Alla Fattoria dei Barbi la notte bianca del Montalcino

Sabato 8 agosto 2020 la Fattoria dei Barbi festeggia le stelle cadenti con una notte bianca ricca di emozioni e magia in occasione dell’evento annuale Calici di Stelle del Movimento Turismo del Vino. La storica tenuta di Montalcino (SI) organizza questo evento speciale all’insegna di una cena "monocolore", dal dress code al menu, tra candele, musica, immancabili calici di vino e visite itineranti a lume di candela sia della Cantina Storica sia del Museo del Brunello.

Per gli appassionati e intenditori anche il punto vendita rimarrà aperto fino a tarda notte. Tutto avrà inizio alle 20,30 in località Podernovi 170 a Montalcino con un aperitivo a cui farà seguito la cena in un’atmosfera incantata ma comunque rispettosa di tutti gli accorgimenti necessari a garantire la massima sicurezza sanitaria. L'incontro proseguirà con le visite guidate a lume di candele alle cantine e al Museo del Brunello, chiacchierando sotto le stelle tra sorprese e musica d'ambiente in sottofondo per esprimere i desideri più segreti guardando le stelle cadenti. Dress code? Total white, naturalmente. La prenotazione è obbligatoria. Ticket di ingresso di 45 euro include aperitivo e cena seduta, composta da 4 portate compreso il dolce e i vini in abbinamento, visite guidate e quanto disponibile durante l'evento. In caso di pioggia la serata si svolgerà in Taverna e nelle sale della Fattoria per garantire sempre le corrette distanze e la massima sicurezza dei presenti. Un po' di storia: "Ai primi dell’Ottocento la famiglia viveva in una tenuta a Carmignano, vicino a Lucca, ma manteneva ancora forti legami con Siena. Paolo Colombini, il terzogenito, era laureato in legge e aveva avuto due piccoli poderi superstiti a Montalcino. Così scelse di usare la sua laurea, di lasciare la vita di agrario e dedicarsi alla professione di notaio. Memore delle tradizioni di famiglia e per seguire il vescovo di Lucca, che era divenuto vescovo di Montalcino, scelse di tornare in questa città, dove avrebbe anche potuto seguire le piccole proprietà di famiglia che ancora vi esistevano".

Ancora: "Fu una scelta fortunata, perché così iniziò un nuovo capitolo della storia dei Colombini, che dura ancora oggi. Suo figlio Pio... 'di condizione possidente'... produsse le prime bottiglie di Brunello che abbiamo in cantina, ma fu anche professore universitario di genio e scoprì la prima cura efficiente contro la sifilide. Sposò Elina Padelletti, discendente da un’antica famiglia nobile montalcinese, che portò in dote alla famiglia la villa dei Podernovi dove oggi si trovano la cantina e tutti gli opifici. Con Giovanni, nato nel 1906, la famiglia Colombini trovò un innovatore, un pioniere della viticoltura a livello mondiale. Sua è la prima enoteca pubblica italiana, realizzata nel 1938 nella fortezza di Montalcino che restaurò come Podestà, sua è negli anni Trenta la prima vendita per corrispondenza del vino toscano, sue le prime esportazioni di Brunello in tutti i più importanti mercati del mondo... L’apertura al pubblico della Cantina dei Barbi negli anni Cinquanta è uno degli atti di nascita del turismo del vino. Dopo la morte di Giovanni, nel 1976, la fattoria dei Barbi è stata guidata dalla figlia Francesca e poi dal nipote Stefano, che a loro volta hanno sviluppato ed esteso le proprietà di famiglia creando quello che oggi si può vedere durante una visita a Montalcino", coronando così questa grande tradizione.



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