti. La mostra sarà accompagnata dalla prima monografia completa dedicata al suo lavoro. Il Leone d’Argento a Ali Cherri valorizza "una presentazione interdisciplinare e stratificata che porta la meditazione su terra, fuoco e acqua da una prospettiva costruttiva a una dimensione mitologica, rispecchiando la mostra stessa Il latte dei sogni nel suo aprirsi ad altre narrazioni che si discostano dalla logica del progresso e della ragione". Shuvinai Ashoona "rivela nei suoi disegni e dipinti la profondità delle cosmogonie indigene Inuk. Un'esistenza in cui le specie sono interdipendenti l'una dall'altra, senza la mediazione della colonialità del potere della specie umana. Riconoscendo le violenze dell'impresa coloniale, Ashoona, nel suo lavoro propone la possibilità di sfuggire a una via senza uscita ascoltando con attenzione e profondità la saggezza degli indigeni". Lynn Hershman Leeson, infine, "indicizza le questioni cibernetiche che attraversano le mostre in modo illuminante e potente, in un atteggiamento che risale anche a momenti visionari della sua stessa pratica che prevedeva l'influenza della tecnologia nella nostra vita quotidiana".