A Verona torna il "Premio Casarini Due Torri Hotel"

Torna il "Premio Casarini Due Torri Hotel": l’attesa, sesta, edizione del concorso scommette sui giovani artisti avvalendosi della preziosa partnership con ArtVerona, la Fiera delle Gallerie Italiane di Arte Moderna e Contemporanea. Il Premio fa ufficialmente parte della sedicesima edizione della manifestazione che si terrà dal 15 al 17 ottobre a Veronafiere. Il tutto è ispirato da un grande intervento artistico del maestro Pino Casarini (1897-1972), "veterano" delle Biennali veneziane negli anni Venti, proprio nelle sale di questo storico indirizzo dell'hotellery luxury (e storica) veronese. È sua l’Arena custodita all’interno del 5 stelle: una sala affrescata che evoca il circo, con una vorticosa giostra di figure luminose e vivaci.
Pino Casarini, Cavalieri di Brandeburgo. Due Torri Hotel
Ed è opera sua anche il grande affresco dedicato ai Cavalieri di Brandeburgo, nella hall, che ricorda quando l’edificio ospitò questo corpo di soldati nel XIII secolo. Casarini, nella sua ricerca espressiva, ha approfondito il linguaggio artistico partendo da Giotto, attraversando il Rinascimento e approdando alle avanguardie e all’arte informale: è la stessa attitudine all’innovazione e alla sperimentazione che il Due Torri Hotel e ArtVerona vogliono premiare, individuando e premiando i giovani talenti. Per il Leading Hotel scaligero è un’importante occasione per promuovere, come fa da sempre, la vita culturale della città e valorizzare il suo profondo legame con il territorio. L’hotel sostiene gli artisti emergenti, capaci di intercettare le novità e raccontare il cambiamento con il linguaggio dell’arte e le sue espressioni più vitali. Una forma di mecenatismo ancor più fondamentale in questa fase di transizione dalla pandemia. Due Torri Hotel e ArtVerona hanno invitato le gallerie a proporre fino a un massimo di tre opere, presentando le candidature entro il 27 settembre.


La sala affrescata dell'Arena. Pino Casarini 
I lavori pervenuti saranno selezionati da una giuria composta da Cecilia Canziani, curatrice indipendente e storica dell'arte, Emma Zanella, direttrice museo MAGA di Gallarate, docente a contratto in Didattica per il Museo 2 Accademia di Brera Milano, Giovanni Paolo, presidente Gruppo Duetorrihotels, Franco Vanetti, direttore generale Gruppo Duetorrihotels e Silvano De Rosa, direttore del Due Torri Hotel di Verona. L’opera vincitrice sarà scelta tra una shortlist di finaliste, tutte presenti in Fiera. Cerimonia di premiazione, durante un incontro conclusivo creato ad hoc, nelle sale del Due Torri venerdì 15 ottobre 2021. Casarini, veronese doc e vincitore, tra l'altro, del Premio per la Pittura dell’Accademia d’Italia, venne contattato nel 1959 dall'allora proprietario Enrico Wallner, intenzionato a trasformare il palazzo in un hotel di lusso, riportandolo ai fasti dei secoli precedenti, quando vi soggiornarono, tra gli altri, Goethe e Mozart. La Basilica di Santa Anastasia, gioiello gotico del centro storico, è lì a fianco. Piazza  delle Erbe è a due passi e nell’ex palazzo trecentesco dell’Aquila, subito a sinistra, appena arrivati, c’è la reception dell'hotel con i servizi di concierge (tutto e anche di più). Il "dentro" e il "fuori" hanno pari incanto e questo gioco di rispecchiamenti e di rimandi tra il "Due Torri" e l'esterno è quasi unico nel suo genere. C'è di più: poco più avanti la storia con la “S” maiuscola ti si para davanti in tutto il suo fascino quasi senza tempo. La grande lounge del "Due Torri", tra arcate trecentesche e mobili d'epoca, è un tuffo nel passato, uno spettacolo che ti lascia senza fiato come una Sarabanda di Bach. L'amore per l'arte lega il passato al  presente di questa casa preziosa e accogliente.