Palazzo Grassi-Punta della Dogana: le date. Venezia

Martin Bethenod, direttore e ad di Palazzo Grassi - Punta della Dogana, ha presentato il nuovo calendario culturale 2020 per i mesi di gennaio, febbraio, marzo, con alcune anticipazioni su aprile, del Teatrino di Palazzo Grassi e degli spazi espositivi della Pinault Collection a Venezia, tra i quali l’attesissimo ritorno di Set Up.

Il format site-specific ideato in collaborazione con Enrico Bettinello, per due giorni, il 7 e l’8 febbraio, trasforma Punta della Dogana in un palco diffuso per esibizioni live di danza, musica e performance con artisti, musicisti e danzatori internazionali. Nella stretta finestra temporale che si estende tra il disallestimento di “Luogo e Segni” e l’avvio dei lavori per accogliere le opere di “Untitled, 2020”, nuova collettiva a cura di Caroline Bourgeois, Muna El Fituri e Thomas Houseago che verrà inaugurata il 22 marzo, lo spazio espositivo si dispone, eccezionalmente, ad accogliere performance coreografiche e musicali. Artisti internazionali di generazioni, ispirazioni e influenze culturali differenti si alterneranno tra le navate e all’interno del cubo di Punta della Dogana, offrendo al pubblico prospettive inedite sugli spazi di questo straordinario complesso architettonico. Un’esperienza in cui le barriere tra artista e osservatore tendono ad assottigliarsi, nella scoperta delle sonorità contemporanee e delle più attuali ricerche sul movimento. Gli artisti coinvolti in questa edizione: Ätna (Germania), Awesome Tapes From Africa (Stati Uniti), Nora Chipaumire (Zimbawe), Greener Grass (Olanda), Marco Scipione (Italia), MK (Italia), Moor Mother (Stati Uniti), Omar Souleyman (Siria), Sama’ (Palestina), Kelly Lee Owens (Regno Unito), Alma Söderberg e Hendrik Willekens con il progetto WOWAWIWA (Svezia e Belgio).

Lo Schermo dell'arte. Foto Tani Simberg
La prima parte dell'anno proporrà 20 giornate di incontri, laboratori, proiezioni, concerti e performance: ogni settimana una nuova proposta dedicata agli appassionati di arte, letteratura, musica, danza e tanti laboratori per i più piccoli visitatori. La totalità degli appuntamenti è aperta al pubblico gratuitamente, a eccezione di Set Up. Un ampio ventaglio di iniziative che, approfondiscono e stimolano la riflessione su alcune tematiche al centro del dibattito culturale contemporaneo. Molti gli ospiti attesi, italiani e internazionali, come il regista Beniamino Barrese che presenta mercoledì 26 febbraio “La scomparsa di mia madre” (Reading Bloom e Rodaggio Film, 2019), finalista agli European Film Awards e unico titolo italiano all’ultimo Sundance Festival, insieme alla madre e protagonista, l’iconica Benedetta Barzini, con Maria Luisa Frisa e Gabriele Monti, docenti all’Università Iuav di Venezia. Il filosofo e storico dell’arte Georges Didi-Huberman incontrerà il pubblico per presentare il libro “Passare a ogni costo” (Edizioni Casagrande, 2019), insieme all’autrice Niki Giannari (Incroci di civiltà, 3 aprile). Spazio anche ai danzatori e coreografi Isabella Moro, Justine Rapaccioli, Selamawit Biruk e Masako Matsushita, ospiti del ciclo di laboratori per bambini dagli 8 agli 11 anni e poi Nora Chipaumire e la compagnia MK, tra i protagonisti di Set Up. Ancora: LIUN + The Science Fiction Band per New Echoes (13 marzo) e Anne-James Chaton & Andy Moor per Nørdic Frames (4 aprile). Non mancheranno docenti e studiosi come Alessandra Vaccari dell’Università Iuav di Venezia e Caroline Evans della Central Saint Martins di Londra, curatrici del programma di Fashion Aperture (31 marzo - 2 aprile). 
Molti di questi appuntamenti sono frutto di un intenso lavoro di condivisione e confronto con i diversi partner - locali, nazionali o internazionali – con cui nel corso degli anni Palazzo Grassi ha stretto fruttuose collaborazioni, con l’obiettivo di costruire per il proprio pubblico dei format ambiziosi e originali.
AWOWAWIWA, Tower of red ears. Courtesy by the artists
Tra questi, l’associazione letteraria veneziana Casa delle parole che presenta cicli di letture tematiche provenienti da tutto il mondo, oppure Incroci di civiltà, il festival internazionale di letteratura a Venezia, a cura di Ca’ Foscari, giunto alla sua tredicesima edizione. La rassegna di musica svizzera New Echoes, il festival di sonorità nordiche elettroniche Nørdic Frames organizzato da NUFest, sezione elettronica di Veneto Jazz. Per quanto riguarda le collaborazioni nazionali e internazionali, non può mancare Lo schermo dell’arte Film Festival (5 – 8 marzo), storico festival fiorentino, diretto da Silvia Lucchesi, che ogni anno elabora insieme allo staff di Palazzo Grassi, uno speciale cartellone di proiezioni e incontri, pensato ad hoc per il pubblico veneziano. Quest’anno il programma prevede uno spettacolo della compagnia teatrale Motus, documentari sull’arte di Hilma af Klint, Olafur Eliasson, Barbara Rubin, Ettore Spalletti e film di artisti internazionali quali Lawrence Abu Hamdan, Garrett Bradley, Jeremy Deller, Forensic Architecture, Jill Magid e MASBEDO, i quali saranno presenti per presentare il loro lavoro al pubblico del Teatrino. Infine la Central Saint Martins, University of the Arts London, insieme all’Università Iuav di Venezia e a Palazzo Grassi, presenterà una nuova edizione di Fashion Aperture, il programma di proiezioni per il pubblico e workshop per studenti, che analizza le relazioni tra arte, cinema e moda.