Belmond Cipriani, la stella Michelin è Oro. Venezia


Aperto nell'aprile del 2014 dopo un'attenta ristrutturazione ad opera dell'architetto Adam Tihany, pioniere nella progettazione di indirizzi gourmet premiati in tutto il mondo, il Ristorante Oro del Belmond Hotel Cipriani di Venezia si aggiudica la sua prima stella Michelin nell’omonima Guida 2016. A conferma, ancora una volta, che dentro il fascino di una maison d’eccellenza anche la cucina, prima o poi, si adegua a questi standard d’élite (o viceversa).


Davide Bisetto
Naturalmente, il riconoscimento della prestigiosa Guida Rossa riempie d’orgoglio il team di sala e l'executive Chef Davide Bisetto che per iniziare questa esperienza veneziana aveva lasciato le due stelle conquistate in Francia dopo un’esaltante carriera transalpina tra Parigi e Porto Vecchio (Casadelmar) in Corsica. Qui i suoi “innesti” italiani avevano mandato in visibilio gli ospiti di uno degli hotel di design sul mare (Casadelmar appunto) più belli di tutta l’isola. 

Ma il suo motto - "Qui si trita, si monda, si para, si sviscera, si squama, s’impasta, si sfiletta, insomma si cucina davvero!" – non è mutato e sembra non lasciare grande spazio a voli pindarici nell'alta cucina. La realtà, oramai storicizzata, è che le grandes tables riportano sempre, esaltandola, ad una realtà culinaria che trova il suo più autentico segreto nel contatto giornaliero con il territorio. Non esiste altra via. In ogni luogo. Ad ogni latitudine gastronomica.

Sono l’esperienza e la vita di chi apprezza e valorizza la qualità del prodotto locale e non solo. E proprio da qui emerge il rispetto che Bisetto ha della tradizione: una cucina viva e vera che nella sua essenzialità si fa preziosa e a suo modo unica. In questo contesto, lo chef del Cipriani si definisce un artigiano e, creando piatti dove innovazione e arte si fondono sapientemente, trasmette la sua innata capacità di combinare sapori e colori in un tripudio di bellezza e gusto.

Dopo un primo periodo di riscoperta e adattamento al territorio, il menu dell'Oro presenta quest'anno alcuni inserimenti a sfondo veneziano. Ad esempio il “Baccalà e Baccalà” (l'incontro tra una preparazione classica alla vicentina e la ricetta del pesce dissalato preparato nel resto d'Italia) o il “Fegato quasi come a Venezia” (con cipolle di stagione cotte in vari modi e polenta di riso) o ancora i “Ravioli di granciporro con brodetto spezzato di canoce”, tutti arricchiti dalle influenze orientali e francesi di Davide che si mescolano con il gusto della “sua” Venezia.

Se la cucina è il luogo del saper fare, la sala dell'Oro evidenzia la capacità di far sapere. Un servizio attento e non invadente che avvolge e coinvolge il cliente quando lo desidera, una carta vini ricca di oltre 1.000 etichette e una vista sospesa tra cielo e laguna sono sicuramente elementi imprescindibili al raggiungimento di questo importante risultato. Gli ispettori della Michelin non si sono mossi di certo alla cieca. D’altra parte siamo già dentro una casa conosciuta in tutto il mondo. 

Belmond è una collezione globale di hotel unici e di lussuose esperienze di viaggio in alcune delle destinazioni più affascinanti e interessanti del mondo. Fondato quasi 40 anni fa proprio con l’acquisizione del Cipriani di Venezia, il portfolio unico di Belmond oggi comprende 46 hotel, itinerari su rotaia e crociere fluviali in molte delle più celebri mete a livello internazionale. Senza dimenticare il leggendario Venice Simplon-Orient-Express. 

                                                                                         Daniele Vaninetti