Azimut Grande Trideck: una cascata di ponti. I dettagli

Azimut Yachts entra nel mondo dei trideck con un modello rivoluzionario: Grande Trideck, three decks + One. "+ One" perché ha un ponte extra, in aggiunta ai tre tradizionali, che completa un effetto ottico di terrazze a cascata che dall'alto del Sundeck scendono fino a toccare il mare. Ecco i dettagli di un progetto che ridefinisce, inoltre, il concetto tradizionale di suddivisione degli spazi, proponendo nei suoi 38 metri un layout innovativo e moderno, facendo fare un ulteriore passo avanti allo spirito del brand. Lunga 38,2 e larga 7,9 metri, l'imbarcazione non è solo la nuova ammiraglia di Azimut Yachts ma il simbolo della sua capacità di innovazione progettuale, stilistica e costruttiva, vero e proprio Dna della marca.
Il layout è inedito e rivoluzionario, sia negli interni sia negli esterni, per creare nuovi spazi più congeniali alle richieste degli armatori contemporanei, sempre più inclini ad uno stile di vita a bordo meno formale e a un più ravvicinato contatto con il mare. Il tutto con una stazza lorda sotto le 300 GT e due possibili configurazioni a cinque o a sei cabine ospiti. Tutto nasce dalla stretta collaborazione del Cantiere con Alberto Mancini, che si è occupato del design degli esterni, Achille Salvagni, che ha firmato l’interior design, e Pierluigi Ausonio, che con il dipartimento di Ricerca e Sviluppo di Azimut Benetti ha curato l’architettura navale. In particolare, la barca (la più grande mai costruita sinora) offre un nuovo spazio, un ponte in più a poppa che si inserisce fra quelli tradizionalmente esistenti. È la Sea View Terrace, una terrazza flottante di poppa di 30 mq che sembra rimanere sospesa nell'aria a due metri dall'acqua. Con "+ One", Mancini torna a lavorare sul concetto di ponti sfalsati per regalare nuovi e ampi volumi mantenendo il dinamismo delle linee e degli spazi proprio di Azimut Yachts. Oltre alla Sea View Terrace, gli altri spazi affacciati sul mare sono: la zona prendisole sul Sun Deck, una zona dining esterna sull’Upper Deck e la Beach Area. Le due lounge più vicine al mare ridisegnano il rapporto con l’acqua e regalano oltre 60 mq complessivi di terrazze aperte sul mare. In aggiunta, l’inserimento della Sea View Terrace offre il vantaggio di creare il Private Patio, un’area esterna in più, riparata e che precede l’ingresso nel salone, per il massimo dell’intimità anche quando si è ancorati di poppa.

Salvagni reinterpreta l’utilizzo degli spazi interni, che si discosta dalla tradizionale suddivisione per accogliere un modo più naturale di vivere la vita a bordo. Il segno si snellisce, privilegia la purezza  e la pulizia del tratto e contemporaneamente esalta la percezione di una qualità sempre più elevata. Trideck è anche ricerca e tecnologia: sviluppata con il supporto del centro di Ricerca e Sviluppo del Gruppo Azimut-Benetti, si basa su una piattaforma navale avanzata e beneficia di una carena D2P (Displacement to Planing) di seconda generazione oltre a un uso estensivo della fibra di carbonio. Il risultato è che la nuova ammiraglia Trideck offre livelli di consumi pari ed in alcuni regimi addirittura migliorativi rispetto a quelli della sorella minore Grande 35 Metri che è già "best in class" della sua categoria. Da un punto di vista progettuale, la sfida vinta dai tecnici è stata quella di creare uno yacht con carena semiplanante, fino a sei cabine, sovrastruttura widebody e Sun Deck restando sotto i 300 GT di stazza. L’innovazione di layout si avverte fin dal primo passo a bordo. Trideck, infatti, accoglie i suoi ospiti attraverso una scala reale centrale, che dalla banchina arriva alla Sea View Terrace. È proprio grazie a questo ponte intermedio che si crea una sequenza di ben quattro terrazze a cascata, che dall’alto scendono fino al livello del mare, ognuna con sua specifica dimensione funzionale: Sundeck, Dining Terrace, Sea View Terrace e la Beach Area.

