Festival Pianistico di Brescia e Bergamo  


“Tre volti del Classicismo: Mozart, Haydn, Clementi” è il tema del 53° Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo che, dal 27 aprile al 4 giugno 2016, ricorderà ancora una volta l'arte di Arturo Benedetti Michelangeli (Brescia 1920-Lugano 1995), il grande maestro che ha segnato la storia musicale solistica del secolo scorso con le sue interpretazioni, tra le altre, di Beethoven, Debussy, Haydn, Chopin e Scarlatti. La rassegna delle due città della Leonessa e dei Mille lo vide protagonista assoluto nelle sue prime edizioni. 

Rimaniamo sempre "nel grembo del suono", qui dove hanno suonato tutti i più grandi nomi (senza eccezione alcuna) della tastiera mondiale. Spiegano gli organizzatori e in particolare il direttore artistico Pier Carlo Orizio: "La nuova edizione rivolgerà la sua attenzione ai molteplici fili che si intrecciano nell’idea di classicità, come suggerisce il titolo scelto per quest'anno. Accompagnata dallo slogan 'Il Festival ti appassiona', l’immagine scelta  è quella di migliaia di rose rosse gettate ai piedi di un pianoforte a coda. La buona musica coinvolge, appassiona, conquista".

Il 53° Festival si aprirà il 27 aprile al Teatro Grande di Brescia e il 28 al Teatro Donizetti di Bergamo con Umberto Benedetti Michelangeli sul podio della Filarmonica del Festival. In programma la Sinfonia n. 95 di Haydn, il Concerto per pianoforte e orchestra K 488 di Mozart (Federico Colli solista) e la Settima Sinfonia di Beethoven. A Brescia sono previsti nove concerti al Teatro Grande, sette all’Auditorium San Barnaba, più la serata in memoria delle Vittime di Piazza della Loggia. A Bergamo sono in programma dodici appuntamenti al Teatro Donizetti, ai quali si aggiungono, oltre alla conferenza su Clementi alla Sala Greppi, tre incontri in provincia per la rassegna Festival e dintorni.
La parata di stelle del pianismo contemporaneo, insieme ai virtuosi emergenti, rimane di altissimo livello: Grigory Sokolov, Mitsuko Uchida, Alexander Lonquich, David Fray, Mikhail Pletnev, Yuja Wang, Evgeni Bozhanov, Dmitry Masleev. La giovane Filarmonica del Festival, alla sua terza stagione di attività, è sempre più protagonista. Il 2 e 3 maggio, sotto la direzione di Pier Carlo Orizio, sarà impegnata con Fray nel Concerto K 491 di Mozart ed eseguirà poi alcuni brani da Romeo e Giulietta di Prokof’ev (in occasione dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare). 

Attesissimo anche il ritorno della Chamber Orchestra of Europe, l'ensemble fondato da Claudio Abbado che nel 1996, proprio in questi teatri, venne diretto dall’indimenticabile maestro milanese con la partecipazione straordinaria di Luciano Pavarotti. Vladimir Jurowski dirigerà la formazione in un programma che include la Sinfonia n. 38 “Praga” di Mozart e il Secondo Concerto per violino di Prokofiev, solista Patricia Kopatchinskaja, per la prima volta ospite al Festival come Jurowski.

Imperdibili i recital di Sokolov - alla quindicesima partecipazione consecutiva - che sarà a Bergamo il 25 maggio e a Brescia il 27 con un programma che si divide tra Schumann (Arabeske op 18, Fantasia in do maggiore op. 17) e Chopin (Notturni op. 32, Sonata n. 2 op. 35). Uno degli obiettivi del Festival 2016 è quello di mettere in risalto l’importanza storica di Maurizio Clementi, compositore che Arturo Benedetti Michelangeli aveva particolarmente a cuore e che considerava fondamentale per lo sviluppo della tecnica pianistica. E proprio su Clementi il Festival propone un focus specifico, promuovendo una serie di concerti nell’ambito di un progetto di collaborazione con i Conservatori di Brescia e di Bergamo

Un omaggio speciale sarà dedicato, nel centenario della nascita, alla memoria del grande violinista Yehudi Menuhin. La 53ª edizione si chiuderà con il ventisettenne pianista russo Dmitry Masleev, trionfatore dell’ultimo Concorso Čajkovskij di Mosca. Masleev sarà impegnato in recital il 3 giugno al Teatro Grande di Brescia e il 4 giugno al Donizetti di Bergamo.

                                                                     Daniele Vaninetti
                                       (Photo by Festival Pianistico Brescia e Bergamo)