Novità a Palazzo Grassi e Punta della Dogana. Venezia

Henri Cartier-Bresson
A partire da venerdì 7 agosto 2020, Palazzo Grassi e Punta della Dogana estendono le giornate di apertura, anticipando al venerdì la possibilità per il pubblico di visitare le nuove mostre inaugurate lo scorso 11 luglio. Le tre esposizioni saranno visitabili tutti i venerdì, sabato, domenica e lunedì dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.00): sino a sabato 20 marzo 2021 l’inedito progetto dedicato al grande fotografo "Henri Cartier-Bresson. Le Grand Jeu" e la monografica "Youssef Nabil. Once Upon a Dream" a Palazzo Grassi; e sino a domenica 13 dicembre 2020 la collettiva "Untitled, 2020. Tre sguardi sull’arte di oggi" a Punta della Dogana.
Youssef Nabil
Sempre a partire dal 7 agosto riprende l’attività di caffetteria dei due Museum Cafè di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, curati dalla giovane start-up Chefyouwant. Per consentire un’esperienza di visita completa sono a disposizione per il pubblico guide in italiano, inglese e francese. I mediatori culturali sono presenti tra le sale espositive dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00, per dialogare con i visitatori di Palazzo Grassi e di Punta della Dogana, dal sabato al lunedì. E' inoltre possibile prenotare visite guidate in italiano, inglese, francese e tedesco per gruppi sino a un massimo di 12 partecipanti La visita ai due spazi espositivi prevede biglietto unico a tariffazione ridotta (15 euro anziché 18 euro, 12 euro anziché 15 euro). Molte le convenzioni attive con diversi partner, in particolare con la sede espositiva veneziana La Casa dei tre Oci che permette un’ulteriore riduzione sul biglietto di ingresso presentando il ticket della mostra in corso "Jacques Henri Lartigue. L’invenzione della felicità" e viceversa. Palazzo Grassi dedica al grande fotografo Henri Cartier-Bresson "Le Grand Jeu", un progetto espositivo inedito, ideato e coordinato da Matthieu Humery e realizzato con la Bibliothèque nationale de France, in collaborazione con la Fondation Henri Cartier-Bresson. L’immaginario del maestro riunito in una sua personale selezione: una Master Collection di 385 fotografie che, attraverso momenti storici epocali, incontri con grandi personaggi, scatti di vita popolare, racchiude i ritratti in bianco e nero di un intero secolo. A partire da questa raccolta, la mostra mette a confronto lo sguardo di cinque curatori d’eccezione: il collezionista François Pinault, la fotografa Annie Leibovitz, il regista Wim Wenders, lo scrittore Javier Cercas e la conservatrice e direttrice del dipartimento di Stampe e Fotografia della Bibliothèque nationale de France Sylvie Aubenas sull’opera di Cartier-Bresson (1908 – 2004). Ciascuno di essi è stato chiamato a operare delle scelte all’interno della Master Collection, divenuta per il celebre fotografo uno strumento essenziale per la comprensione della propria opera. Attraverso il prisma di questi cinque sguardi, l’esposizione propone angolazioni inedite sulla sua produzione, racchiudendo in un unico percorso cinque mostre autonome.


Lorna Simpson
Le sale del secondo piano di Palazzo Grassi ospitano “Once Upon a Dream” la monografica dedicata all’artista Youssef Nabil. Nell’opera del fotografo egiziano, caratterizzata dall’utilizzo dalla tecnica tradizionale tipica dei ritratti fotografici familiari e delle locandine dei film che costellavano la strade de Il Cairo sino agli anni Settanta e Ottanta, rivive un Egitto leggendario, tra nostalgia e meraviglia, simbolismo e astrazione. L’esposizione, curata da Matthieu Humery e Jean-Jacques Aillagon, invita a ripercorrere la carriera dell’artista dai suoi primi lavori fino alle opere più recenti, seguendo un ritmo narrativo e trasognato, come in una fuga fantastica. A Punta della Dogana il pubblico potrà visitare la mostra collettiva “Untitled, 2020. Tre sguardi sull’arte di oggi” concepita dall’artista Thomas Houseago che, con Caroline Bourgeois, curatrice, e Muna El Fituri, storica dell’arte, ne firma la curatela. 
Attraverso un percorso suddiviso in 18 sale, ognuna dedicata a un tema (l’attivismo, l’utopia, la perdita…), il progetto espositivo intende rappresentare la genesi e lo sviluppo del processo creativo e le grandi questioni ricorrenti nell’arte contemporanea. La mostra presenta i lavori di oltre 60 artisti di diverse generazioni (nati tra il 1840 e il 1995), tra cui un nucleo significativo di artiste donne, alcune vere e proprie pioniere del contemporaneo, e artisti di origine afroamericana. Inoltre, molti di questi artisti hanno i propri studi, si frequentano, incrociano le proprie pratiche e traggono ispirazione gli uni dagli altri a Los Angeles, la città in cui anche Thomas Houseago e Muna El Fituri vivono. Le opere provengono dalla Pinault Collection e da musei internazionali e collezioni private, alcune sono state create appositamente per Punta della Dogana.

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Didascalie foto delle opere, dall'alto in basso:

1- Henri Cartier-Bresson Lourdes, France, 1958, épreuve gélatino-argentique de 1973 © Fondation Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos

2 - Youssef Nabil - I Will Go To Paradise, Self Portrait, Hyères 2008. Hand colored gelatin silver print. Courtesy of the Artist. Pinault Collection

3 - Lorna Simpson, Woman on a Snowball (detail), 2018. © Lorna Simpson. Courtesy of the artist and Houser & Wirth. Installation View ‘Untitled, 2020. Three perspectives on the art of the present’ at Punta della Dogana, 2020 © Palazzo Grassi, photography Marco Cappelletti.