La Sea View Terrace è un palco aperto, una nuova area a sbalzo che precede il pozzetto tradizionale. È rialzata rispetto alla superficie dell’acqua e concepita come un vero salotto sul mare, senza chiusure laterali, che sembra staccarsi dalle murate e restare sospesa nell’aria in costante contatto con il sole e il mare. Con la sua superficie di circa 30 mq ampia e aperta, è allestita con soluzioni living - un grande divano a C rivolto verso il mare - e pensata per offrire all’armatore uno spazio dedicato alla convivialità tra tutti gli ospiti. La Sea View Terrace, essendo rialzata, ha poi un secondo vantaggio. Regala altezza, 2 metri, alla sottostante Beach Area, che qui non è uno spazio rubato al garage ma una vera e propria lounge sul mare aperta su tre lati, fruibile in  tutta la sua ampiezza anche grazie al fatto che tender e toys trovano posto in uno spazio separato. Durante le soste in rada, lo specchio di poppa basculante si apre per aumentare la superficie a disposizione, fino a oltre 30 metri quadrati affacciati a pelo d’acqua. La Beach Area è un’area ariosa e attrezzata per godersi pienamente il mare, completamente personalizzabile negli arredi e dotata di day toilet e di un mobile bar nascosto alla vista. Oltre a Sea View Terrace e alla Beach Area, il progetto di Mancini crea una ulteriore inedita area all’esterno, più intima. Sul Main Deck, pochi gradini sotto la Sea View Terrace il pozzetto diventa un Private Patio, un’area living protetta e riservata perfetta per pranzare o rilassarsi godendo della massima privacy quando si è ancorati di poppa.

È un’area ibrida, posta all’esterno ma al coperto, e diventa la naturale estensione del salone ma "en plein  air" grazie anche alla soglia di accesso flush-deck che non crea separazioni nette tra interno ed esterno. La terza terrazza è la zona dining esterna a poppa dell’Upperdeck, che si sviluppa intorno al tavolo quadrato (allungabile fino ad ospitare 12 persone) di fattura artigianale in teak naturale con inserto laccato bianco. L’area si completa con divani angolari per l’aperitivo e una serie di mobili per il servizio. Completa il poker di terrazze l’area di poppa del Sun Deck che consiste in un’ampia zona prendisole con arredo freestanding e sguardo a picco sul mare. Al centro del ponte troviamo una zona lounge con divani circolari contrapposti e un tavolo che si trasforma agilmente in uno spazio per il pranzo e a prua un american bar vista orizzonte con ampio barbecue. Come per gli altri modelli della collezione Grande, Azimut Yachts si è affidata ancora ad Achille Salvagni per la progettazione degli spazi interni e degli  arredi. Il designer sposa in pieno la causa del cantiere: offrire al mercato una proposta che ridefinisca il ruolo dello spazio, dando nuove ragioni funzionali ai diversi ambienti della  barca. Il lavoro di Salvagni muove su due livelli: funzione e stile. Innanzitutto, opera un ripensamento funzionale degli spazi interni, per cui abbandona il preconcetto di attribuire delle specifiche funzioni alle diverse zone e trasforma la barca in un luogo in cui l’armatore vive a bordo senza costrizioni, in uno spazio più liquido e mutevole.

In questo senso, gli interni sono stati dilatati, ampliati in larghezza e perfettamente integrati con le aree all’esterno, per diventare un’estensione gli uni delle altre, un continuum armonico, dove non ci sono cesure tra ambienti ma solo cerniere. Il passo più naturale è lo spostamento dell’area dining interna dal Main Deck all’Upper Deck: una soluzione che trasforma il ponte di coperta in un luogo consacrato a un nuovo modo di vivere la barca, più rilassato, legato alla socialità. Salvagni non si limita a ridefinire gli ambienti di bordo, ma li arricchisce attraverso un forte lavoro sul décor privilegiando la tensione delle forme, la purezza e la pulizia del tratto, abbandonando ogni tipo di ostentazione. In virtù di questo principio, ha disegnato ogni singolo arredo presente a bordo, scegliendo di togliere il superfluo e lasciare che siano i piaceri del tatto e della forma a donare ai manufatti la raffinata qualità che ci si aspetta. L’accesso al salone avviene dal Private Patio in un  continuum spaziale. Qui si trova un ambiente arioso, ampio, molto luminoso grazie alle enormi vetrate a tutta altezza, con colori tenui per i tessuti e le pareti vivacizzati per contrasto da inserti in mogano lucido che ne accentuano l’eleganza. Senza la tradizionale zona pranzo formale il salone è allestito per favorire la convivialità. Un mobile bar, caratterizzato da un particolare top di design realizzato in marmo di Carrara con una lampada da tavolo incorporata, accoglie gli ospiti all’ingresso e serve sia il salone che l’area esterna adiacente.

