Artcurial batte all’asta la leggenda Ferrari. Parigi


La Ferrari 335 S Spider Scaglietti del 1957
Storia, leggenda e fascino dell’automobilismo. Dopo la Collezione Baillon, con il record mondiale di aggiudicazione stabilito per la Ferrari 250 California Spider battuta per 16,3 milioni di euro al Salon Retromobile 2015, Artcurial Motorcars annuncia un altro evento per le aste di settore. Il tutto avverrà durante l'edizione 2016 della stessa manifestazione, sempre a Parigi Expo, dal 3 al 7 febbraio. Stavolta gli acquirenti si contenderanno, tra gli altri, uno dei modelli che hanno segnato la storia delle gare su pista: la Ferrari 335 S Spider Scaglietti del 1957 proveniente dalla raccolta Pierre Bardinon

L’auto (numero di telaio 0674) è stimata tra i 28.000.000 e i 32.000.000 euro. L'appuntamento con Artcurial è per le giornate espositive del 5 e 6 febbraio. "Un’opera d’arte e, insieme, la regina della velocità: siamo di fronte alla quintessenza della perfezione", ha commentato Matthieu Lamoure, direttore generale di Artcurial Motorcars. La 335 S Scaglietti esce dalle fabbriche Ferrari all’inizio del 1957. La straordinaria carrozzeria Scaglietti è caratterizzata da un design che risponde a tutte le caratteristiche ed esigenze dinamiche di un bolide da competizione.Venne, inizialmente, dotata di un motore da 3,8 litri V12 tipo 140 (315 S) con doppio albero a camme per serie di cilindri. Una supercar d'antan che sprigionava una potenza di 365 CV. Entrò subito a far parte della scuderia Ferrari per gareggiare nella 12 Ore di Sebring ma il suo vero debutto sotto i riflettori mondiali coincide con la Mille Miglia nel maggio del 1957, quando i migliori team e i piloti più esperti si confrontano su un percorso di 1.600 km senza alcuna sosta. 

Ritornata negli atelier della Casa di Maranello, la 335 S è oggetto di nuovi interventi che ne potenziano il propulsore, portato a 4,1 litri. Con il rombo di 400 cavalli, la nuova versione poteva raggiungere i 300 km/h. In occasione della 24 Ore di Le Mans del 1957 viene affidata alla guida di Mike Hawthorn (futuro campione del Mondo di Formula 1 l'anno dopo) e a Luigi Musso. Hawthorn passa in testa alla Maserati e alla Jaguar fissando il primo record di giri nella storia della competizione a più di 200 km/h (203,015 km/h di velocità media).

Poi arrivano i piazzamenti che contano, in Svezia e in America Latina, grazie ai quali la Ferrari vince il titolo mondiale costruttori. Nel gennaio 1958, la "Scaglietti" viene venduta a Luigi Chinetti, importatore ufficiale di Ferrari per il Nord America con base operativa a New York. Un mese dopo, con Masten Gregory e Stirling Moss al volante, arriva il trionfo al Gran Premio di Cuba. Nel 1960 la 335 S è acquistata da Robert N. Dusek, un architetto residente in Pennsylvania. Terminata la stagione oltreoceano, nel 1970, viene trasferita in Francia dove l’architetto americano la vende a Pierre Bardinon, astuto collezionista che negli anni ha riunito circa cinquanta Ferrari, compresi alcuni tra i modelli storici più rappresentativi e importanti del marchio. Collocata nei pressi di Aubusson, la sua collezione è ritenuta una delle più importanti al mondo nel suo genere. "Le Bardinon sono le automobili da corsa Ferrari di maggior successo", dichiara Hervé Poulain, presidente d’onore di Artcurial. 
  
Dietro il nome di Bordinon, spentosi nel 2012, c’è un personaggio che ha esercitato una forte influenza sul mondo del collezionismo nel corso della seconda metà del Ventesimo Secolo. Appassionato di motori sportivi sin dalla tenera età, l’industriale, pilota lui stesso, ha assemblato un’inarrivabile raccolta dedicata alla corsa su asfalto. Inizialmente era affascinato dalle Bugatti, in seguito dalle Jaguar, solo alla fine del 1960 diviene un devoto estimatore di Ferrari. Grazie a questa passione è riuscito a riunire i modelli più rari, comprese le nove vincitrici della 24 Ore di Le Mans.

Il 2015 è stato un anno di successo per Artcurial Motorcars che si conferma leader in Europa nel mercato d’asta legato al collezionismo di automobili. il volume di vendite annuale del dipartimento guidato da Matthieu Lamoure è passato dai circa 7 milioni di euro del 2009 agli oltre 70 dell'anno scorso. 

Fondata nel 2002, Artcurial copre tutti i principali campi del collezionismo, comprese le Belle Arti, quelle decorative, le automobili da collezione, la gioielleria, l'orologeria, i vini e i liquori pregiati e molto altro ancora. Con una forte propensione allo sviluppo internazionale, il gruppo ha radicato la sua presenza nel mondo con una serie di uffici di rappresentanza a Bruxelles, Milano, Vienna e Monaco, Pechino, Tel Aviv e con mostre semestrali organizzate a New York. A ottobre 2015 ha organizzato la sua prima asta a Hong Kong.

                                                                     Daniele Vaninetti

Photo by Artcurial
Ted Walker, Ferret Fotographic