8 Marzo, 2 donne e il San Domenico Palace. Taormina

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Palazzo San Domenico Four Seasons Hotel di Taormina omaggia due donne che hanno avuto un ruolo chiave nella sua ristrutturazione: l'architetto Valentina Pisani, che ha curato la progettazione degli spazi interni ed esterni, e Rosaria Catania Cucchiara, responsabile del progetto di restauro storico. Con la loro passione, determinazione e competenza hanno dato un contributo significativo alla rinascita di questa proprietà storica, un ex convento del Quattordicesimo secolo aperto come Grand hotel nel 1897 e "rinato" come Four Seasons Hotel il 1° luglio 2021. Valentina Pisani è di Napoli, dove ha seguito le orme del padre nello studio di famiglia "Studio Pisani Morace Architetti Associati". Tra i suoi progetti si ricordano la ristrutturazione di edifici ecclesiastici, storici e museali a Roma e Napoli oltre a numerose residenze private, hotel a Napoli e a Capri, diversi ristoranti e interni di yacht.
Valentina Pisani
C'è un profondo legame storico tra la città di Napoli e la Sicilia, che si sente anche nell'architettura. Non c'è quindi da stupirsi se Valentina si sia sentita subito coinvolta dal lavoro di ristrutturazione del Palazzo San Domenico. Commenta: "Rinnovare un hotel con una così lunga eredità nell'ospitalità e con una posizione così straordinaria - arroccato sul mare e sotto lo sguardo vigile dell'Etna - è stato un viaggio affascinante  ed emozionante". Lei ha curato il design di tutti gli interni, comprese le camere, il Bar & Chiostro con il Gran Chiostro, il ristorante Principe Cerami, la palestra, la piscina a sfioro all'aperto e il ristorante a bordo vasca Anciovi. I suoi interni si fondono rispettosamente con le caratteristiche storiche della proprietà, conferendo agli spazi un'eleganza contemporanea. Il suo design è caratterizzato da colori chiari e toni neutri, talvolta conditi da colori vivaci, come il rosso corallo nella Sala della Grande Madia e il verde acqua nella Suite Princess Cecilie. Specchi fumé e dettagli in bronzo arricchiscono gli ambienti così come l'utilizzo di materiali pregiati come il marmo della Patagonia per le camere, il marmo di Breccia Carrara per i bagni e i pavimenti in pietra di Modica nella zona reception abbinati al marmo nero di Port Laurent in Marocco. "L'imponenza, la storia, l'unicità e il patrimonio storico-artistico dell'hotel mi hanno travolto con profonda emozione. Ho intrapreso il progetto con determinazione e rispetto, cercando di proiettare questo antico edificio, dall'atmosfera austera e sacra, nel futuro dell'ospitalità di lusso", conclude Pisani. Una delle sfide più importanti nella ristrutturazione del palazzo è stato il restauro di tutte le opere d'arte - dipinti, affreschi e statue - nonché degli elementi d'epoca, come le colonne, i portici e i soffitti a volta. Tutto questo doveva essere fatto sotto la sovrintendenza del Comune, chiamato a tutelare il patrimonio artistico siciliano. C'era  una sola donna per questo lavoro: Rosaria Catania Cucchiara.

Rosaria Catania Cuchiara al lavoro
Originaria di Messina ha studiato nella sua città natale e in Vaticano, lavorando a numerosi prestigiosi interventi di restauro in tutta Italia. Per il progetto San Domenico ha guidato un team tutto al femminile di quattro specialisti del restauro d'arte. "Purtroppo, in Italia spesso le persone non sono consapevoli dell'immenso patrimonio culturale che le circonda. Palazzo San Domenico è un posto magico. Uno scrigno di arte e di storia". E perché il tocco di una donna può essere preferibile a quello di un uomo nell'arte del restauro? "Secondo la mia esperienza, le donne tendono ad essere più pazienti e attente, si prendono cura degli oggetti con una sensibilità diversa dagli uomini. Forse ha qualcosa a che fare con l'istinto materno". Una delle sfide più grandi che il team ha dovuto affrontare è stato il lavoro di salvaguardia delle colonne del chiostro, che nel corso dei secoli si erano incrostate di calcare, probabilmente a causa dell'accumulo di acque piovane drenate in modo improprio. Ci sono voluti tre mesi di scalpellatura e di perforazione per rimuoverlo. Un duro impegno compensato dallo spettacolo della bellezza: "Durante questo tempo, guardare l'alba ogni mattina dalla terrazza è stato un piacere davvero speciale. La natura, in definitiva, offre lo spettacolo più bello e la vista dall'hotel non ha eguali".