Cuore dello spazio sono alcuni importanti pezzi d’arredo: i grandi divani avvolgenti dalle linee morbide e seducenti, le poltrone dal design unico, i tavolini da caffè realizzati attraverso un complesso procedimento che prevede  un bagno di metallo dello stampo intero. Ogni dettaglio è progettato con l’attenzione che un’ammiraglia merita come, per esempio, il top in marmo del mobile integrato nel divano che incorpora un caricabatteria wireless o il pavimento in legno posato a spina di pesce con inserti in ottone. Degni di nota sono gli elementi circolari incassati nei cielini, un decoro che richiama i crateri lunari e rende ancora più particolare i soffitti laccati bianchi, già caratterizzati da tagli asimmetrici. La prima unità, su specifica richiesta del suo armatore, ha una domotica di alto livello. Dai tablet in dotazione si possono comandare tutte le utenze di bordo, le luci, l’aria condizionata, le tende, l’impianto audio e video di ultima generazione, tra cui un enorme TV ultrapiatto  da 77” che esce elettricamente da un apposito scomparto. Sul Main Deck, a prua, si trova la suite armatoriale a tutto baglio con grandi vetrate e divisa concettualmente in più zone partendo dall’ingresso con un’area lobby-dressing. Il materiale principale è il legno tay, molto chiaro e pulito, contrastato dal mogano lucido. Il pavimento è realizzato in pietra di Cardoso, usata con differenti lavorazioni. Anche in quest’area le luci, così come gli arredi, sono pezzi speciali disegnati da Salvagni. Tra questi spiccano due grandi cassettiere sospese, illuminate dal basso da luci a led che ne aumentano l’effetto di fluttuazione, i comodini impreziositi dagli inserti in ottone e il tavolino per la colazione sospeso tra due poltroncine. Salvagni trasforma il bagno proponendolo come una vera e propria area wellness che si sviluppa intorno a una grande vasca da bagno che diventa elemento stesso di arredo.

Questa nuova zona di benessere, accessibile da un’ampia porta scorrevole, è una naturale estensione della cabina armatoriale e non una semplice aggiunta. Tutto il bagno è un esempio dell’arte artigianale italiana: i top, il pavimento ma anche la seduta ricavata da un blocco unico nella doccia sono anch’essi in pietra di Cardoso, mentre le pareti sono impreziosite da elementi di mogano. La grande vasca circolare arricchisce quindi l’ambiente e si pone come un piacevole focus point che unisce gli spazi. L’area dining formale si trova sull’Upper Deck. Formale non vuol dire però convenzionale: l’area dining è qui concepita come uno spazio polifunzionale. La maggior parte delle volte a bordo si preferisce mangiare all’esterno, quindi la Skylounge è concepita come un angolo più intimo e raccolto, con un enorme divano accogliente e un tavolo alza abbassa: uno spazio ideale per il dopo cena per guardare un film grazie allo schermo pop up da 55”. Quando gli ospiti desiderano, invece, cenare all’interno il tavolo si estende per servire tutti gli ospiti e servire come principale ambiente per il dining. La flessibilità de layout si definisce anche dalle possibili alternative proposte agli armatori. Le prime unità ordinate sono tutte con sei cabine ospiti, con la sesta cabina posizionata sull’Upper Deck, quindi con una bellissima vista mare grazie all’ampia finestratura, mente la cabina comandante è posizionata nel Lower Deck. Esiste poi un secondo layout, più tradizionale, che colloca sull’Upper Deck una pantry chiusa e la cabina del comandante, alle spalle della plancia, e una zona dining formale sul maindeck. Azimut Trideck offre soluzioni progettuali innovative, a partire dalla stazza che, come già detto, rimane sotto le 300 GT nonostante i generosi volumi interni. Questo è reso possibile grazie all’ampia Beach Area che è parzialmente aperta. Lo spazio extra a disposizione è, quindi, sfruttato  per allargare l’area living con una particolare cura per la skylounge a tutto baglio. Trideck è l’ultimo modello a entrare nel club degli yacht Carbontech di Azimut: tutta la sovrastruttura è laminata in carbonio con una riduzione del 30% del suo peso  6 tonnellate). In questo modo, nonostante gli accresciuti volumi di bordo, si preserva l’altezza corretta del centro di gravità garantendo eccellenti livelli di stabilità statica e dinamica dell’imbarcazione. La combinazione tra carena D2P® e sovrastruttura in carbonio produce un sensibile miglioramento delle performance: consumi contenuti, maggiore velocità e autonomia. Duplice la possibilità di motorizzazione, con una coppia di MTU da 2400 o da 2600 cv l’uno. Il primo esemplare in prova, con motorizzazione da 2600 cv, ha registrato una velocità massima di 24 nodi con un range a 19 nodi di 700 miglia e a velocità economica  di 12 nodi un’autonomia di oltre 1700 miglia.